AndreA Arte ContemporaneA
Vicenza
corso Palladio, 165
0444 541070 FAX 0444 336340
WEB
Cauda Pavonis
dal 22/10/2004 al 27/11/2004
0444 541070
WEB
Segnalato da

Alberto Zanchetta




 
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22/10/2004

Cauda Pavonis

AndreA Arte ContemporaneA, Vicenza

Contrariamente alla convinzione di poter fruire l’arte attraverso il paragone culturale, in un raffronto destinato a evidenziarne le matrici (ma che mina il primato dell’originalita'), nasce il problema dell'impasse, di una reminiscenza che diventa deja vu.


comunicato stampa

a cura di Alberto Zanchetta

Francesco Bocchini, Umberto Chiodi, Alessandra Pace, Pastorello, Simone Pellegrini, Adriano Persiani, Andrea Salvatori, Flora Tondolo e Beatrice Pasquali

inaugurazione sabato 23 ottobre h18

disponibile catalogo con testi in latino e italiano

Contrariamente alla convinzione di poter fruire l’arte attraverso il paragone culturale, in un raffronto destinato a evidenziarne le matrici (ma che mina il primato dell’originalità), nasce il problema dell’impasse, di una reminiscenza che diventa déjà vu. Una volta sbrecciata la clessidra che contiene il sedimento-sentimento del tempo si è indotti a questionare sulla propria contemporaneità, sul sincronismo di percorrimenti artistici che muovono le fila dall’ideologia del postmoderno. Non già la pratica del citazionismo né le convocazioni dell’anacronismo, nessun recupero di un’epica apollinea o di un’idealizzata classicità. All’istinto di emulazione - cui soprassiede uno spirito gregario - gli fa eco un evo saturnino, bacchico, percorso da sentimento tragico, inquieto e grottesco. Il rimosso, che nell’enunciato del ricordo rende obsoleta l’opera, è infatti decantato dalla memoria e dalla tradizione.

Alla memoria e alla amnesia dell’artista presiede quindi l’anamnesi dell’arte con gli “automata” di Francesco Bocchini, mastro lattoniere che si industria su oggetti di poco valore ricavandone dei rudimentali giocattoli; i disegni di Umberto Chiodi, capricci onirico-esoterici che prendono vita sulla traccia di antiche cartine geografiche; le tabulae anatomicae ricamate da Alessandra Pace, sinottica osmosi tra ambiente e pettinature; la capziosa naiveté dei dipinti di Pastrorello con soggetti “statuari” quanto “classici” nel loro genere; i frammenti cartacei di Simone Pellegrini, combinazione tra arcaici fregi di vita e i bestiari delle pitture rupestri; i vestiti di Adriano Persiani, plastici trompe-l’œil che dissimulano i materiali industriali in pregiate stoffe; le ceramiche di Andrea Salvatori, insospettabile ricettacolo di temi macabri; e i taccuini di Flora Tondolo che rivelano un erotico-morboso amore per la vita.

orario: dal martedì a sabato 16.30-19.30

AndreA Arte ContemporaneA
Casa Cogollo detta 'del Palladio', Corso Palladio 165 - Vicenza

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