Institut Francais de Naples
Napoli
via Francesco Crispi, 86
081 669665 FAX 081 668415
WEB
Massimo Latte
dal 8/11/2004 al 4/12/2004
081 669665
WEB
Segnalato da

Catherine Colin




 
calendario eventi  :: 




8/11/2004

Massimo Latte

Institut Francais de Naples, Napoli

Chimica delle passioni. Mostra antologica dell'artista napoletano dopo vent'anni dalla prima esposizione all'Istituto. ''C'e' qualcosa di preistorico in quei quadri che sembrano scaturire dalla notte dei tempi'' Daniele Rousselier dal testo in catalogo


comunicato stampa

Chimica delle passioni

A cura di Danièle Rousselier e di Franco Riccardo

Massimo Latte, pittore giovanissimo, ha esposto nel 1985 all’Istituto Francese di Napoli, all’epoca di Jean Digne, quel grande Direttore la cui azione marcò la città in modo esemplare. Venti anni dopo Massimo espone di nuovo al « Grenoble », questa volta per una mostra antologica.
Perchè questa mostra al Grenoble? Risposta nell’ “avant-propos” scritto per il catalogo da Danièle Rousselier, direttrice dell’Institut Français:

“Ho incontrato Massimo Latte a Napoli “per caso”. Ma il caso non esiste, ci sono solo incontri, dicevano i surrealisti.
E' stato un incontro eccezionale con un uomo e un’opera eccezionali.
Non appena entrata nel suo atelier, sono stata travolta dalla forza della sua pittura. Uno choc, uno choc accompagnato da emozione. L’emozione di una scoperta, di un’evidenza: avere, di colpo, la certezza di trovarsi di fronte delle tele che toccano la verità della pittura, dell’arte. La sua essenza. Emozione rara nella vita.
Choc di fronte ai grandi bitumi, travagliati, potenti, scaturiti da forze telluriche. La materia resinosa, strappata al cuore profondo della terra, alla linfa degli alberi, diventata pasta resinosa (il bitume utilizzato da Massimo proviene dalle miniere dell’Utah) forma sulla tela dei nodi, delle masse, o altrove, s’innalza, ondeggia e si mette a danzare. C’è qualcosa di preistorico in quei quadri che sembrano scaturire dalla notte dei tempi.
Choc di fronte al blu. Questo blu dell’ultimo periodo venuto anch’esso dalle origini della pittura. Blu fluido, trasparente e denso al tempo stesso, impalpabile e opaco. Si conosce il blu di Duccio, quello di Matisse, il blu di Yves Klein. D’ora in poi si parlerà del blu di Massimo Latte. Unico. Immateriale.

Per tornare alla nozione di caso, di quell’incontro la cosa più bella fu che da esso è nata non una duplice bensì una triplice amicizia. Perché siamo a Napoli.
La città partenopea è un luogo che, in maniera strana, favorisce gli incroci improbabili, i “casi”, il loro fiorire. Mi piace immaginare che una forza magnetica attiri qui degli esseri destinati a (ri)trovarsi.
Così ho (ri)conosciuto a Napoli il poeta Bernard Noël. Nell’immediatezza di quest’incontro ho proposto a Bernard di visitare l’atelier di Massimo. Si trattava di un tranello. Bernard ci è cascato immediatamente : stupefatto quanto me dai quadri che scopriva, trasportato dall’evidenza, egli ha, senza un attimo di esitazione, accettato la mia proposta di scrivere un testo sull’opera di Massimo. E' tornato a Napoli tre mesi dopo per prendere il tempo di parlare con il suo nuovo amico e contemplare, scrutare di nuovo le sue tele. Ne sono risultate pagine ammirevoli.
E’ una gioia e un vanto poter esporre oggi all’Istituto Francese Massimo Latte, uno dei figli più talentuosi della città di Napoli”

Ingresso libero
dal lunedì al venerdì, ore 10-13/16-19

Catalogo, con un testo del grande poeta, che ha scritto sui più famosi pittori, Bernard Noël. Testo critico di Martina Corgnati.

Institut français de Naples
Via F. Crispi, 86 Napoli

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