La mostra vuole essere lo spunto per una riflessione sull'Algeria, un paese che rimane un 'caso' di grande importanza politica, culturale e letteraria. L'artista, tra il 1950 e il 1985, ha fotografato, nel retrobottega di un negozio da barbiere, donne magrebine tatuate, solitamente velate, giovani, vecchi e intere famiglie che volevano una foto ricordo.
Mostra e convegno
Mostra a cura di Armand Deriaz
La mostra “Lazhar Mansouri. Fotografo algerinoâ€, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma e dal Ministero per gli Affari Esteri, vuole essere lo spunto per una riflessione sull’Algeria, un paese che, a cinquant’anni dalla conquista della propria indipendenza, rimane un “caso†di grande importanza politica, culturale e letteraria.
Lazhar Mansouri, tra il 1950 e il 1985, ha fotografato, nel retrobottega di un negozio da barbiere, donne magrebine tatuate, solitamente velate, giovani, vecchi e intere famiglie che volevano farsi fare una foto ricordo. Accanto al piano puramente artistico, di notevole valore, questa mostra offre dunque al visitatore un eccezionale documento umano, antropologico e storico. Le immagini rappresentano, infatti, uno spaccato dell’Algeria dell’epoca e sono capaci di fondere tradizioni locali con la memoria dei grandi artisti europei del ritratto, in particolare August Sanders. Una storia sospesa tra ispirazione e sapiente artigianato, quella di Mansouri, solo per un caso fortunato giunta fino a noi.
Prima della sua morte accidentale, avvenuta negli anni Ottanta, Lazhar Mansouri, infatti, discute a lungo del suo lavoro e della sua storia con il fotografo della kabilia Mohand Abouda, il quale, sempre per una fortunata coincidenza, entra poi in contatto con Charles-Henri Favrod e Armand Deriaz. Grazie a loro e al sostegno della Fondazione Svizzera per la cultura Pro Helvetia, questo materiale è stato raccolto ed esposto già alla Galerie Photo di Montpellier nel giugno 2003 e al Palazzo Reale di Milano nell’ottobre 2003.
Inaugurazione ore 18.00
Introducono:
Vincenzo Vita
Assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Roma
Intervengono:
Mohamed Aziza, Coordinatore Osservatorio del Mediterraneo
Nicola Caracciolo, Storico
Franco Matteucci, Vicedirettore di Rai Uno
Muriel Oasi, Fotografa
Alessandra Paradisi, Segretario Generale della COPEAM
(Conferenza Permanente dell’Audiovisivo nel Mediterraneo)
Modera Arnaldo Colasanti
Casa delle Letterature
Piazza dell’Orologio 3, Roma