Alterazioni Video
Jonah Freeman
Paul Griffiths
Cesare Pietroiusti
Dominic Hislop
Miklos Erhardt
Meschac Gaba
Anibal Lopez
Gianni Motti
Reshi.org
Mika Rottenberg
Rosemberg Sandoval
WochenKlausur
Manuela Gandini
Marco Scotini
I molteplici aspetti di economie plurali in rapporto all'economia globale, designano un territorio mobile e denso di forme di scambio minime e marginali, rapportate alla rappresentazione dei simboli forti, imposti dal 'pensiero unico' delle democrazie occidentali. Mostra a cura di Manuela Gandini e Marco Scotini con Alterazioni Video, Jonah Freeman, Paul Griffiths & Cesare Pietroiusti, Dominic Hislop & Miklos Erhardt, Meschac Gaba, Anibal Lopez, Gianni Motti, Reshi.org, Mika Rottenberg, Rosemberg Sandoval, WochenKlausur.
a cura di Manuela Gandini e Marco Scotini
Alterazioni Video, Jonah Freeman, Paul Griffiths & Cesare Pietroiusti,
Dominic Hislop & Miklos Erhardt, Meschac Gaba, Anibal Lopez, Gianni Motti,
Reshi.org, Mika Rottenberg, Rosemberg Sandoval, WochenKlausur
Economia e violenza sono gli elementi che generano la mostra Economies,
curata da Manuela Gandini e Marco Scotini ad Artantandgallery a Milano. I
molteplici aspetti di economie plurali in rapporto all'economia globale,
designano un territorio mobile e denso di forme di scambio minime e
marginali, rapportate alla rappresentazione dei simboli forti, imposti dal
''pensiero unico'' delle democrazie occidentali.
Rosemberg Sandoval (Colombia) carica sulle proprie spalle un barbone, lo
porta in un museo, lo strofina energicamente su grandi fogli tracciando
disegni astratti con il grasso e lo sporco dei suoi vestiti. In
quest'azione, dove l'homeless è completamente passivo, il confine tra etica
e violenza è sottilissimo in un messaggio dirompente e assoluto. Al centro
della galleria sono stese le bandiere dei paesi ricchi che, l'artista,
realizza con gli scatoloni dei senzatetto colombiani.
In un'altra sala - nel film di Jonah Freeman (Usa) - si erge virtuale il
Franklin Abraham building, un supercondominio di due milioni di abitanti,
ibrido, mostruoso e rococò, dai corridoi interminabili e contenitore di
innumerevoli microstorie schiacciate dall'ambizione immobiliare
dell'immaginario Maxwell Blum. Il paesaggio contemporaneo assurdo e
soffocante è delineato da gang giovanili, tensioni familiari, prostitute,
affari, operai, portieri, architetti e squadroni di soldati all'ingresso.
La mostra si sviluppa toccando la vacuità di una produzione assurda e
autoreferenziale raccontata nell'inedito video ''Mary's cherries'' della
giovane Mika Rottenberg (Israele), dove tre grasse ed esauste lavoratrici,
tagliando le proprie unghie rosse producono ciliegie e, senza avere alcun
sogno nella propria vita, pedalano a vuoto sulle loro ciclette.
Con Economies, la surrealtà si mischia a riflessioni critiche sui trend
delle nazioni: Talking about Economies, il lavoro di Dominic Hislop
(Scozia) e Miklos Erhardt (Ungheria), è fatto su una secca analisi dei
processi contemporanei che si sviluppano sulle disuguaglianze sociali delle
nazioni. Le alternative al pensiero commerciale pilotato, scaturiscono da
atteggiamenti creativi non meccanicamente funzionali all'economia, come ad
esempio nel lavoro svolto dal gruppo viennese WochenKlausur (Austria). In
questo caso l'intervento del collettivo è diretto alla realizzazione di
strutture d'assistenza e sviluppo come un ambulatorio mobile attrezzato per
i senzatetto, in funzione nella città di Vienna, o sette scuole di lingue
per i bambini del Kosovo.
Se il simbolo del capitalismo maturo è imploso con la multinazionale del
terrore, nuovi percorsi insanguinati, segnati dalle vie del greggio e dei
traffici illeciti, si delineano dietro un tragico disegno di rinnovamento
economico. Il disperato cammino dei reietti alla ricerca di fortuna, è
intercettato da Gianni Motti (Italia) che, con azioni concretamente
disturbanti, coinvolge extracomunitari e disgraziati a rappresentare la loro
stessa deriva. Allo stesso modo Anibal Lopez (Guatemala) è ricorso
all'illegalità per autofinanziare una propria opera ''buona  ha detto
l'artista  anche per il figlio di colui che è stato rapinato''.
Meschac Gaba (Benin) mette in atto processi economici che incarnano singole
identità territoriali in un costante confronto tra locale e globale. Con una
critica ai modelli culturali eurocentrici, l'artista crea in progress un
museo nomade  Museo d'Arte Contemporanea Africana (MCAA) - con ruoli
professionali alterni e con figure interscambiabili. Il gruppo dei giovani
italiani Alterazioni Video (Italia) indaga sulla ricostruzione dei fatti
accaduti durante il G8, mettendo in atto una raccolta di fondi, per
finanziare i processi legali in corso. Renshi.org (Italia), lavora sulle
disfunzioni locali italiane in rapporto al mutamento iconografico e
urbanistico determinato da tessuti sociali in movimento, come l'immigrazione
della popolazione cinese nella città di Prato.
Paul Griffiths & Cesare Pietroiusti (Italia) hanno agito direttamente sulla
distruzione del denaro, chiedendo a potenziali donatori delle banconote e
alterandone le caratteristiche con composti chimici. Secondo la
tematizzazione degli artisti la banconota appartiene allo Stato (ovvero alla
banca di emissione) e non al cittadino, che ne è soltanto ''portatore'' e,
seppure distruggerne una economicamente rappresenta un danno per chi lo fa e
un vantaggio per lo Stato, questo è proibito per legge. Dopo il processo di
alterazione la banconota cambia valore e diventa opera.
In collaborazione con l'Associazione Prometeo e la Galleria Artra.
Immagine: WochenKlausur
Incontri:
23 Novembre 2004 h. 21.00
Frankenstein una storia feroce di morti da lavoro alla Breda, raccontata
dall'ex operaio Silvestro Cappelli. Spettacolo della Compagnia degli
Stracci.
11 Gennaio 2005 h. 21.00
Incontro con Carlo Giorgi, direttore e Umberto de Maria, redattore, del
giornale di strada Terre di Mezzo.