Meet Jayce Salloum
Eder Santos
Martijn Veldhoen
Sebastian Diaz Morales
Antonella Ortelli
Luca Quartana
Igor Francia
Luigi Rizzo
Edgar Pera
Wang GongXin
Minnette Vari
Antonio Rovald
Ottonella Mocellin
Nicola Pellegrini
Marco Vaglieri
Giorgio Zanchetti
World Wide Video Festival Edition. Nella sua prima edizione, il festival di media arte presenta una selezione delle opere piu' significative prodotte dal WWVF di Amsterdam negli ultimi dieci anni. Nei media lounge sono installati dieci monitor tematici con un'ampia panoramica della videoarte internazionale (Asia, Africa, America, Europa) e una selezione di video di artisti italiani. Previsto un ampio programma di performance e incontri con artisti. Organizzato dall'associazione culturale Art-U onlus e curato da Isabella Galli e Marina Turco, in collaborazione con il direttore del WWVF Tom van Vliet.
World Wide Video Festival Edition
Festival di media arte
A cura di Art-U
Video Village  WWVF Edition è un festival di media arte promosso da
Futurshow 3004. La Triennale, sede principale del festival e partner
dell'iniziativa, ospiterà una mostra di videoinstallazioni, un 'media
lounge', numerosi incontri con artisti e performance.
Video Village è organizzato dall'associazione culturale Art-U ONLUS e curato
da Isabella Galli e Marina Turco, in collaborazione con il direttore del
WWVF Tom van Vliet.
Tecnologia, Talento, Tolleranza
Tecnologia, talento e tolleranza sono i principali fattori che generano
innovazione nelle società contemporanee. La 'teoria delle tre T' descritta
da Richard Florida, che ispira Futurshow 3004, è sicuramente confermata
dalla storia della videoarte. Da quarant'anni il medium video (la
tecnologia) nelle mani degli artisti (il talento) ha generato innovazione
estetica e nuovi modelli di comunicazione.
Video Village è un nuovo festival che si propone di esplorare le tecnologie
'visive' (analogiche e digitali) in tutte le loro applicazioni culturali. Ma
poiché non ci può essere innovazione senza storia, Art-U ha scelto di
cominciare questa esplorazione con una rassegna storica, una retrospettiva
di un importante festival di video arte, il World Wide Video Festival di
Amsterdam (1982-).
Il WWVF ci porta alla terza 'T', quella di 'tolleranza'. La fondazione
olandese, infatti, ha scelto negli ultimi anni di ricercare e promuovere
opere di artisti non occidentali, e di analizzare l'uso delle nuove
tecnologie in contesti sociali e politici diversi dal nostro.
Le opere
Video Village, nella sua prima edizione, presenterà una selezione delle
opere più significative presentate e prodotte dal WWVF negli ultimi dieci
anni, insieme alla videoinstallazione di un giovane italiano, Luigi Rizzo,
creata appositamente per l'occasione.
Nelle videoinstallazioni l'immagine elettronica viene proiettata su grandi
schermi, creando complessi ambienti scenografici in cui lo spettatore si
immerge.
Nei media lounge saranno presentati dieci monitor tematici con un'ampia
panoramica della videoarte internazionale (Asia, Africa, America, Europa),
scelti dagli archivi della fondazione olandese, e una selezione di video di
artisti italiani. Qui il visitatore potrà costruirsi un percorso personale,
selezionando le opere da visionare su ogni singolo monitor.
Il festival avvicina l'artista al suo pubblico, talvolta con la stessa
presenza fisica degli autori, attraverso performance e progetti realizzati
in loco. Nelle videoperformance l'autore 'dialoga' con il medium
elettronico, sperimentandone le possibilità tecnologiche o narrative. In
occasione dell'apertura del festival verrà presentato un cine-concerto, che
sarà ripetuto nella prima settimana della manifestazione.
Programma "Meet the artist"
Gli artisti che espongono un¹installazione o eseguono una performance e gli
italiani che presentano dei video sui monitor riservati all'Italia
parleranno del loro lavoro e risponderanno alle domande del pubblico durante
gli incontri previsti alla Triennale. Gli incontri saranno accompagnati
dalla proiezione di single screen.
Moderatori: Isabella Galli, Marina Turco, Tom van Vliet.
World Wide Video Festival: vent'anni di media arte
Il WWVF è una fondazione sorta all'Aia nel 1982. Nei primi anni Ottanta,
quando il video era considerato un fenomeno di avanguardia nel mondo
dell'arte, il WWVF presentava in Olanda artisti come Nam June Paik, Bill
Viola, Tony Oursler, Gary Hill, Robert Cahen, oggi celebrati nei principali
musei del mondo.
Nell'ultimo decennio, trasformatosi da occasione di incontro per pochi
specialisti e artisti nel campo del video in evento sempre più importante e
ricco di proposte, il WWVF ha presentato artisti come Marina Abramovic, Sam
Taylor-Wood e William Kentridge.
Negli anni Novanta, inoltre, il festival ha svolto un ruolo importante nella
ricerca di nuove forme di presentazione e di produzione per la media arte.
Il programma comprende ogni anno videoinstallazioni allestite in spazi
pubblici, seminari, proiezioni di tipo 'cinematografico¹, performance. Oltre
a proporre allestimenti innovativi per opere già esistenti, il WWVF ha
prodotto e commissionato lavori nuovi. La ricerca dei curatori si è
orientata soprattutto verso i paesi in via di sviluppo, dove la media arte
ha un ruolo spesso molto diverso che in Occidente, e il video può ancora
avere una forte funzione sociale e politica. Tra gli esempi più
significativi ci sono la presentazione di videoartisti sudafricani (Minnette
Vári, Tracey Rose, Rodney Place) e indiani (Nalini Malani) e il progetto
In/tangible cartographies. New Arab Video (2001).
E-dentità : identità elettroniche e cultura globale
Le tecnologie della comunicazione hanno svolto un ruolo fondamentale nella
nascita della network society. Manuel Castells definisce così le societÃ
contemporanee, in cui l'information technology è causa determinante di
radicali cambiamenti non solo politici, sociali ed economici, ma soprattutto
antropologici e culturali. I 'flussi' sempre più complessi e numerosi di
informazioni e di esseri umani che attraversano il pianeta hanno rimesso in
discussione l'identità degli individui, dei gruppi sociali e politici. Due
termini come globalizzazione e identità sono stati visti spesso come opposti
e inconciliabili. Ma solo all'interno del network globale possono
ricostituirsi, faticosamente e con molti conflitti, le nuove identitÃ
locali. E solo non negando, bensì 'personalizzando' il progresso
tecnologico, si potrà costruire un equilibrio mondiale.
Il World Wide Video Festival ha tracciato, in vent'anni di attività , una
mappa storica di questi cambiamenti, partendo proprio dai 'mezzi' che li
determinano (le tecnologie della comunicazione, televisione, video,
computer). Migliaia di voci raccontano il proprio personale viaggio verso la
ricostruzione di una identità , a tutti i livelli: politico (nuovi
colonialismi e nazionalismi, conflitti 'tribali', crollo dei regimi
comunisti), sociale (fenomeno dell'immigrazione, clandestini, metropoli
globalizzate, nuovi movimenti sociali), religioso (integralismo islamico,
conflitti religiosi, nuova spiritualità in Occidente), culturale (ritorno
alle culture d'origine degli immigrati nei paesi industrializzati, questione
delle etnie 'senza nazione', come i popoli nomadi), artistica (fine degli
'ismi' e dei movimenti unitari, crisi dell'estetica occidentale, diversa
funzione dell'arte nei paesi in via di sviluppo), personale.
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PERCORSO ESPOSITIVO
LE VIDEOINSTALLAZIONI IN TRIENNALE
Sezione I:
Tre installazioni dalla sezione 'Double Vision' (WWVF 2004)
- Wang GongXin, My Sun, Cina (2000)
- Martijn Veldhoen, (why do I keep going) FORWARD, Olanda (2004)
- Sebastián DÃaz Morales, The Man with the Bag, Argentina (2004)
Sezione II:
Tre lavori commissionati e prodotti dal WWVF
- Minnette Vári, Chimera, Sudafrica (2001) (WWVF 2001)
- Anne Quirijnen, Peter Missotten & Annemarie Lambrechts, Everything will be
All Right, Belgio (1997) (WWVF 1997)
- Éder Santos, The Encyclopedia of Ignorance, Brasile (2003) (WWVF 2003)
Sezione III:
- Luigi Rizzo, Noir, Italia (2004) (première Video Village).
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I MEDIA LOUNGE IN TRIENNALE E FUTURSHOW
- WORLD WIDE AFRICA: MINNETTE VÃRI
- WORLD WIDE ASIA: WANG GONGXIN
- WORLD WIDE SOUTH AMERICA I: SEBASTIÃN DÃAZ MORALES
- WORLD WIDE SOUTH AMERICA II: ÉDER SANTOS
- IN/TANGIBLE CARTOGRAPHIES. NEW ARAB VIDEO
- EAST MEETS WEST: JAYCE SALLOUM
- WORLD WIDE EUROPE I: EDGAR PÊRA
- WORLD WIDE EUROPE II: DUTCH PERSPECTIVE
- VIDEO VILLAGE ITALIA I: OTTONELLA MOCELLIN E NICOLA PELLEGRINI
- VIDEO VILLAGE ITALIA II: PAESAGGI DELLA MENTE
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LE PERFORMANCES IN TRIENNALE
Edgar Pêra (Portogallo)
Lunedì 15 novembre (durante l¹inaugurazione) e venerdì 19 novembre:
'Cine-concerto per video e chitarra' dell'artista portoghese Edgar Pêra:
''Sudwestern''
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MEET THE ARTIST
Martedì 16 novembre
16.30 Meet Jayce Salloum
18.30 Meet Éder Santos
Mercoledì 17 novembre
16.30 Meet Martijn Veldhoen
18.30 Meet Sebastián DÃaz Morales
Giovedì 18 novembre
16.30 Meet the Italians. Progetto Casina. PARATA, 2001, di Antonella
Ortelli, con la collaborazione di Luca Quartana, Igor Francia e Giorgio
Zanchetti
18.00 Meet the Italians. Luigi Rizzo
Venerdì 19 novembre
16.30 Meet Edgar Pêra
18.00 Edgar Pêra: cine-concerto ³Sudwestern²
Sabato 20 novembre
16.30 Meet Wang GongXin
18.30 Meet Minnette Vári
Domenica 21 novembre
15.30 Meet the Italians. Antonio Rovaldi
16.30 Meet the Italians. Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini
18.00 Meet the Italians. Marco Vaglieri
http://www.art-u.it
Nell'immagine un lavoro di Wang GongXin
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Le date
La mostra di videoinstallazioni resterà aperta dal 16 novembre al 12
dicembre 2004.
Gli incontri con gli artisti e le performance si svolgeranno durante la
prima settimana del festival, dal 16 al 21 novembre, in concomitanza con
Futurshow, dove verrà allestito un secondo media lounge nei giorni 19-22
novembre (Fiera Milano).
Video Village è a cura di:
Art-U ONLUS
Via A. Ponchielli,8
20129 Milano
Tel: +39 02 20404380
In collaborazione con:
World Wide Video Festival
Keizersgracht 462
1016 GE Amsterdam
Tel: +31 (0)20 420 7729
Fax: +31 (0)20 421 3828
http://www.wwvf.nl
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SEDI ESPOSITIVE
Triennale di Milano
Viale Alemagna, 6 - Milano
Orari: 10,30- 20,30
Chiuso il lunedì
Futurshow
Fiera Milano
19-22 novembre 2004
Orari: 9.30-18.00
http://www.futurshow.it