Attraverso l'uso di materiali tradizionali o dei piu' inaspettati, l'artista indaga il rapporto tra il vivere quotidiano, con i suoi gesti spontanei, e gli avvenimenti del mondo. Il tempo, l'assenza e l'intimita' inaccessibile, diventano i protagonisti dei suoi lavori. Sono in mostra i nuovi dipinti e le ceramiche
Attraverso l’uso di materiali tradizionali come dei più inaspettati, Françoise Pétrovitch indaga il rapporto tra il vivere quotidiano, con i suoi gesti spontanei, e gli avvenimenti del mondo. Il tempo, l’assenza e l’intimità inaccessibile diventano i protagonisti dei suoi lavori. Attraverso la fluidità dell’inchiostro, la sua trasparenza, si generano luoghi di indagine da cui emanano i sentimenti originati dai rapporti con le persone e col mondo.
Françoise Pétrovitch ha spesso utilizzato la serie, come in “Les Supporters†o “Périfériesâ€. La ripetizione della struttura di un disegno o di un dipinto (ma mai i soggetti sono gli stessi) dà all’artista la possibilità di allargare la sua indagine, di far parlare i suoi soggetti attraverso il ripetersi dei gesti.
I piccoli oggetti, fiori, foglie, scarpe e altro, fanno da supporto alla semplicità con cui la Pétrovitch descrive e racconta la nostra vita, dal quotidiano alla storia. Come il progetto per Artissima 2003 – De l’intime au Collectif, Radio-Pétrovitch – in cui alla prima notizia data dalla radio al mattino fanno da contrappunto due disegni uno che illustra la notizia stessa e l’altro che “racconta†un momento della propria vita quotidiana.
Sono proprio gli oggetti che diventano protagonisti della mostra nella galleria Sogospatty. Gli oggetti che escono dai disegni per farsi altro, per diventare parte viva del racconto del tempo, per provocare una reazione, oltre quella legata al loro normale uso.
Per la prima volta vengono presentate in Italia, oltre ai nuovi dipinti, anche le ceramiche dell’artista
Galleria Sogospatty
Vicolo del Governo Vecchio 8, 00186 Roma