Il primo Web & Tv Festival, al Palazzo della Triennale, non poteva che essere interamente dedicato alla riflessione sui nuovi formati e sui nuovi linguaggi creativi destinati ad alimentare le "autostrade dell'informazione". E' una finestra e un'occasione per fare il punto sulla tv che sta modificando profondamente, all'insegna del digitale, i propri modelli produttivi e sulla Rete destinata a diventare un metamedium che collega, oltre alla tv, media tradizionali come il cinema, la musica, il design, offrendo nuove opportunità alle major, ma anche agli autori e ai produttori indipendenti.
Il primo Web & Tv Festival, al Palazzo della Triennale, non poteva
che essere
interamente dedicato alla riflessione sui
nuovi formati
e sui nuovi linguaggi creativi destinati
ad alimentare
le "autostrade dell'informazione".
E' una finestra e un'occasione per fare il
punto sulla tv
che sta modificando profondamente,
all'insegna del
digitale, i propri modelli produttivi e
sulla Rete
destinata a diventare un metamedium che
collega,
oltre alla tv, media tradizionali come il
cinema, la
musica, il design, offrendo nuove
opportunità alle
major, ma anche agli autori e ai
produttori
indipendenti.
Il Festival si apre con un grande incontro
sugli scenari
della new economy e i media, mentre nel
corso delle
sei giornate vengono approfondite le
implicazioni di
internet sui mondi della tv, della radio,
del cinema,
della pubblicità e della musica.
Temi "caldi" come la distribuzione di
musica
attraverso la rete, i nuovi servizi
wireless, la Tv sul
web, verranno dibattuti all'interno di
convegni e tavole
rotonde che hanno l'obiettivo di tracciare
lo "stato
dell'arte" ma anche di lanciare spunti di
riflessione e
talvolta di provocazione culturale.
Se le reti e le tecnologie aprono
l'accesso
all'informazione, che l'utente può
raggiungere ormai
dovunque, a richiesta, rappresentano però
anche un
potente strumento di controllo sulla vita
quotidana.
Big Brother, il format più discusso della
stagione, è
una metafora del confine sempre più
sfumato fra
esistenza reale e società dello
spettacolo, che invade
ormai non solo il privato, ma anche gli
spazi, un
tempo inaccessibili, delle istituzioni
carcerarie. Con
New York confessions, testimonianze di
criminali
americani davanti all'occhio della
telecamera, la
nuova frontiera dell'intrattenimento
televisivo lancia
un importante messaggio etico.
Triennale di Milano, viale Alemagna 6