Le potenzialita' espressive sottese ad un colore unico. L'esposizione inizia con i lavori attuali di un gruppo di artisti della Pittura pittura e Astrazione analitica degli anni '70, alcuni di loro oggi superano la monocromia e altri la recuperano. Per le generazioni successive, partecipano quei giovani che presentano l'opera monocroma nel colore, ma elaborata con immagini e materiali. Una terza sezione e' dedicata ad opere di scultura, fotografia, video e nuove tecnologie. A cura di Giorgio Bonomi
La mostra vuole presentare una serie di artisti, giovani e meno, operanti con una poetica che si realizza, in un qualche modo e a prescindere dalla tecnica usata, sotto forma monocroma.
La monocromia “rigidaâ€, dalle sue origini al tempo presente, ha espresso quasi tutte le sue possibilità e potenzialità , per cui gli artisti di oggi sentono la necessità di andare “oltreâ€, che non significa “abbandono†o “negazioneâ€, ma solo che la monocromia si può esprimere anche con inserimenti discreti di altri colori, di disegni o immagini, con la “prevalenza†del colore prescelto, con manipolazioni materiche, ecc.
L’esposizione inizia con i lavori attuali di un gruppo di artisti della Pittura pittura e Astrazione analitica degli anni ’70 dei quali – allora molti di loro operavano con una monocromia totale – oggi alcuni vanno più in là di questa e altri la recuperano.
Per le generazioni successive, abbiamo escluso coloro che troppo strettamente dimostrano la loro discendenza da quelli sopra citati, mentre presentiamo quelli che, pur vantando la stessa ascendenza, evidenziano però una capacità di progressione e rielaborazione personale. Così ci sembrano di notevole interesse quei giovani che, con estrema libertà , presentano l’opera monocroma nel colore ma in più elaborata con immagini e materiali.
Inoltre ci è sembrato doveroso documentare come settori artistici diversi dalla pittura, cioè la scultura e le nuove tecnologie – fotografia, video e computer – abbiano appreso la “lezione del monocromoâ€, cioè le potenzialità espressive rinchiuse e sottese ad un “colore unicoâ€.
Per comodità espositiva, e concettuale, abbiamo diviso la mostra in Sezioni.
Monocromie declinate: P. Cotani, C. Olivieri, P. Pinelli, C. Verna, G. Zappettini
Monocromie ritrovate: D. D’Oora, A. Marchetti Lamera, V. Marsiglia, M. Morganti, G. Negri, M. Sonzogno
Monocromie libere: L. Carboni, E. Fiorelli, S. Licitra, P. Radi, K. Tagliatti
Monocromie plastiche: M. Arcangeli, M. Pepe, P. Pezzi
Monocromie tecnologiche: A. Kehrer, E. Minato, L. Raffaelli
La mostra è curata da Giorgio Bonomi.
Catalogo di 82 pp., con testi di Giorgio Bonomi e Francesca Pola, con la riproduzione a colori di due opere per ciascun artista presente, di cui è riportata anche una breve biografia.
Fondazione Zappettini
corso Buenos Aires 22 Chiavari (GE)