La Filosofia dell'Estetica. Oltre 50 opere, di cui una gran parte provenienti da collezioni private americane. Dai lavori del 1964 a quelli del periodo italiano, fino alle immagini dedicate agli animali in via di estinzione. In mostra anche una sequenza fotografica dal titolo 'Anticamera con Andy Warhol', realizzata dall'artista Dino Pedriali. Catalogo con testi di Achille Bonito Oliva, Francesco Gallo, Elisabetta Cuchetti e Gianfranco Rosini
Andy Warhol e ''La Filosofia dell'Estetica''
Questa Mostra, illuminata dalla preziosa presenza di oltre 50 opere, di cui una
parte sostanziosa proveniente da collezioni private americane e quindi mai
esposta prima in Italia, propone una interessante panoramica sulla produzione
artistica del grande genio creativo di Andy Warhol e rivela alcuni momenti
determinanti della carriera di un protagonista che di sé ha segnato il suo
tempo.
L'esposizione si apre con il famosissimo Gold Book, libro composto da 20 opere
rilegate a mano, ed eseguito con quel metodo ''blotted line'' che, sperimentato
negli anni del college, diverrà il suo ''marchio'' nella POP ART e che
caratterizzerà le opere del primo periodo.
È intorno al 1964 che l'artista realizza la famosa e fortunata serie dei
Flowers, la cui leggerezza estetica risulta impareggiabile, ed è invece nel 1974
che realizza una cartella contenente 10 soggetti dedicati ai fiori denominata
Flower.
Sono anni, questi, di grande fervore artistico in cui Warhol riprende a
realizzare ritratti di personaggi famosi, quali Mao Tze Tung, Joseph Beuys e
Liza Mannelli ed in cui realizza la famosissima cartella dei ''Ladies and
Gentlemen'', con soggetti dedicati ad un gruppo di suoi amici che amava
travestirsi per copiare il look dei loro eroi e delle loro star preferite.
Del ritratto di Liza Minnelli, l'artista eseguì varie versioni, ma la Minnelli
non dette mai il consenso per la riproduzione della propria immagine rendendo
così, le opere qui esposte, particolarmente rare.
È di questi anni anche una serie di opere inedite dedicate ai suoi frutti
preferiti e da lui denominate '' Space fruit - Frutti spaziali''. Assolutamente
unici e preziosi sono i pezzi su plexiglass che costituiscono le prove che
Warhol ha realizzato per definire i colori e l'impostazione spaziale e , poi, a
loro volta eseguite su cartone quale prototipo unico e definitivo di quei
soggetti che successivamente sono stati riprodotti in tirature grafiche.
Di questi pezzi unici sono presenti in mostra alcuni su plexiglass altri su
cartone Lennox Museum.
Dopo questa fortunata serie di cui l'artista stesso parla nei suoi diari come
della sua rinascita creativa, ne realizza un'altra prendendo come ''modello'' il
mitico grappolo d'uva - ''Grapes'', di cui si potrà qui ammirare il prototipo
dal quale è stata tratta una serie in differenti colori. A questa fase
produttiva appartiene anche ''Gem'' che, avendo come soggetto le pietre
preziose, viene realizzato con polvere di diamante per rendere al massimo
l'effetto del brillante.
La panoramica sull'artista prosegue con le opere del periodo italiano quali
''Vesuvius'' di cui abbiamo l'unica versione in formato quadrato dal quale, in
seguito, fu tagliato il cielo rosso e venne tratta la fortunata serie di pezzi
unici con diverse variazioni cromatiche. ''Camouflages'' rappresenta, invece,
quasi un' ironica risposta alla guerra, in cui i soggetti mimetici vengono poi
usati in sovrapposizione o quale sfondo per il suo autoritratto o per il
ritratto di Beuys, per esorcizzarne definitivamente il carattere negativo e
trasformarlo paradossalmente in qualcosa di decorativo e, quindi, inoffensivo.
Un felicissimo esempio della grande passione di Warhol di trasporre in termini
grafici e pubblicitari gli oggetti del desiderio consumistico è rappresentata
dalla ''Grand Passion'', l'opera scelta dall' artista che poi verrà utilizzata
nella campagna pubblicitaria per la nuova bevanda da lanciare sul mercato.
Quasi come un triste presentimento al forzato concludersi della sua breve ma
intensissima ascesa in campo artistico, realizza le immagini dedicate agli
animali in via di estinzione cui appartiene anche ''Douc Langur''.
La mostra - organizzata da ARTime S.r.l. con il sostegno di Comune di Spoleto,
Fondazione Carispo e Margaritelli S.p.A. - acquista un risalto speciale
attraverso l'emozionante sequenza fotografica dal titolo ''Anticamera con Andy
Warhol'', realizzata dall'artista Dino Pedriali che ''attraverso la sua
sensibilità pellicolare, come sottolinea Achille Bonito Oliva, realizza mediante
il mezzo fotografico un corpo a corpo con la star della Pop Art americana
inquadrando il flusso dell'esistenza e dando cornice alla vita dell'artista.
Palazzo Racani Arroni
piazza Campello Spoleto (PG)
Orario
Dal LUNEDI' al VENERDI': dalle 10.00 alle 13.00 dalle 15.00 alle 19.00
SABATO e DOMENICA e festivi: dalle 10.00 alle 19.00 orario continuato
(Ingresso consentito sino ad un'ora prima dell'orario di chiusura)
Biglietto
Intero: euro 5,00
Ridotto: euro 3,50
Ridotto speciale scuole: euro 2,50
Informazioni Artime Srl - tel. 0743/225381
PRENOTAZIONE VISITE GUIDATE E SCOLASTICHE Piceno con noi Snc - tel. 0735/263053
ORGANIZZAZIONE E PROMOZIONE ARTime S.r.l. - L.go Possenti, 2 - 06049 Spoleto (PG) Tel. 0743/225381 - Fax 0743/40615
L'esposizione è realizzata grazie al sostegno determinante di:
Comune di Spoleto
Fondazione Carispo
Margaritelli S.p.A. - Listone Giordano