La proposta espositiva nasce dalla riunione di tre amici. I recenti acrilici su carta di Paola Bonora ruotano attorno a un fiore: la zantedeschia. Le sculture di Gianni Guidi sono in vari materiali e assumono forme in processo di metamorfosi. Sergio Zanni affronta con enigmatiche sculture in terracotta un discorso sulla precarieta' dell'esistenza
artisti: Paola Bonora, Gianni Guidi e Sergio Zanni
Tre artisti ferraresi tornano insieme a Trieste, città dove hanno giÃ
proposto a più riprese le loro opere presso lo Studio Tommaseo, presentando
dal 15 gennaio prossimo la mostra “Metamorfosi, squilibri, rarefazioniâ€. La
proposta espositiva nasce dalla riunione di tre amici sodali accomunati
dalla sorprendente caratterizzazione umanistica di quella che potremmo
chiamare la “nuova scuola ferrarese†e resterà aperta fino al 20 marzo.
Il recente discorso pittorico di Paola Bonora ruota attorno a un fiore, la
zantedeschia. L’uso del colore acrilico sulla carta è delicato e denso e
sprigiona la magia di un mondo onirico incantato. La tecnica e la
sensibilità pittorica dell’artista sono strumento di una contemplazione
della realtà filtrata attraverso veli sottili dove la luce è del primo
mattino. Una visione fresca, fanciullesca, uno sguardo attento e profondo
scopre per la prima volta la bellezza della natura e si abbandona al sogno.
Le sculture di Gianni Guidi abitano l’enorme giardino fantastico. Di vari
materiali - terra refrattaria, legno, cartone, metallo e tessuto - assumono
forme sorprendenti facendoci viaggiare tra animali in pieno processo di
metamorfosi, creature e forme a metà strada tra una dimensione e l’altra.
L’artista inventa eleganti suggestioni lavorando la materia con sapienza e
rivelando la profonda conoscenza di strumenti e segreti nella creazione
manuale.
Sergio Zanni affronta con enigmatiche sculture in terracotta un discorso
estetico in cui la precarietà dell'esistenza si sposa con la poesia. I suoi
personaggi, stralunati e delicati nelle loro forme allungate, costretti in
un improbabile equilibrio, riflettono la fragilità dell’essere umano e la
sua solitudine: un esercito di teste piccole montate su grandi corpi
sospeso a mezz’aria e pronto a svanire con lo scoppio di una bolla di sapone.
Immagine:
Paola Bonora,
"Per sentirne il profumo", 2003,
acrilico su carta su tavola, cm 40x100
Comitato Trieste Contemporanea
via del Monte 2/1
34121 Trieste - ITALIA
inaugurazione: sabato 15 gennaio ore 18.30
luogo: Trieste, Studio Tommaseo (via del Monte 2/1)
orario: lunedì-sabato 17-20