Galleria l'Attico - Fabio Sargentini
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Viva Villa!
dal 21/1/2005 al 23/1/2005
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21/1/2005

Viva Villa!

Galleria l'Attico - Fabio Sargentini, Roma

''Il titolo e' giocato sull'omonimia tra Pancho Villa, il leggendario condottiero dei peones messicani, ed Emilio Villa, il geniale negletto poeta italiano, cui si deve una stupefacente traduzione dell'Odissea. [...] Del resto anche Emilio nel linguaggio e' stato un rivoluzionario. Non s'e' mai arruolato e nella vita era un randagio. Questa lettura dell'Odissea vede impegnati ben ventuno attori''. Fabio Sargentini


comunicato stampa

Lettura dell'Odissea tradotta da Emilio Villa

Mi sono messo nei vostri panni. Vi arriva per posta una busta, l'aprite, e ne vien fuori un cartoncino che raffigura un'aurora sul fondo e in primo piano la scritta Viva Villa! che galleggia sul mare tra due dirupi. Cosa c'entra, avrete giustamente pensato, quello slogan rivoluzionario con il paesaggio di sapore mitologico dipinto da Di Stasio? Poi, leggendo all'interno del cartoncino, tutto dovrebbe esservi stato chiaro: il titolo è giocato sull'omonimia tra Pancho Villa, il leggendario condottiero dei peones messicani, e Emilio Villa, il geniale negletto poeta italiano, cui si deve una stupefacente traduzione dell'Odissea. Molti di voi, scommetto, si saranno chiesti: Emilio Villa, chi? Nome noto agli specialisti, di vari campi, poesia arte filologia, ma amaramente ignoto ai più (finalmente è in questi giorni in libreria una bellissima biografia di Villa 'Il clandestino' ed. Derive-Approdi a cura di Aldo Tagliaferri). Per me, che l'ho conosciuto negli anni sessanta, Emilio è sempre stato 'lo scopritore di Burri', colui che aveva scritto per primo sul pittore dei sacchi mettendo nel sacco tutti i critici d'arte militanti dell'epoca. Un'aureola destinata ad aleggiargli intorno al capo tutta la vita. Dico la verità: spesso i testi villiani sui cataloghi delle mostre mi riuscivano ostici, faticosi. Affascinanti, ma faticosi. Una scrittura, la sua, che non concede nulla alla platea, torrenziale, magmatica, fatta di un impasto linguistico amplissimo, che mi metteva soggezione. Ma se da un lato, leggendo Villa, smarrivo a volte il filo d'Arianna del senso, dall'altro venivo catturato dall'intrico labirintico dei suoni. Alla luce di tutto questo, prendendo oggi in mano l'Odissea villiana, sono stato piacevolmente colpito da come la sua traduzione sappia essere coinvolgente. E che ritmo Emilio restituisce a Omero! Per l'entusiasmo mi è venuta voglia di gridare il suo nome nell'aria: Viva Villa! ho esclamato d'istinto, e lì è nato, per caso, il gioco d'identità tra Pancho e Emilio. Erano entrambi corpulenti: forse questo li ha uniti nella mia mente. Del resto anche Emilio nel linguaggio è stato un rivoluzionario. Non s'è mai arruolato e nella vita era un randagio. Questa lettura dell'Odissea, che vede impegnati ben ventuno attori, è l'ultimo degli eventi sul tempo messi in atto nella mia carriera. Ma è la prima volta che, invece di pittori, musicisti, danzatori, ho chiamato all'opera uno stuolo di attori di teatro. Il cast, a cura di Elsa Agalbato, annovera vecchie volpi e verdi speranze. In una struttura come questa, basata su una ferrea sequenza temporale, è insita anche una sorta di sfida sottile. Chi riuscirà a rendere l'ascolto più avvincente? Io stesso, che ho ideato l'evento, ora che è sulla pedana di lancio mi sento tremare le vene e i polsi. E' una bella scommessa, di questi tempi, un evento che si protrae e si conclude nell'arco di quarantotto ore. Ma è bello anche, per chi l'ha praticato da giovane, imbarcarsi ancora oggi in un lavoro sull'energia. Roma, 07/01/2005. Fabio Sargentini

Sabato 22 gennaio 2005

ore 12-23
h.12 Canto I - Il Pantheon a raduno - ALESSIA INNOCENTI
h.13 Canto II - Telemaco alla ricerca del padre - LUCA DELLA BIANCA
h.14 Canto III - Sulla banchina di Pilo, la grande ecatombe - ALBERTO DI STASIO
h.15 Canto IV - La voce di Elena, il cuore di Menelao - ALVIA REALE,FRANCESCO BISCIONE
h.16 Canto V - La zattera di Odisseo - ANNA MARIA GHERARDI
h.17 Canto VI - Odisseo e Nausicaa, l'idillio incompiuto - GINESTRA PALADINO
h.18 Canto VII - Il porto, le navi, la gente di Scheria - ARNALDO NINCHI
h.19 Canto VIII - Gare atletiche e nostalgiche melodie - FRANCESCO BISCIONE
h.20 Canto IX - Odisseo - Nessuno - REMO GIRONE
h.21 Canto X - Eolo, Lestrigoni e Circe - FRANCESCA BENEDETTI
h.22 Canto XI - Il regno dei morti - VALERIO APREA, CRISTINA PELLEGRINO, CARLO DE RUGGIERO
h.23 Canto XII - Scilla, Cariddi e le Sirene - EDOARDO SIRAVO

Domenica 23 gennaio 2005

ore 12-23
h.12 Canto XIII - La nave pietrificata - PINO CENSI
h.13 Canto XIV - Una scommessa - ANTONIO PIOVANELLI
h.14 Canto XV - Il ritorno di Telemaco - DANIELE PETRUCCIOLI
h.15 Canto XVI - Padre e figlio - LUCA DELLA BIANCA
h.16 Canto XVII - Storia di un cane - ANNA MARIA GHERARDI, PINO CENSI
h.17 Canto XVIII - La tentazione di Penelope - VITTORIA ZINNI
h.18 Canto XIX - Penelope e le oche - ALVIA REALE
h.19 Canto XX - Lo spettro nella memoria e la follia - ARNALDO NINCHI
h.20 Canto XXI - La gara dell'arco - LUCIA POLI
h.21 Canto XXII - L'orgia di sangue e il poeta - CARMELO GALATI
h.22 Canto XXIII - Lunga notte d'amore - REMO GIRONE, VITTORIA ZINNI
h.23 Canto XXIV - Laerte e il figlio: la pace - ELSA AGALBATO

Immagine: Stefano Di Stasio: "Scilla e Cariddi" 2005 , olio su tela cm 300x300

A cura di Elsa Agalbato e Fabio Sargentini

Associazione Culturale L'Attico - Via del Paradiso 41 - Roma

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