Blurring - I fiori del male. Gaetano Buttaro propone un lavoro simbolico, centrato sulla poetica del corpo, realizzato attraverso la fotografia e le tecnologie digitali; Vittorio Valente e' uno degli esponenti del 'nuovo oggettualismo italiano' e il suo lavoro si distingue per un uso estremamente originale dei materiali plastici.
Gaetano Buttaro, Blurring - Vittorio Valente, I fiori del male
Gaetano Buttaro e Vittorio Valente sono entrambi accreditati esponenti di quella generazione artistica emersa nella seconda metà degli anni ’80, che sta attualmente conoscendo un felice momento di valorizzazione storica ed estrema attualità espressiva.
Gaetano Buttaro è attivo negli ultimi anni con un lavoro simbolico, centrato sulla poetica del corpo, realizzato con il tramite della fotografia e delle tecnologie digitali, mentre Vittorio Valente è uno degli esponenti di spicco del nuovo oggettualismo italiano, da alcuni siglato anche “concettualismo ironicoâ€, ed il suo lavoro si distingue per un uso estremamente originale dei materiali plastici, che spesso lo porta a collaborare con noti designer. Entrambi vantano un ricco curriculum con importanti presenze in Italia ed all’estero.
Si riporta la nota di presentazione di Edoardo Di Mauro per le due personali, rispettivamente intitolate “Blurring†e “I fiori del maleâ€.
“Gaetano Buttaro adopera con grande consapevolezza le tecnologie digitali per un lavoro teso allo scandaglio analitico ed impietoso, attenuato da una patina di soffuso romanticismo, sui misteri dell’interiorità umana. Nei lavori degli ultimi anni l’artista ha svolto la sua ricerca elevando a simbolo porzioni anatomiche, lastre, feti, ad indicare la caducità della nostra esistenza in uno scenario privo di certezze e di saldi appigli, in cui vivere con stoica dignità riuscendo, nonostante la crudezza della rappresentazione, ad evitare il rischio del facile sensazionalismo. In questa personale rivolge il suo sguardo indagatore su sé stesso, con inquadrature in movimento volutamente frammentate ed indistinte, che indicano la costante mutevolezza delle sensazioni e degli stati d’animo e la volontà di ricondurle comunque al dato unitario di una personalità netta e definita.â€
“Ho avuto modo di definire Vittorio Valente una sorta di Kandinsky postmoderno perché, in altri tempi ed altri modi, prosegue sul cammino introdotto dal grande esponente dell’avanguardia storica, rivelandoci l’intensità ed il dinamismo dell’universo biomorfico, la naturale artisticità e l’apparente innocenza di temibili cellule, pronte a moltiplicarsi ed a colpirci. In quest’allestimento Valente rappresenta, con la sua tradizionale tecnica che si avvale di materiali plastici e di silicone, un microrganismo virale dalle fattezze floreali, riprodotto su una serie di ovoidi che proliferano fino ad invadere l’ambiente della galleria, insieme ad una serie di disegni ed acquerelli a china sempre ispirati da questi ambigui e mutevoli “fiori del maleâ€.
Inaugurazione: Venerdì 4 febbraio 2005, dalle 19 alle 23
Presentazione di Edoardo Di Mauro, allestimento di Walter Vallini.
Programmazione a cura di Fabrizio, Boggiano, Edoardo Di Mauro, Walter Vallini.
Patrocinio : Regione Piemonte - Sponsor : “La Torinese “, “Printotex s.n.c.â€, “Lemaâ€, “Acqua Minerale Lauretanaâ€, “Cantine Fontanileâ€.
Ufficio stampa : Marcella Germano
Fusion Art Gallery - piazza Peyron 9 g - Torino - martedì, giovedì e venerdì 16.30 – 19.30, o su appuntamento.