Fondazione di Ca' la Ghironda
Zola Predosa (BO)
via Leonardo Da Vinci, 19 (Ponte Ronca)
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Cuori selvaggi
dal 4/2/2005 al 27/2/2005
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Segnalato da

Rosanna Bevar




 
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4/2/2005

Cuori selvaggi

Fondazione di Ca' la Ghironda, Zola Predosa (BO)

Buell, Alessandro La Motta, Giovanni Manfredini, Simone Pellegrini, Nicola Samori'. Un percorso per immagini, pensieri, suggestioni attraverso il sentimento di se' e dell'altro vissuto in modi diversi, ma sempre con vibrante intensita' e profonda autoanalisi.


comunicato stampa

Buell, Alessandro La Motta, Giovanni Manfredini, Simone Pellegrini, Nicola Samori'.

Un progetto espositivo che riunisce cinque fra i più significativi artisti della ricerca contemporanea, quattro italiani, ma già conosciuti anche all’estero e un francese che da anni è presente anche sulla scena nazionale. Un percorso per immagini, pensieri, suggestioni attraverso il sentimento di sé e dell’altro vissuto in modi diversi, ma sempre con vibrante intensità e profonda autoanalisi. Un sentimento lacerato, aggressivo, sensuale della corporeità nel francese Buell, artista dalla vicenda umana tormentata che ha trovato nella espressione pittorica una espressione straordinariamente diretta e forte. In Alessandro La Motta, la riflessione sul senso delle cose si coniuga alla parola, in un dialogo poetico incessante con gli autori del novecento e quelli contemporanei che lo hanno ispirato in opere di affascinante complessità in cui parola e tratto si disegnano vicendevolmente. Giovanni Manfredini dipinge altresì con il suo stesso corpo, impresso dolorosamente o enigmaticamente sulla superficie di un’opera che risulta specchio e parte integrante dell’autore. Ricche di fascino ancora le grandi carte di Simone Pellegrini, cercatore di tracce di un lontanissimo passato in cui segni arcaici, riti, rappresentazioni sono al contempo testimonianze rupestri e graffiti dell’uomo attuale, sempre nuovo e uguale a sé stesso. Infine Nicola Samorì con le sue icone del presente, disegnate, incise, dipinte spesso con tecnica e grandiosità classica. Ma sempre velate da un misterioso silenzio, da mani che ne impediscono la totale visione, da un distacco che richiama all’uomo di oggi il senso di smarrimento di fronte alla profondità del proprio essere interiore che lo ha accompagnato in tutta la sua storia. Per ognuno di essi è il cuore la chiave. E’ il cuore che ha consentito all’uomo di vivere, fisiologicamente ed emotivamente, anche di fronte a domande irrisolte. Un cuore ora selvaggio, ora gentile che ancora e sempre ci fa vibrare.

Nell'immagine un'opera in mostra di Alessandro La Motta.

FONDAZIONE DI CA’ LA GHIRONDA - Centro d’arte contemporanea Giardino della scultura europea - Via Leonardo Da Vinci, 19 - 40069 Ponte Ronca di Zola Predosa (Bo)

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