Nel tradizionale appuntamento di fine d'anno, la galleria, specializzata in grafica, presenta una trentina di disegni e incisioni di maestri dal Cinquecento all'Ottocento. Tra i disegni più antichi si segnala un raffinato studio su carta azzurra del bolognese Biagio Pupini, attivo tra il 1511 e il 1551.
Nel tradizionale appuntamento di fine d'anno, la galleria, specializzata in
grafica, presenta una trentina di disegni e incisioni di maestri dal
Cinquecento all'Ottocento. Tra i disegni più antichi si segnala un raffinato
studio su carta azzurra del bolognese Biagio Pupini, attivo tra il 1511 e il
1551. Il foglio, già nella raccolta settecentesca di Jonathan Richardson il
giovane, reinterpreta un rilievo antico raffigurante un corteo sacrificale.
Il Seicento è rappresentato, tra l'altro, da un disegno, raffigurante uno
scontro di soldati a cavallo, del pittore di Amburgo Jacob Matthias Weyer;
della stessa epoca alcune incisioni di Jacques Callot e un esemplare
dell'acquaforte di Ribera che ha per soggetto la lamentazione sul corpo del
Cristo. Per il Settecento menzioniamo, tra fogli esposti, un'acquaforte in
primo stato del francese Subleyras, Mosè e il serpente di bronzo, e un altra
di Giambattista Tiepolo, dai 'Capricci'. Diversi i disegni del periodo tra
la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento; ricordiamo un foglio di
Felice Giani ispirato da Salvator Rosa, una vigorosa penna di Luigi
Sabatelli con uno scontro di guerrieri nella veneziana Piazza San Marco e un
delicato studio con due donne che nutrono un bimbo del milanese Giuseppe
Bossi. Per le incisioni dell'Ottocento va menzionata una coppia di fogli di
Goya dalla serie dei 'Los Proverbios'. Il finire dell'Ottocento è
rappresentato da un luminoso paesaggio a pastelli di Francesco Paolo
Michetti mentre per il Novecento vanno segnalati una rara acquaforte del
futurista Luigi Russolo e tre monotipi di Pompeo Mariani. Un tocco esotico,
infine, è dato da due disegni di artisti noti agli appassionati stampe
giapponesi: uno schizzo di Kuniyoshi con una figura di guerriero e un
sensibilissimo duplice studio di giovane donna eseguito a matita da
Hashiguchi Goyo, l'ultimo grande interprete della bellezza femminile tra gli
artisti del 'mondo fluttuante'.
orari: 10-12,30 / 16-19
chiusura la domenica e la mattina di lunedì
La Portantina di Mattia Jona, Via Vigna 6, 20123 Milano
tel 02 8053315, fax 02 72022059