Fondazione Stelline
Milano
corso Magenta, 61
02 45462111 FAX 02 45462432
WEB
Giovanni Chiaramonte
dal 22/2/2005 al 19/3/2005
02 4818431 FAX 02 48018635
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Segnalato da

Alessandra Klimciuk



approfondimenti

Giovanni Chiaramonte



 
calendario eventi  :: 




22/2/2005

Giovanni Chiaramonte

Fondazione Stelline, Milano

Attraverso la pianura. Cinquanta opere fotografiche: un'originale sguardo sulle tangenziali milanesi e sulla Milano-Serravalle, un omaggio a Milano e alle risorse del suo territorio. Cio' che caratterizza queste immagini e' la rivelazione della contemporaneita' di ogni epoca, dove niente e' passato ma tutto e' presente: i canali scavati nell'alto Medio Evo, come l'ultimo viadotto della tangenziale


comunicato stampa

Attraverso la pianura

La Provincia di Milano/Settore Beni Culturali, Arti Visive e Musei promuove la mostra fotografica “Attraverso la pianura”, una personale di Giovanni Chiaramonte, aperta al pubblico da giovedì 24 febbraio a sabato 19 marzo, presso la Sala del Collezionista del Palazzo delle Stelline di Milano.

Dopo la Biennale di Venezia 2004, Giovanni Chiaramonte ritorna a Milano con cinquanta opere fotografiche: un’originale sguardo sulle tangenziali milanesi e sulla Milano-Serravalle, un omaggio a Milano e alle risorse del suo territorio.

Il lavoro di Chiaramonte sulle autostrade nasce negli anni ’80, viene esposto per la prima volta alla Biennale di Torino nel 1987 e ripreso per la preparazione della mostra e del libro Cerchi della città di mezzo nel 2000, fino a quest’ultimo lavoro terminato nel 2004. La forza espressiva di Giovanni Chiaramonte sta proprio nel saper cogliere il lato più “umano” e “vivo” del paesaggio urbano che lo circonda. Le sue splendide immagini lo confermano un autore di chiara fama internazionale, autentico vanto della fotografia italiana degli ultimi trent’anni.

Ciò che caratterizza l’opera Attraverso la pianura, all’interno del percorso creativo di Chiaramonte, è la rivelazione della contemporaneità di ogni epoca dell’uomo, dove niente è passato, ma tutto è presente nell’oggi: l’antica Abbazia di Mirasole, i canali scavati nell’alto Medio Evo, come l’ultimo viadotto della tangenziale, tutto vive in questa dimensione, dove l’autostrada che attraversa la pianura è l’immagine della realtà trascendente dell’uomo. Per questo le immagini dell’autostrada di Chiaramonte aprono all’infinito e all’eterno, perché ogni atto dell’uomo che scaturisce dalla creazione dello sguardo vive per sempre, è contemporaneo. L’autostrada è il luogo dell’azione, dove tutto diventa visibile.

Questa mostra riscopre Chiaramonte «vivente creatore di immagini, nella consapevolezza che solo l’immagine rivela la verità del reale, perché soltanto essa indica che il mondo è fatto da una dimensione visibile e da una invisibile», da una trascendenza, come più volte lui stesso ha scritto; la sua opera, quindi, vive e si rivela nell‘apertura all’infinito e nella creazione di un mondo diverso e nuovo. Per questa ragione, l’uomo è immagine, perché l’immagine nasce in questa trascendenza, in questa apertura.

La mostra nasce da un volume, con testi di Giancarlo Elia Valori, Sebastiano Brandolini, Giovanni Chiaramonte, realizzato da Ultreya per la Società Milano Mare – Milano Tangenziali SpA, edito e distribuito da Edizioni Marietti 1820. Prezzo di vendita del libro: 45,00 €. In mostra a 35,00 €.

Nato nel 1948 a Varese da genitori di Gela, Giovanni Chiaramonte inizia a fotografare alla fine degli anni sessanta, operando per la ripresa della forma figurativa, seguita alla grande stagione astratta e informale di certe tendenze della Pop-Art e dell’Arte Concettuale. L’immagine di Chiaramonte si genera sin dall’inizio nella tradizione teologica ed estetica di H.U. von Balthasar e della Chiesa d’Oriente, incontrata in P. Evdokimov, O. Clément, A. Tarkovskij e ha come tema principale il rapporto tra luogo e destino nella civiltà occidentale. Dopo la mostra e il volume Fotografia europea contemporanea, in cui presenta nel 1983 i più importanti autori della sua generazione, si dedica dapprima alla relazione tra luogo e identità dell'uomo con i volumi Giardini e paesaggi, 1983, e Penisola delle figure, 1993. Affronta poi il dramma essenziale delle radici e del destino dell'Occidente in Terra del ritorno, 1989, e in Westwards, 1996. Un'elegia e un viaggio di ritorno nei luoghi del Mediterraneo è Ai confini del mare, 1999. Nel 2000 con i poeti e scrittori Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Luca Doninelli, Umberto Fiori, Giovanni Raboni, Davide Rondoni pubblica ed espone in Triennale l'opera Milano. Cerchi della città di mezzo. In occasione del restauro della facciata della Scala realizza il volume d'artista In corso d'opera. Nel 2002 esce Frammenti dalla Rocca. Cefalù e nel 2003 Dolce è la luce. Tra le sue opere edite nel 2004: Berlin, Figure e Abitare il mondo. Europe.Tra le sue mostre personali: Diaframma, Milano 1974; Galleria d¹Arte Moderna, Modena 1975; Studio Marconi, Milano 1983; Deutsches Architekturmuseum, Frankfurt/M. 1986; Biennale di Venezia, 1993 e 1997; Hunter College, New York 1997; Ikona-Magazzini del Sale, Venezia 1998; Triennale di Milano, 2000; Biennale di Venezia, 2004. Ha fondato e diretto quattro collane di fotografia per Jaca Book, Federico Motta Editore, Società Editrice Internazionale e Edizioni della Meridiana. Insegna Drammaturgia dell’immagine allo IULM di Milano.

Mostra promossa dalla Provincia di Milano.

Inaugurazione mercoledì 23 febbraio 2005, ore 18.30

Palazzo delle Stelline – Sala del Collezionista, Corso Magenta 61, Milano
Orari: lunedì 14-19; da martedì a sabato 10-19; chiuso domenica e festivi - ingresso libero

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