Palazzo Reale
Milano
piazza Duomo, 12
02 0202, 02 88451 FAX 02 88450104
WEB
Il Cerano
dal 23/2/2005 al 5/6/2005
02 88450292 FAX 02 88450104

Segnalato da

Maria Grazia Vernuccio




 
calendario eventi  :: 




23/2/2005

Il Cerano

Palazzo Reale, Milano

Protagonista del Seicento lombardo. Un'ampia antologica dedicata a Giovan Battista Crespi, detto il Cerano. Il ''maggiore e piu' emblematico maestro lombardo dell'eta' di Federico Borromeo'', indicato come tale dal Testori, nella schiera sontuosa e drammatica dei pittori dei tempi della peste. La mostra comprende 60 dipinti, di cui 15 grandi pale d'altare, e 34 disegni espressione del trapasso internazionale dal Manierismo al Barocco.


comunicato stampa

Protagonista del Seicento lombardo

Dopo il grande successo della mostra “Il Cinquecento lombardo”, che si concludeva con opere del Caravaggio e di Tanzio da Varallo, Milano presenta un’ampia antologica del “maggiore e più emblematico maestro lombardo dell’età di Federico Borromeo”, indicato come tale dal Testori, nella schiera sontuosa e drammatica dei pittori “pestanti”- dell’età della peste - e manzoniani, fra San Carlo e Federico. Prodotta da Federico Motta Editore con Palazzo Reale e il Comune di Milano-Assessorato Cultura e Musei e curata da Marco Rosci e Mina Gregori, la mostra comprende 60 dipinti, di cui 15 grandi pale d’altare, e 34 disegni espressione del trapasso internazionale dal Manierismo al Barocco.

Giovan Battista Crespi, detto il Cerano dal luogo della sua giovinezza e del suo presumibile esordio, nacque a Romagnano Sesia il 23 dicembre 1573. Luogo e data di nascita erano finora sconosciuti, ma grazie all’intenso lavoro collettivo di studio e di ricerca, e soprattutto al ritrovamento da parte di Marina dell’Omo nei registri parrocchiali della città Natale del Cerano, si è finalmente colmata questa lacuna.

Con un linguaggio inedito il Cerano tempra le estreme manifestazioni del manierismo internazionale con la ventata di realismo caravaggesco. Approda così a soluzioni formali di intensa ed esasperata carica espressiva che segnano l’avvio della felice stagione del Seicento Lombardo. “Il Cerano – come sottolinea Marco Rosci - emerge come uno dei protagonisti della rivoluzionaria trasformazione concettuale e formale della pala sacra del mondo cattolico a seguito del Concilio di Trento, coincidente con la nascita delle nuove forme seicentesche della generazione dei Carracci, di Caravaggio e di Rubens, assumendo dal 1600 e per trent’anni il ruolo di capofila nella Milano di Federico Borromeo”.

L’esposizione è suddivisa in sei sezioni: le Opere giovanili e la maniera internazionale, Pale d'altare giovanili, Carlo Santo, 1600-1610, Disegni e natura morta, 1610-1630. La successione delle pale documenta la carriera del Cerano, già riconosciuta dallo stesso Federico, che lo nominò maestro di pittura all’Accademia Ambrosiana e in seguito protomaestro del Duomo. Alle 5 grandi tempere modello per gli altorilievi sui portali della facciata del Duomo, che raffigurano la Creazione di Eva e le Eroine bibliche, seguono nelle sale successive quella dedicata a San Carlo, e quadri a mezze figure, soprattutto di San Francesco, tipici della maturità del pittore. Tra le opere anche una pala giovanile con Cristo risorto, recente dono alla chiesa parrocchiale di Borsano presso Busto Arsizio, ritrovato da Federico Cavalieri nel corso delle ricerche per la mostra. Uniche eccezioni di una rassegna rigorosamente monografica sono un Isidoro a mezza figura, richiesto alla collezione Koelliker come opera del Cerano, ma che un approfondito esame della firma ha attribuito alla sorella Giulia anch’essa pittrice - finora nota solo da alcuni documenti -, con perfetta imitazione dello stile del fratello e il Martirio delle Sante Rufina e Seconda, famoso “Quadro delle tre mani” di Brera. Il dipinto è opera di Cerano, Morazzone e Procaccino, ed è uno straordinario esempio del clima artistico milanese che non ha paragoni altrove. Le opere della mostra provengono da chiese e musei lombardi e piemontesi, dal Prado di Madrid, dall’Istituto Staedel di Francoforte, dal Museo d’Arte e Storia di Ginevra, dalla National Gallery of Scotland di Edimburgo, dal Blanton Museum di Austin (Texas) oltre che dalla collezione privata dei Borromeo all’Isola Bella.

Altro aspetto eccezionale, a ulteriore dimostrazione del riconoscimento internazionale dell’altissima qualità dell’opera del Cerano tra Manierismo e Barocco, è l’esposizione di più di trenta disegni, eseguiti con le tecniche più differenti e provenienti oltre che dal Museo del Castello e dall’Ambrosiana a Milano, dai fondi grafici dell’Accademia di Venezia, di Capodimonte a Napoli, del Museo Civico di Pesaro, del Duca di Devonshire a Chatsworth, di Edimburgo, di Oxford, del Louvre, di Varsavia, di Weimar, di Monaco di Baviera.

Comitato scientifico: Marco Rosci, Mina Gregori, Cristina Geddo, Nancy Ward Neilson, Simonetta Coppa, Mauro Natale, Giulio Bora, Francesco Frangi, Filippo Maria Ferro, Jonathan Bober, Roberto Contini; e Gian Alberto Dell’Acqua a cui la mostra è dedicata.

Palazzo Reale - Piazzetta Reale 10 - Milano
Orario: dal martedì alla domenica 9.30 –20.00. Lunedì chiuso. Giovedì 9.30 – 22.00
La biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti: € 9; ridotti: € 6.

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