Ospiti del convegno dedicato a Schulz, the Brothers Quay sono tra i più singolari e 'spiazzanti' autori di cinema di animazione: si muovono in un mondo sonnambulare, ferocemente ermetico, e ricco di oscure metafore sessuali, religiose e quant'altro. Si rimane sconcertati nel vedere come due americani che vivono in Inghilterra, si trovino così perfettamente a loro agio nella tradizione estetica/culturale della Mitteleuropa.
Piccola personale di Stephen e Timothy Quay.
In collaborazione con il British Film Club di Trieste.
Ospiti del convegno dedicato a Schulz, the Brothers Quay sono tra i più singolari e 'spiazzanti' autori di cinema di animazione: si muovono in un mondo sonnambulare, ferocemente ermetico, e ricco di oscure metafore sessuali, religiose e quant'altro. Si rimane sconcertati nel vedere come due americani che vivono in Inghilterra, si trovino così perfettamente a loro agio nella tradizione estetica/culturale della Mitteleuropa.
"I film di Stephen e Timothy ispirano una fedeltà fanatica e superlativi intensi, dovuti in non poca misura alle connessioni bizzarramente personali che sono in grado di stabilire con gli spettatori più ricettivi. Ogni tentativo di evocare e articolare l'esperienza della visione di un film dei Quay diventa un folle vagabondaggio attraverso una foresta densa di metafore, uno sforzo inevitabilmente votato al fallimento.
Riescono ad adattare le opere o a volte semplicemente le atmosfere di Kafka, Schulz, Walser, Arcimboldo, Fragonard, Carroll, Janacek e Stravinskij, ed evocano indirettamente gli spiriti di Bosch, Munch, Ernst, Bacon, Escher, Beckett, Borges e i Surrealisti delle origini. Chi riesce ad entrare in connessione li ama alla follia
Di loro verranno proiettati alcuni capolavori girati per conto della BBC, Channel Four e British Film Institute: "Street of Crocodiles" (da un racconto di B. Schulz), "The Comb" (From the Museums of Sleep/Fairytale Dramolet to Scenes and Texts by R. Walser), "Institute Benjamenta or This Dream People Call Human Life" (lungometraggio tratto da "Jakob von Gunten" e altri testi di R. Walser - prima per Trieste), "Stille Nacht I" e "Stille Nacht III", "This Unnameable Little Broom"; e in anteprima assoluta le loro ultime opere: "In Absentia" su musica di Stockhausen e il film che in questo momento è ancora work in progress.
I gemelli Quay, nati nel 1947 nei pressi di Philadelphia (USA) vivono e lavorano a Londra dove hanno fondato con Keith Griffiths l'Atelier Koninck. Qui costruiscono artigianalmente i loro sets. "... We grew up with Walt Disney, conoscevamo soltanto la sua animazione e non ci aveva mai realmente soddisfatto, it was not enough. Poi abbiamo visto alcune vecchie animazioni polacche e scoperto invece che esistono altre possibilità , another world and a more metaphoric and thicker language.
Anche per il fatto di essere americani, ci siamo sempre sentiti part of a world full of many literatures and different languages, e le abbiamo attraversate in ogni cosa che abbiamo girato perché riteniamo che sia uno stimolo for imagination both in music and dance or theatre. Gli americani credono di possedere e controllare the destiny of the whole world; la Galizia è una specie di ampia "postilla" per gli americani, a sort of wide marginal note, ma è anche un luogo di, deep atmosphere.
Bruno Schulz ha creato un universo straordinario. Dalla città descritta da Schulz (Drohobycz) siamo poi andati a scoprire le altre which made us still richer and sadder."
(Conversazione con i fratelli Quay, catalogo Bergamo Film Meeting 99).
Si ringrazia La Cappella Underground.
Teatro Miela - P.zza Duca degli Abruzzi 3 - Trieste - Tel: 040365119 - Fax: 040367817