Donne interfacce. Una visione 'glocale' dove la tecnopittura dell'artista diventa trasfigurazione narrativa attraverso 4 frame femminili: 4 donne interfacce che tracciano una specie di percorso-mappatura tra diversi volti, luoghi e culture (orientale, africana, europea).
Donne interfacce
In collaborazione con Palazzo Ducale e Comune di Genova, in occasione del Progetto Donna NOTTEROSA05, la Galleria Passo Blu presenta “donne interfacce†di Massimo Festi; una visione ''glocale'' (globale e locale) dove la tecnopittura mediale dell’artista diventa trasfigurazione narrativa attraverso 4 frame al femminile, 4 donne interfacce per tracciare una specie di percorso mappatura tra diversi volti luoghi e culture (orientale, africana, europea) e segnando semplici punti come il rossetto LIPSTICK, il trucco TOUCH, la pelle WATER, l'identità MY COUNTRY.
In un momento storico in cui si ritorna al realismo ed alla figura, il segno tecnopittorico rappresenta una apertura per entrare dentro e far scattare così la riflessione raccolta e intimista, analisi psicologica, sentita e vibrante di donne tra stereotipi e modelli imposti da icone femminili e desideri maschili, in cerca di inconscia accettazione. Volti di donne come nodo della comunicazione in quanto luogo dell'interazione tra persone, culture, mondi.
Passo Blu
Vico Stella 24 rosso
Genova