L'Idioma
Ascoli Piceno
via delle Torri, 23
0736 254740 FAX

Bruno Ceccobelli
dal 4/3/2005 al 31/3/2005
0736 254740

Segnalato da

Augusto Piccioni




 
calendario eventi  :: 




4/3/2005

Bruno Ceccobelli

L'Idioma, Ascoli Piceno

E mi dio. Personale che nel titolo vede un omaggio al santo patrono di Ascoli Piceno, Sant'Emidio. In mostra una quindicina di opere recenti, alcune di grandi dimensioni, realizzate in tecnica mista.


comunicato stampa

E mi dio

Sabato 5 marzo 2005 alle ore 18.00 si inaugura, nella doppia sede della Chiesa dei Ss. Vincenzo e Anastasio e della Galleria «L’idioma», ad Ascoli Piceno, la mostra «E MI DIO», personale di Bruno Ceccobelli che sarà aperta fino al 31 marzo. La mostra, che nel titolo vede una sorta di omaggio al santo patrono di Ascoli Piceno, Sant’Emidio, presenta una quindicina opere recenti, alcune di grandi dimensioni, realizzate in tecnica mista. L’opera dell’artista umbro, da sempre incentrata su una grande spiritualità ed una ricca simbologia, anche religiosa, trova nel fatto di essere esposta, oltre che nella galleria L’Idioma, nella stupenda Chiesa dei Ss. Vincenzo e Anastasio, del 1200, un motivo di ulteriore arricchimento e di grande suggestione.

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Delle due l’uno
Massimo Mattioli

l’elemento scuro, terreno, notturno, torbido, posto in posizione inferiore, contrapposto al suo omologo radioso, luminoso, mistico, in posizione elevata; «la simmetria», ha scritto Ceccobelli, «è rispecchiamento, la simmetria è uno specchio e lo specchio porta alla coscienza, così come la coscienza porta all’unione».

Unione mistica, come in «Dal loro nido eterno», dove la giustapposizione (ancora un elemento di binarietà) maschile/femminile introduce il tema dell’androginia, intesa come sintesi di sensibilità maschili e femminili, in cui il magistero alchemico, sempre in un’accezione metaforica, di androginia psichica, vede la perfezione del percorso conoscitivo, la coscienza della natura intima.

Ma è forse negli aspetti formali dell’opera di Bruno Ceccobelli che troviamo la sua più evidente adesione a queste sollecitazioni esoteriche. Fin dai suoi esordi l’artista utilizza per i suoi lavori materiali di recupero, di scarto, comunque materiali poveri: il piombo stesso, e poi pezzi di legno, ritagli di tessuto, cartoni industriali, imballaggi. Materiali vili, che il Demiurgo sublima in poesia, in emozione, in turbamento, in suggestione, in bellezza. In oro celeste.

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Bruno Ceccobelli (Montecastello Vibio, Perugia, 1952) frequenta a Roma l’Accademia di Belle Arti; nel 1980 partecipa alla Biennale des Jeunes di Parigi. Nel 1984 e nel 1986 partecipa alla Biennale di Venezia, nell’88 espone a New York, presso la Jack Shainman Gallery, e a Madrid, presso la galleria Mar Estrada. Nel ‘93 Vengono allestite ampie personali al Museum Centre Saydie Bronfman di Montreal e alla Galleria d’arte Moderna di Rimini; nel 1996 è alla Quadriennale di Roma, e nel Marzo 2000 ha una grande personale al Museo d’Arte Contemporanea di Riccione. Nel 2001 espone in Austria presso la Contemporary Art Gallery a Villach; nel 2003 esce il volume ''Color Bellezza'', selezione dei suoi scritti, e presenta la personale ''Classico Eclettico'', presso il Museo Archeologico di Villa Adriana a Tivoli.

Catalogo: D’Auria Industrie Grafiche, con presentazione di Massimo Mattioli

Inaugurazione: Sabato 5 marzo, ore 18

Ascoli Piceno, Chiesa dei Ss. Vincenzo e Anastasio e Galleria «L’idioma»
Via delle Torri, 23
Ascoli Piceno
Orario: Feriali 18.00 – 20.00 / Festivi 10,30 – 12.00

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