Il Quadrato
Chieri (TO)
via della Pace 8
011 9408672
WEB
Controvento
dal 4/3/2005 al 2/4/2005
360 444264, 011 9408672
WEB
Segnalato da

Fulvio Tomasi




 
calendario eventi  :: 




4/3/2005

Controvento

Il Quadrato, Chieri (TO)

Una mostra di incisioni di Fulvio Tomasi. ''Personaggi fantastici, animali umanizzati, astri che irrompono su citta' irreali sono le immagini di una ricerca umana ed artistica che e' conquista di uno stile assolutamente personale'' Patrizia Foglia


comunicato stampa

Dal 5 marzo al 2 aprile 2005 a Chieri (TO) presso la Galleria ''Il Quadrato'' in Via Palazzo di Città 1 verrà proposta una mostra di incisioni di Fulvio Tomasi dal titolo: ''Controvento''.
L'inaugurazione avrà luogo sabato 5 marzo alle ore 18 con presentazione di Patrizia Foglia.
La Galleria rimane aperta dal martedì al sabato dalle 17 alle 19.30.

Fulvio Tomasi è nato a Trieste, dove vive e lavora, il 16 aprile 1963. Attualmente predilige le tecniche grafiche ed in particolare l’incisione, tecnica questa che forse meglio di altre si presta ad esprimere materialmente la sua immaginazione visionaria.

Controvento
Non sempre collocarsi a procedere controvento corrisponde ad un vezzo o ad un atto di ribellione. Guardando la cosa da un’altra visuale può essere che, semplicemente, il percorso da noi intrapreso e nei confronti del quale nutriamo una familiare consapevolezza sia appunto controvento; quindi è il vento a contrastare e a rendere difficile il nostro cammino e non quest’ultimo per forza di cose a collocarsi in senso contrario ad un ''testato'' procedere.

Nelle terre dove sono nato e vivo, spesso soffia un forte vento chiamato Bora. Talvolta si presenta leggero d’estate sotto forma benevola che alleggerisce l’afa e rigenera l’aria ma d’inverno, quando è più attivo e cattivo, arriva prepotente con raffiche penetranti e gelide che ti tagliano il corpo e, quand’è insistente per diversi giorni, anche la mente e lo spirito. Altre volte si accompagna all’acqua nelle sue svariate forme sino a modellare il ghiaccio su ciò che incontra. E così se vuoi uscire e occuparti delle faccende della tua vita diventa per forza di cose necassario imparare, facendone mestiere, a procedere anche lungo percorsi che non hanno propriamente il vento in poppa.
Intuire e sentire il refolo adattandone la postura del corpo a seconda della direzione e dell’intensità diviene quasi un’inconsapevole disciplina e quando il colpo dell’aria si presenta in forma particolarmente violenta le due forze quasi si annullano e per un breve istante sembra di restare come sospesi nel proprio camminare; poi di nuovo avanti, con fatica, bavero alzato, curvi ora di quà ora di là.

E poi alla fine diviene un fatto di riconoscere la figura che si vede quando si è davanti allo specchio; sempre che nello specchio ci sia una qualche figura…

Controvento: la realtà di Fulvio Tomasi

Esistono davvero diversi modi di vedere la realtà: quello oggettivo, legato alla ragione e solo talvolta sensibile agli aspetti più spirituali dell’esistenza; un altro idealista, che attribuisce ad ogni evento, ad ogni esperienza un valore quasi esclusivamente emozionale. C’è poi un modo che di ogni lato della vita, di ogni sentimento provato, sa cogliere il senso profondo in chiave ironica, a tratti fantasiosa, mai disperante, sempre alla ricerca del significato più vero. E’ il modo di chi della vita indaga le profondità, tralasciando la superficie frivola e spesso menzoniera, l’aspetto esteriore e a volte scontato. E’ il modo di vedere di Fulvio Tomasi. Se nei mulini a vento don Chisciotte vedeva dei giganti, Tomasi vede al di là delle cose, restituendone una visione magica, fantastica che, per dirla con Calvino, ''non finisce mai di dire ciò che ha da dire''.
Le sue opere sono occhiate sagaci dietro le quinte di una realtà che sa essere falsa al punto da diventare insopportabile, al punto di tradire se stessa in miriadi di illusioni. Provocatorio e moralista? Sicuramente no, perché Tomasi propone soltanto una riflessione su se stesso e sugli altri, su ciò che lo circonda, senza assurgere a fustigatore dei costumi ma richiamando ognuno davanti a quello specchio – di cui egli stesso parla- che è il nostro alter ego, la nostra vera identità e con essa la realtà tutta.
Ad interessare sono allora i rapporti tra l’io più profondo e la società, tra l’Essere sincero e il mondo in cui vive, i continui, mirabolanti e inquietanti labirinti in cui una mente attenta indaga senza lasciarsi travolgere e condizionare. Ci guarda con occhio vispo e provocatorio il Macchinista, mentre ci si meraviglia – Wow: Guruz- o ci si lascia attrarre – Mi si surriscalda. Nel Giro d’aria ci si può invece perdere dietro a pensieri inutili – Dov’è l’uscita?- e trovare una risposta solo alla fine – L’Uscita- seguendo un accattivante segnale. A volte è possibile provare anche rabbia, in un Vortice in cui è meglio non entrare, ma a tratti c’è anche incantevole poesia – El Neverin.
Tomasi ha un innato senso del meraviglioso, una spiccata fantasia, una sapiente maestria: parla dell’incisione come del mezzo a lui più congeniale, e sembra di rileggere Baudelaire quando scrive che questa forma d’arte è quella che meglio di ogni altra sa tradurre il carattere più vero di un artista. Carattere che lascia tuttavia spazio a chi si accosta alle sue opere di interpretarle, di leggere i mille simbolismi sottesi, i mille messaggi, quel lato nascosto delle cose che difficilmente siamo in grado di cogliere. Nelle sue opere si possono leggere i legami sottili che esistono tra cose, animali, esseri umani, parti di un tutto in continua involuzione: chiamati ad elevarci rispetto alla mediocre visione del mondo, ci ritroviamo invece a prendere per vera quella realtà costruita solo su apparenza, qualunquismo ed ingiustizia. Nel teatro del mondo siamo tutti immancabili protagonisti o comparse, con un copione già scritto. Tomasi non è pessimista: in lui non troveremo mai rassegnazione e i suoi personaggi, nella follia della vita, ci guardano di soppiatto, scrutando nel profondo, con piglio beffardo carico di forza espressiva.
Ribelle, saggio, ironico, scanzonato e nel medesimo tempo emozionante e raffinato, Tomasi sa che delle cose ciò che conta non è l’apparenza ma ciò che si nasconde dietro di esse. Personaggi fantastici, animali umanizzati, astri che irrompono su città irreali sono le immagini di una ricerca che è umana ed artistica, che è conquista di uno stile assolutamente personale, che non ha maestri se non la curiosità, la ricchezza interiore, la voglia di mettersi continuamente in gioco.
Patrizia Foglia

Galleria ''Il Quadrato''
Via Palazzo di Città 1 - Chieri (TO)
Orari: dal martedì al sabato dalle 17 alle 19.30

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