Un cantastorie del nostro tempo. Nei suoi lavori si sente la nostalgia degli antichi cantori, dei novellatori nelle notti d'inverno quando la vita e la favola si confondevano come le fiamme del fuoco.
Un cantastorie del nostro tempo
''La vitalità del colore e la forte luminosità appaiono come una prepotente volontà di reagire al destino di anonimato cui le necessità della vita condannano i dolori e le storie''
Chi volesse riassumere in una parola la principale caratteristica della produzione pittorica del pittore italo/ungherese Giorgio Bernardinelli, la troverebbe perfettamente nella parola ''visione''.
Sono spazi dell'anima e accadimenti del nostro tempo, universi di uomini, di cose, di animali, espressi in un simbolismo personalissimo, dove l'acceso cromatismo diventa un ponte di luce tra la realtà e il sogno, in un intreccio di gialli, di verdi, di azzurri, di rossi, come lampade accese ad esorcizzare la morte.
Se questo atteggiamento nasce dalla personalissima linfa dell'artista, non sono da trascurare i suoi ascendenti ungheresi, quel bisogno di stordire la malinconia nella forza accesa del folklore, quella tensione verso l'assoluto che fa dire al poeta magiaro Ady Endre ''il modo migliore di contentare noi ungheresi è di non contentarci affatto''.
Nei lavori di Giorgio Bernardinelli si sente la nostalgia degli antichi cantori, dei novellatori nelle notti d'inverno quando la vita e la favola si confondevano come le fiamme del fuoco e ogni racconto portava le tracce del sorriso di Dio.
Direzione Artistica: prof. Luciana Olivieri
Inaugurazione: Martedì 8 Marzo ore 19,00
Ore 19,00 Apertura e presentazione
Ore 19,30 Presentazione Artista e intervento critico prof. Luciana Olivieri
Ore 20,00 Interventi relatori “Un cantastorie del nostro tempoâ€
Ore 20,30 Incontro con l’Artista
Noy Center, via Soresina 4. Milano
Dal martedì al venerdì 8.00/2.00 - sabato 10,00/2,00 - domenica 10,00/24,00 - Chiuso lunedì