Boxes. Prodotto di una elaborazione interiore, le opere intendono esprimere momenti di gioia, di malessere personale e sociale, che accompagnano e minano il nostro tempo.
Scrive di lei Maria Casu Le opere di ''Tinamaria Marongiu'': Suggellate all’interno di teche di materiali in plexiglass e forex (installazioni - opere oggetto di poesia visiva) prodotto di una elaborazione interiore, intendono esprimere momenti di gioia, di malessere personale e sociale, che accompagnano e minano il nostro tempo. Frammenti di vita e di pensieri percepiti come in uno scatto fotografico, rappresentante la quotidianità spesso osservata dal lato più crudo, toccante e rappresentativo di un universo in fase di continuo mutamento e in disfacimento. La snervante richiesta del collettivo, sempre più incalzante, di una omologazione e standardizzazione, che tende a soffocare la personalità dell'individuo, e che genera grande insoddisfazione, confusione e malattia nel proprio 'essere al mondo'.
Questo nostro mondo, così fragile e in continuo sconvolgimento, sconquassato costantemente da catastrofi naturali, grazie anche alla sapiente mano dell'uomo, che con il progresso accompagna al patibolo la terra e se stesso, nella sua distruzione. I materiali utilizzati sono fra i più svariati: le 'pillole' e tutto quello che 'cura', simbolo principe di un malessere fisico-esistenziale. Cera, carta, legno, raffia, fiori, catrame, materiali ed oggetti di uso comune, atti a rappresentare pensieri, accadimenti e vissuti estemporanei. Intercettazioni di un 'IO' sensibile, di momenti di vita, che lasciano un segno e che si traducono in 'Opere Oggetto'.
Inaugurazione 6 novembre ore 19
Noy Center
via Soresina, 4 - Milano