Galleria Zaion
Biella
Salita di Riva 3 (Lanificio Pria)
015 27776
WEB
Alessandro Pianca
dal 8/4/2005 al 28/5/2005
015 27776

Segnalato da

Zaira Beretta



approfondimenti

Alessandro Pianca



 
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8/4/2005

Alessandro Pianca

Galleria Zaion, Biella

Le opere sono fotografie a colori stampate su fogli totalmente trasparenti. Le sue immagini sono la trasposizione visiva di viaggi ipotetici e immaginari, che avvengono in contesti ambientali domestici e sono frutto della relazione/scambio/dialogo tra artista e modella, i suoi scatti sembrano eseguiti su set cinematografici.


comunicato stampa

La galleria Zaion ospita una personale dell’artista Alessandro Pianca (Torino, 1974) dal titolo Viaggi immaginari, altro e appunti. Le opere sono frutto di una evoluzione visiva della tecnica fotografica a colori grazie alla stampa eseguita su fogli invisibili, totalmente trasparenti. Tale emancipazione formale da un lato esalta i colori e le forme delle figure, dall’altro esprime una sensazione di evanescenza e di sospensione dell’immagine, in una dimensione di leggerezza e mistero che alimenta percezioni mnemoniche, come sbiaditi ricordi e giocose fantasticherie, il tutto elaborato secondo un rigoroso formalismo strutturale e compositivo.

Come ben descrive il titolo della mostra, le immagini elaborate da Pianca sono la trasposizione visiva di viaggi ipotetici e immaginari, che avvengono in contesti ambientali domestici, in interni privati, frutti di una relazione/scambio/dialogo tra artista e modella, infatti i suoi scatti sembrano eseguiti su set cinematografici. Non a caso i riferimenti iconologici nelle opere in mostra sono proprio da ricercarsi non tanto nella storia dell’arte, quanto nell’immaginario filmografico dell’artista: fondamentale il riferimento a Stanley Kubrick, nelle sue foto appare evidente una sorta di ammiccamento cerebrale – e solo immaginifico – di “Eyes Wide Shut”, o la maniacale perfezione formale degli interni nelle scenografie di “Orange Clockwork”; altro esempio è il processo di seduzione mentale che avviene esclusivamente tramite la fotocamera nel celeberrimo “Blow Up” di Michelangelo Antonioni.

Alessandro Pianca utilizza un codice espressivo sintetico, quasi minimale e fortemente raffinato, un linguaggio iconografico che estende su vari piani la sua immaginazione. Le sue emozioni, l’intimismo e i moti interiori diventano appigli per sentimenti collettivi quali la bellezza, l’armonia, il mistero, sempre in rapporto diretto con la seduzione e un pizzico di giocosa perversione. Le immagini che Pianca sceglie per i suoi lavori sono anche la testimonianza di un incontro, di uno scambio avvenuto in un momento di “performance” tra due persone: l’artista e la sua modella, un “qui ed ora” unico, un momento irripetibile che ha avuto luogo sul set fotografico e viene documentato nella sua leggera evanescenza dalle eleganti opere prodotte per la mostra.

“Viaggi immaginari, altro e appunti” è il titolo voluto dall’autore proprio per esprimere le fasi costitutive dell’esposizione: esattamente i punti di congiunzione tra l’innocenza, talvolta giocosa e fanciullesca, il rapimento e il trasporto, sensuale e provocatorio, infine la dimensione del reale, del quotidiano dell’artista, rappresentato da vere e proprie istantanee della nostra contemporaneità.
Dario Salani

Catalogo con testi a cura di Dario Salani

Art director: Zaira Beretta

Galleria Zaion
Salita di Riva 3 (Lanificio Pria) 13900 Biella
Orari:
da giovedì a sabato dalle 16.30 alle 19.30
Tutti i pomeriggi su appuntamento.

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