Human>Nature - Roadside works (2002-2005). Venticinque fotografie in bianco e nero: sono il racconto di uno sguardo itinerante nel paesaggio italiano, inteso come territorio di confine tra civilta' e natura. In questa frontiera (fisica e concettuale) l'artista conduce la sua ricerca del rapporto dialettico tra le due forze.
HUMAN>NATURE - Roadside Works (2002-2005)
La Fondazione Studio Marangoni inaugura la personale di George Tatge il 19 marzo 2005 alle ore 19. La mostra è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì con orario 10 -13 e 15:30 –18, il sabato dalle 10 alle 13, oppure su appuntamento presso la Fondazione Studio Marangoni di Firenze in via San Zanobi 32r.
Le venticinque fotografie in bianco e nero realizzate da George Tatge tra il 2002 e il 2005 – e da lui stesso sapientemente stampate – sono il racconto di uno sguardo itinerante nel paesaggio italiano, inteso come territorio di confine tra civiltà e natura. In questo luogo di confine (fisico e concettuale) Tatge conduce la sua ricerca, muovendosi per rintracciare le possibili testimonianze del rapporto dialettico tra le due forze.
L’albero che sbuca prepotentemente dal cemento, davanti a un muro dipinto con immagini di piante e l’area pic-nic, in cui le erbacce hanno finito col sovrastare tavoli e panche, sono la rappresentazione forse più esemplificativa di quel rapporto dialettico. Ma numerosi e vari sono gli oggetti e le strutture che – vero e proprio museo aperto di segni e simboli dell’uomo – cadono nell’inquadratura ampia e narrativa di Tatge: le recinzioni degli orti di periferia, fantasiose e provvisorie; i silos vuoti, sinistre presenze su campi incolti; la scala di cemento addossata a un muro di contenimento, che pare condurre verso il nulla. Questo fitto repertorio di segni e presenze delinea una topografia del surreale che richiama la città immaginaria descritta da Guido Morselli in Dissipatio H.G.: dopo l’improvvisa e misteriosa sparizione del genere umano, “il mondo è ora popolato da oggetti vicini e irraggiungibili, noti e irriconoscibili, sfiguratiâ€.
George Tatge è nato a Istanbul nel 1951 da madre italiana e padre americano. Ha trascorso l’adolescenza tra l’Europa ed il Medio Oriente prima di trasferirsi negli Stati Uniti. Laureato in letteratura inglese, comincia a studiare la fotografia con l’ungherese Michael Simon. Si trasferisce in Italia nel 1973. Ha presentato mostre in America e in Europa, e le sue opere fanno parte di diverse collezioni tra cui quella del Metropolitan Museum di New York, della George Eastman House di Rochester, dell’Houston Museum of Fine Arts, della Bibliothèque Nazionale e della Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Dal 1986 a 2003 è stato dirigente tecnico-fotografico della Fratelli Alinari di Firenze, per cui ha condotto campagne fotografiche su tutto il territorio italiano pubblicate in numerosi volumi. Vive e lavora a Firenze.
Tra le numerose mostre personali e collettive dell’artista: The American Academy of Rome, 1981; Archivio dello spazio, Palazzo Isimbardi, Milano, nelle sei edizioni dal 1988 al 1997; Centre Canadien d’Architecture, Montreal,1999; Site seeing:photographic excursion, George Eastman House, Rochester, N.Y., 2004.
Fondazione Studio Marangoni - Centro di fotografia contemporanea
Via San Zanobi 32r – Firenze