Per la prima volta in Italia, un vero e proprio gruppo "cult", i London Saxophonic. Una vera e propria orchestra di sassofoni, i cui strumentisti provengono dalle più celebrate orchestre sinfoniche inglesi. Domenica 19 novembre "Aperitivo in Concerto" presenta, dopo una lunga assenza dalle scene italiane, uno fra i più grandi protagonisti della Storia del jazz, il pianista Tommy Flanagan.
Sax "Dream Team"
Alle ore 11.00, al Teatro Manzoni (via Manzoni 42), "Aperitivo in Concerto" presenta, per la prima volta in Italia, un vero e proprio gruppo "cult", i London Saxophonic. Questa formazione britannica, co-fondata, assieme al popolarissimo sassofonista John Harle, da un noto personaggio storico del pop inglese come Peter Hammill (membro fondatore del celebre gruppo Van der Graaf Generator) e dal contrabbassista Danny Thompson, del non meno acclamato gruppo Pentangle, è assolutamente unica e originale: una vera e propria orchestra di sassofoni, i cui strumentisti (come si sa, inglesi e americani vantano in materia un'altissima tradizione di virtuosismo ed eccellenza interpretativa) provengono dalle più celebrate orchestre sinfoniche inglesi. Il complesso, ben conosciuto per il suo originalissimo repertorio, si è affermato sulla scena britannica presso un pubblico estremamente ampio quanto vario, grazie anche alle sue molteplici collaborazioni con uno spettro amplissimo di artisti, da figure delle avanguardie storiche sino a protagonisti della scena rock e jazz, fra i quali il ben noto sassofonista Evan Parker. Quello presentato da London Saxophonic è uno spettacolo trascinante, che riflette, grazie a un approccio sempre sorprendente, un volto nuovo e fresco, particolarmente attraente, della musica cosiddetta "contemporanea", presentata con un'eccezionale verve e con un piglio tecnico di impatto semplicemente stupefacente (come prova la presenza, nelle file del gruppo, di virtuosi di eccezionale levatura quale Simon Haram, un vero prodigio, e Dave Roach, strumentista prediletto da compositori di fama come Elmer Bernstein e John Adams). Di particolare rilievo appare inoltre la presentazione di splendide composizioni di un altro autore "cult", oggi letteralmente mitizzato, come l'americano Moondog, peculiare figura di "guru" che ha influenzato in egual misura le avanguardie della musica accademica così come del rock e del jazz. Altrettanto notevole, per l'originalità degli arrangiamenti (realizzati dallo stesso autore), è la selezione di pagine tratte dalle più note colonne sonore create da un celeberrimo compositore quale Michael Nyman.
Paul Stevens, sassofoni sopranino & soprano - Simon Haram, sintetizzatore di fiati, sassofoni sopranino, soprano e contralto - Christian Forshaw, sassofoni sopranino, soprano & contralto Will Gregory, sassofoni contralto & baritono - Dave Roach, sassofoni soprano, contralto & tenore - Gareth Brady, sassofoni contralto, tenore & baritono Bradley Grant, sassofoni soprano, contralto & tenore - Chris Caldwell, sassofono baritono - Andy Findon, sassofono basso e ottavino - Liz Burley, pianoforte Martin Elliott, basso elettrico - Chris Wells, percussioni
LONDON SAXOPHONIC
La crescente popolarità di uno strumento come il sassofono presso il pubblico inglese ha dato vita, nel corso degli anni Novanta, a uno sviluppo senza precedenti di strumentisti di eccezionale valore. Nato nel 1992 da un'idea di Gareth Brady e Will Gregory (altro eccellente sassofonista, già membro del celebre Apollo Saxophone Quartet, che due stagioni fa ha riscosso un vero e proprio trionfo presso il pubblico di "Aperitivo in Concerto"), London Saxophonic è formato da dodici strumentisti (9 sassofoni, pianoforte, basso e percussione) che rappresentano, in assoluto, il meglio della ricchissima scena strumentale britannica.
Il complesso ospita l'intera famiglia dei sassofoni, dal sopranino al basso, dispiegando un'eccezionale varietà di accenti e di colori; il repertorio -il più delle volte creato appositamente per il gruppo- trae ispirazione da una molteplicità di fonti e influenze, dalla rielaborazione di melodie appartenenti al folklore asiatico e a quello balcanico e mitteleuropeo al minimalismo americano. Oltre a presentare composizioni scritte dai propri componenti, London Saxophonic ha collaborato lungamente con compositori di grandissima fama come Louis Hardin (Moondog, con cui la compagine britannica ha ralizzato per l'Atlantic un'incisione ormai storica come Sax Pax for a Sax), John Adams e Michael Nyman, che dei sassofoni hanno una perfetta conoscenza. Nyman, che peraltro fa uso di tre sassofonisti nel suo gruppo, ha concesso a London Saxophonic l'accesso al proprio intero repertorio: il risultato è An Eye for a Difference, un'incisione che ha riscosso l'unanime plauso della critica specializzata inglese, nonché l'incondizionata approvazione dello stesso autore.
Conclusa una tournée europea che avrà luogo nei prossimi mesi, e subito dopo la partecipazione al Kent International Film Festival, il complesso inciderà ancora, sotto la direzione del noto compositore americano John Adams.
http://www.chriscaldwell.co.uk/saxophonic.html
http://www.leisuresuit.net/Webzine/articles/moondog_obit.shtml
http://www.jazzbox.de/LondonSaxophonic.htm
http://oldies.about.com/musicperform/oldies/library/blmoondog.htm
http://www.lesk.demon.co.uk/pages/moondog0.htm
http://members.aol.com/Moondog1st/
http://www.therefrigerator.net/music/music5.html
http://www.wetheliving.com/reviews/msg00082.html
Domenica 19 novembre 2000 - ore 11
Ritorna finalmente una leggenda del jazz
TOMMY FLANAGAN TRIO: Tommy Flanagan, pianoforte; Rufus Reid, contrabbasso; Albert "Tootie" Heath, batteria
TO BE OR NOT TO BOP
Il 19 novembre 2000, alle ore 11.00, al Teatro Manzoni (via Manzoni 42), "Aperitivo in Concerto" presenta, dopo una lunga assenza dalle scene italiane, uno fra i più grandi protagonisti della Storia del jazz, il pianista Tommy Flanagan (acclamato dalla critica come il più grande pianista bop vivente), che sarà accompagnato da altre due artisti di vastissima risonanza, l'eccezionale contrabbassista Rufus Reid e il batterista Albert "Tootie" Heath, membro di quella famiglia Heath che, con lo stesso Albert, con il contrabbassista Percy e il sassofonista Jimmy, tanto ha donato alla tradizione musicale africana-americana.
Musicista geniale ed elegantissimo, di straordinaria fantasia e dotato di un supremo senso dello swing, Flanagan (che molti ricorderanno come accompagnatore impeccabile e affascinante di un'artista leggendaria come Ella Fitzgerald) dedicherà la sua unica esibizione italiana alla storia e agli sviluppi del be bop, uno fra i linguaggi musicali più innovativi della cultura musicale del XX secolo, e di cui il pianista è stato ed è tuttora fra gli indiscussi protagonisti. Il programma ospiterà così una lunga serie di "classici" boppistici, nonché un nutrito numero di standard (quelle celebri pagine della storia della canzone americana da cui ogni jazzista attinge per mettere alla prova il proprio talento improvvisativo), per dare vita così a un vero e proprio spaccato di emozionanti ricordi e memorie che permangono infallibilmente attuali, degna testimonianza, da parte di un artista leggendario, della perenne vitalità e inestinguibile modernità del jazz.
TEATRO MANZONI
via Manzoni, 42 - Milano
tel.: 0276000231/0276020543
DOMENICA MATTINA, ORE 11.00
Biglietto ingresso: Lit. 15.000
Ridotto giovani: Lit. 10.000
per ulteriori informazioni:
Viviana Allocchio
Iniziative Speciali
Teatro Manzoni
Palazzo Canova, VII° piano
Centro Direzionale
20090 MILANO 2 (Segrate)
tel.: 0221025118 - fax: 0221025110