Centro Culturale Trevi
Bolzano
via Cappuccini, 28
0471 300980
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Ciboxmenti
dal 21/4/2005 al 15/5/2005
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Segnalato da

Rosi Fontana




 
calendario eventi  :: 




21/4/2005

Ciboxmenti

Centro Culturale Trevi, Bolzano

geistesnahrung /foodforthought: arte e terra, arte, discipline e comportamenti umani. Un'iniziativa che coniuga l'arte contemporanea alla cucina dei grandi chef. Tema e' il rapporto fra arte e cibo, arte e gusto, arte e nutrimento, desiderio e immagine e l'indagine dell'origine creativa, oltre che sociale e politica, dei processi di produzione e trasformazione degli alimenti. Partecipano cinque artisti: Raul Cardenas Osuna, Francesco Jodice, Dunja Scannavini, Sissel Tolaas, Ben Vautier e altrettanti cuochi.


comunicato stampa

geistesnahrung /foodforthought: arte e terra, arte, discipline e comportamenti umani

a cura di Paola Tognon e Gigi Brozzoni

Artisti: Rául Cárdenas Osuna, Francesco Jodice, Dunja Scannavini, Sissel Tolaas, Ben Vautier

Cuochi:Miguel Sanchez Romera, Davide Scabin, Burkhard Bacher, Herbert Hintner, Thomas Mayr

Si inaugurerà venerdì 22 aprile 2005 il progetto ciboxmenti /geistesnahrung /foodforthought, iniziativa promossa e realizzata dalla Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige, Ripartizione Cultura italiana, Ufficio cultura, volta a soddisfare le passioni del vasto pubblico, in continuità con la ricerca avviata dalla Provincia Autonoma di Bolzano circa il rapporto fra arte, discipline e comportamenti umani. Il progetto, a cura di Paola Tognon e con Gigi Brozzoni, per il Seminario Permanente Luigi Veronelli, vuole approfondire le relazioni tra arte e terra.

Tema di ciboxmenti /geistesnahrung /foodforthought è, appunto, il rapporto fra arte e cibo, arte e gusto, arte e nutrimento, desiderio ed immagine e, più in generale l'indagine dell'origine necessitaria e creativa, oltre che sociale e politica, dei processi di produzione e trasformazione degli alimenti.

Il progetto si collega ad uno scenario di contemporaneità dove allo sviluppo della cultura visuale confrontata a quella gastronomica - tradizionale o innovativa/creativa che sia - si sommano, su più livelli, ricerche geopolitiche che trovano nell'arte contemporanea la forza della denuncia e la leggerezza dell'invenzione. In tal modo sono affrontati criticamente alcuni tra gli argomenti di maggior attualità, a cui si dedicano forti investimenti e ampi spazi di immagine.

In questa nostra epoca il cibo può essere infatti considerato uno status symbol, entrare nel bagaglio di una cultura di élite, essere un bene di consumo con plusvalore, una "ricetta" del saper vivere. Cucinare e disquisire di cibo, conservare e distribuire, editare e trasformare, imbandire e disegnare, così come, disquisire di fusion dish e melting food sono infatti azioni e pensieri che appartengono ai più attuali riti collettivi occidentali ed orientali.

Attraverso ciboxmenti/geistesnahrung /food for thought si vuole inoltre osservare, all'interno del rapporto uomo-cibo, la relazione con il territorio e la sua influenza sulle forme convenzionali o innovative della vita quotidiana. Progetti, oggetti e prodotti sono offerti alla libera interpretazione per una chiave di lettura e di manipolazione personalizzata dai soggetti stessi del progetto.

In particolare il territorio stesso di Bolzano, quale terra di confine, offre in simultanea una visione aperta allo scambio fra culture diverse. Perciò alle due figure, l'artista e il cuoco, se ne affiancherà una terza, più discreta, ma certamente più problematica: il territorio, inteso come sintesi tra natura e cultura.

Il progetto - proseguo di musicaxocchi/augenmusick/eyemusic che trattava il rapporto tra arte e musica - prevede eventi creativi, installazioni, performance, azioni visuali e alimentari liberamente sviluppati sulla relazione arte/cibo e arte/terra.

Artisti e cuochi saranno insieme a Bolzano dal 28 febbraio al 3 marzo: un momento comune per esplorare territorio, cultura, prodotti, socialità, politica e, al contempo, per discutere e progettare gli eventi che saranno proposti al pubblico.

Nella riflessione comune ma anche in totale autonomia, gli artisti e i cuochi invitati potranno realizzare appositi progetti in coppia, singolarmente o in comune che visualizzeranno al pubblico di Bolzano dal 22 aprile al 15 maggio prossimi.

Gli artisti

Sono cinque gli artisti chiamati a partecipare di cui saranno esposte al Centro Trevi le opere. In particolare, per l'evento ciboxmenti /geistesnahrung /food for thought, gli artisti agiranno liberamente con nuove proposte appositamente realizzate.

Dunque: il messicano Rául Cárdenas Osuna che nel 1995 fonda e dirige il gruppo/laboratorio Torolab (cooperativa di artisti, designer e musicisti) impegnato socialmente e attivo sulle problematiche di Tijuana e dell'intera regione di frontiera, esempio contemporaneo della nuova urbanizzazione di confine. Fra i suoi progetti, ToroVestimenta, una linea di abbigliamento adatta all'ambiente ostile dell'area frontaliera con i pantaloni multitasche Transborder, confezionati appositamente per attraversare il confine e ospitare un passaporto messicano. Il tema "emergenze" e confini territoriali è riproposto anche nell'ultima mostra "9 Families, Emergency Architecture" attualmente allestita a New York. Vive e lavora a Tijuana; l'italiano Francesco Jodice, membro fondatore di Multiplicity, un network internazionale di architetti ed artisti. Tra i principali progetti: What We Want, un atlante di comportamenti sociali e urbani attraverso 50 metropoli. The Secret Traces, una ricerca basata sul pedinamento fotografico di persone sconosciute in diverse città del mondo, che intende osservare e comparare lo stile di vita di cittadini anonimi attraverso la loro quotidianità. Natura, una serie di casi-studio che ricostruiscono eventi criminali o inspiegabili avvenuti in aree poco urbanizzate; l'italiana Dunja Scannavini, il cui lavoro si fonda su messe in scena fatte di materiali prevalentemente poveri, sottratti al loro abituale contesto e sottoposti a cerimonie o straniamenti scenografici. Dunja Scannavini raccoglie cose usate o dismesse per riunirle in inediti accostamenti e ricostruire un suo personale e poetico microcosmo. Agli oggetti trovati si affianca l'ideazione e la produzione, dilatata nel tempo e attraverso una manualità quasi ossessiva, di elementi altrettanto semplici come gli "Omini di sapone" o i personaggi di cartapesta. Vive e lavora a Salorno (BZ); la norvegese Sissel Tolaas che utilizza l'olfatto come campo di indagine fra odori e profumi: una sorta di telecamera o pennello per sondare e raccogliere la storia delle cose e delle persone. Un'indagine concreta che racconta l'essenza e la tradizione delle comunità contemporanee e ne trattiene la loro memoria attraverso una ricerca decisamente innovativa. Chimica, giornalista e manager, dal 1990, concentra il suo lavoro sul concetto di profumo come fondamentale elemento creativo, di linguaggio e di comunicazione. Nel gennaio 2004 fonda il proprio laboratorio di ricerca sull' olfatto/profumo, supportato da IFF Inc, New York. Vive e lavora a Berlino; il francese Ben Vautier, storico e fondamentale artista fluxus la cui attività come artista, attore, musicista, scrittore e performer si caratterizza per innovazione, destabilizzazione e azione nei campi e nei modi più disparati: dalla pittura alla scrittura, dai concerti all'organizzazione di eventi artistici fino alla gestione di un sito internet personale, viaggio nella sua eclettica quanto caotica creatività (www.ben.vautier.com), attraverso il quale dialoga quotidianamente con migliaia di utenti. Vive e lavora a Nizza.

I cuochi

Anche i cuochi che prenderanno parte a ciboxmenti /geistesnahrung /food for thought sono cinque: cinque radici e storie per cinque grandi ricerche in progress.

Per dovere d'ospitalità, precedenza allo spagnolo Miguel Sánchez Romera, medico specialista in Neurologia e in Neurofisiologia Clinica, dal 1996 è anche chef e titolare del ristorante L'Esguard di Sant Andreu de Llavaneres (Barcellona). È docente di Scienza e Tecnologia Culinaria - Dietologia e Alimentazione Umana - all'Università di Vic, Barcellona. "Chef delle Rivelazioni" è la definizione che amano dare di lui i più autorevoli giornalisti d'Europa, Giappone, Stati Uniti e America Latina per il suo stile elegate e intelligente da lui chiamato 'costruttivismo'. La perfezione tecnica è il nucleo solido attorno a cui aromi e sapori autentici immergono il gourmet in un mondo di magia e di sogno, coinvolto dalla nuova, insospettata dimensione dei piatti. La sua capacità creativa scaturisce da un pensiero profondo, evoluto e induttivo, nonostante ciò perfettamente comprensibile, che lo ha reso celebre in tutto il mondo.

Di Davide Scabin, torinese, è stato invece scritto dai foodwriter «avventuriero della creazione culinaria, provocatore, ipercreativo, geniale, fuori classe, regista di continue scosse organolettiche». Pluridecorato dalle più prestigiose guide e riviste di settore internazionali, Scabin apre un nuovo capitolo nel modo di concepire il cibo: il suo "cybereggs" è un concetto gastronomico che ha sconvolto i paradigmi tradizionali, divenendo simbolo d'innovazione nel gusto e nella forma. Le "ostriche virtuali" e la "boite a fumoir" sono nuovi, decisivi segni di una cucina che, su volumi e proporzioni sperimentali, crea vere sculture gastronomiche. È un precursore del food design italiano, tanto d'essere salito in cattedra al Politecnico di Torino in qualità di "progettista del cibo". Da più di dieci anni firma la regia di Combal, da due la nuova esperienza Combal.zero all'interno del Castello di Rivoli, sede del Museo d'Arte Contemporanea.

Tre gli altoatesini presenti: Burkhard Bacher formatosi nelle cucine più prestigiose del mondo, fra le quali Georges Blanc a Vonnas, Louis Outhier e Stephane Raimbault a La Napoule, l'Enoteca Pinchiorri a Firenze, Gualtiero Marchesi a Erbusco, Jean Georges, Vong, Mercer Kitchen a New York, Benito a Gent. L'esperienza a cui va attribuito però il maggior influsso sul suo percorso di ricerca è senz'altro quella presso L'Orientale di Bangkok con Norbert Kostner, forse il più esclusivo albergo del mondo. Baker è infatti tra i pochi chef europei ad esservi ammesso. Il suo stile, oggi, è una preziosa sintesi Italo-Thai, nata dalla contaminazione delle cucine italiana, francese e tailandese e distinta, più in generale, dalla disponibilità a intessere relazioni con il sapere gastronomico orientale. Dal febbraio 1998 gestisce il Ristorante Kleine Flamme a Vipiteno. Herbert Hintner dopo la scuola professionale e una serie di esperienze in alberghi e ristoranti dell'Alto Adige, è approdato a Seefeld, in Austria, dove all'Hotel Klosterbräu è entrato in contatto con la cucina creativa. Hintner non ha bisogno di molte premesse: impetuoso e contagioso comunicatore della passione per la cucina altoatesina, ottimo chef che sa coniugare in modo originale e inatteso la cultura continentale alla poetica leggerezza mediterranea, la cucina tradizionale ad una creatività di rigore. L'amore per i sapori e la continua ricerca sono il segreto e la ragione del successo del Zur Rose di Appiano, dal 1982 gestito con la moglie Margot, riconosciuto costantemente dalla critica fra i più accreditati ristoranti d'Italia.

Alla solida razionalità delle radici mitteleuropee di Thomas Mayr è affidata, dal novembre 2003, la cucina del Ristorante Laurin nel Parkhotel Laurin di Bolzano. Le capacità culinarie di Mayr sono frutto di esperienze nazionali e internazionali di assoluto rilievo fra cui: il Pichler di Rio di Pusteria (Bressanone), lo Schöneck di Falzes, lo Steinberger Hotel Alpenkönig di Reith/Seefeld (Austria), l'Hilton Grill e il Tantris di Monaco di Baviera, il Danube di New York e il Charlie Trotter's di Chicago. Al suo ritorno in patria il suo stile, che si basa sui concetti di qualità delle materie prime e autenticità dei loro sapori, viene preteso dalla struttura alberghiera che è considerata una vera e propria istituzione a Bolzano e nel territorio: la struttura che con la sua impeccabile accoglienza, ha accettato di partecipare al progetto ciboxmenti /geistesnahrung /food for thought.

Le performance

Cuochi ed artisti danno appuntamento al pubblico nelle date:

venerdì 22 aprile per il vernissage della mostra e le prime performance della manifestazione

sabato 14 maggio per il finissage della manifestazione e le ultime performance

Il catalogo a documentazione dell'evento, sarà elaborato in corso di mostra e presentato nei mesi successivi ed illustrerà l'intero progetto, corredato da immagini e testi relativi ad artisti e cuochi oltre che da autorevoli interventi nel campo dell'antropologia, della sociologia e della storia dell'arte e della cucina

Immagine: Ben Vautier

Informazioni, prenotazioni per visite guidate e attivita' didattiche: Provincia Autonoma Bolzano-Alto Adige, Ufficio Cultura. tel. 0471-411293- segreteria 0471-411230

Ufficio Stampa: Ku.ra, Rosi Fontana - tel 050-9711343

Centro Trevi, Via Cappuccini 28, Bolzano
L'evento è visitabile dal 23 aprile al 15 maggio con orario 10.00-18.00. Ingresso gratuito.

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