Raul Cardenas Osuna
Francesco Jodice
Dunja Scannavini
Sissel Tolaas
Ben Vautier
Paola Tognon
Gigi Brozzoni
geistesnahrung /foodforthought: arte e terra, arte, discipline e comportamenti umani. Un'iniziativa che coniuga l'arte contemporanea alla cucina dei grandi chef. Tema e' il rapporto fra arte e cibo, arte e gusto, arte e nutrimento, desiderio e immagine e l'indagine dell'origine creativa, oltre che sociale e politica, dei processi di produzione e trasformazione degli alimenti. Partecipano cinque artisti: Raul Cardenas Osuna, Francesco Jodice, Dunja Scannavini, Sissel Tolaas, Ben Vautier e altrettanti cuochi.
geistesnahrung /foodforthought: arte e terra, arte, discipline e comportamenti umani
a cura di Paola Tognon e Gigi Brozzoni
Artisti: Rául Cárdenas Osuna, Francesco Jodice, Dunja Scannavini, Sissel Tolaas, Ben Vautier
Cuochi:Miguel Sanchez Romera, Davide Scabin, Burkhard Bacher, Herbert Hintner, Thomas Mayr
Si inaugurerà venerdì 22 aprile 2005 il progetto ciboxmenti /geistesnahrung
/foodforthought, iniziativa promossa e realizzata dalla Provincia Autonoma di
Bolzano Alto Adige, Ripartizione Cultura italiana, Ufficio cultura, volta a
soddisfare le passioni del vasto pubblico, in continuità con la ricerca avviata
dalla Provincia Autonoma di Bolzano circa il rapporto fra arte, discipline e
comportamenti umani. Il progetto, a cura di Paola Tognon e con Gigi Brozzoni,
per il Seminario Permanente Luigi Veronelli, vuole approfondire le relazioni tra
arte e terra.
Tema di ciboxmenti /geistesnahrung /foodforthought è, appunto, il rapporto fra
arte e cibo, arte e gusto, arte e nutrimento, desiderio ed immagine e, più in
generale l'indagine dell'origine necessitaria e creativa, oltre che sociale e
politica, dei processi di produzione e trasformazione degli alimenti.
Il progetto si collega ad uno scenario di contemporaneità dove allo sviluppo
della cultura visuale confrontata a quella gastronomica - tradizionale o
innovativa/creativa che sia - si sommano, su più livelli, ricerche geopolitiche
che trovano nell'arte contemporanea la forza della denuncia e la leggerezza
dell'invenzione. In tal modo sono affrontati criticamente alcuni tra gli
argomenti di maggior attualità , a cui si dedicano forti investimenti e ampi
spazi di immagine.
In questa nostra epoca il cibo può essere infatti considerato uno status symbol,
entrare nel bagaglio di una cultura di élite, essere un bene di consumo con
plusvalore, una "ricetta" del saper vivere. Cucinare e disquisire di cibo,
conservare e distribuire, editare e trasformare, imbandire e disegnare, così
come, disquisire di fusion dish e melting food sono infatti azioni e pensieri
che appartengono ai più attuali riti collettivi occidentali ed orientali.
Attraverso ciboxmenti/geistesnahrung /food for thought si vuole inoltre
osservare, all'interno del rapporto uomo-cibo, la relazione con il territorio e
la sua influenza sulle forme convenzionali o innovative della vita quotidiana.
Progetti, oggetti e prodotti sono offerti alla libera interpretazione per una
chiave di lettura e di manipolazione personalizzata dai soggetti stessi del
progetto.
In particolare il territorio stesso di Bolzano, quale terra di confine, offre in
simultanea una visione aperta allo scambio fra culture diverse. Perciò alle due
figure, l'artista e il cuoco, se ne affiancherà una terza, più discreta, ma
certamente più problematica: il territorio, inteso come sintesi tra natura e
cultura.
Il progetto - proseguo di musicaxocchi/augenmusick/eyemusic che trattava il
rapporto tra arte e musica - prevede eventi creativi, installazioni,
performance, azioni visuali e alimentari liberamente sviluppati sulla relazione
arte/cibo e arte/terra.
Artisti e cuochi saranno insieme a Bolzano dal 28 febbraio al 3 marzo: un
momento comune per esplorare territorio, cultura, prodotti, socialità , politica
e, al contempo, per discutere e progettare gli eventi che saranno proposti al
pubblico.
Nella riflessione comune ma anche in totale autonomia, gli artisti e i cuochi
invitati potranno realizzare appositi progetti in coppia, singolarmente o in
comune che visualizzeranno al pubblico di Bolzano dal 22 aprile al 15 maggio
prossimi.
Gli artisti
Sono cinque gli artisti chiamati a partecipare di cui saranno esposte al Centro
Trevi le opere. In particolare, per l'evento ciboxmenti /geistesnahrung /food
for thought, gli artisti agiranno liberamente con nuove proposte appositamente
realizzate.
Dunque: il messicano Rául Cárdenas Osuna che nel 1995 fonda e dirige il
gruppo/laboratorio Torolab (cooperativa di artisti, designer e musicisti)
impegnato socialmente e attivo sulle problematiche di Tijuana e dell'intera
regione di frontiera, esempio contemporaneo della nuova urbanizzazione di
confine. Fra i suoi progetti, ToroVestimenta, una linea di abbigliamento adatta
all'ambiente ostile dell'area frontaliera con i pantaloni multitasche
Transborder, confezionati appositamente per attraversare il confine e ospitare
un passaporto messicano. Il tema "emergenze" e confini territoriali è riproposto
anche nell'ultima mostra "9 Families, Emergency Architecture" attualmente
allestita a New York. Vive e lavora a Tijuana; l'italiano Francesco Jodice,
membro fondatore di Multiplicity, un network internazionale di architetti ed
artisti. Tra i principali progetti: What We Want, un atlante di comportamenti
sociali e urbani attraverso 50 metropoli. The Secret Traces, una ricerca basata
sul pedinamento fotografico di persone sconosciute in diverse città del mondo,
che intende osservare e comparare lo stile di vita di cittadini anonimi
attraverso la loro quotidianità . Natura, una serie di casi-studio che
ricostruiscono eventi criminali o inspiegabili avvenuti in aree poco
urbanizzate; l'italiana Dunja Scannavini, il cui lavoro si fonda su messe in
scena fatte di materiali prevalentemente poveri, sottratti al loro abituale
contesto e sottoposti a cerimonie o straniamenti scenografici. Dunja Scannavini
raccoglie cose usate o dismesse per riunirle in inediti accostamenti e
ricostruire un suo personale e poetico microcosmo. Agli oggetti trovati si
affianca l'ideazione e la produzione, dilatata nel tempo e attraverso una
manualità quasi ossessiva, di elementi altrettanto semplici come gli "Omini di
sapone" o i personaggi di cartapesta. Vive e lavora a Salorno (BZ); la norvegese
Sissel Tolaas che utilizza l'olfatto come campo di indagine fra odori e profumi:
una sorta di telecamera o pennello per sondare e raccogliere la storia delle
cose e delle persone. Un'indagine concreta che racconta l'essenza e la
tradizione delle comunità contemporanee e ne trattiene la loro memoria
attraverso una ricerca decisamente innovativa. Chimica, giornalista e manager,
dal 1990, concentra il suo lavoro sul concetto di profumo come fondamentale
elemento creativo, di linguaggio e di comunicazione. Nel gennaio 2004 fonda il
proprio laboratorio di ricerca sull' olfatto/profumo, supportato da IFF Inc, New
York. Vive e lavora a Berlino; il francese Ben Vautier, storico e fondamentale
artista fluxus la cui attività come artista, attore, musicista, scrittore e
performer si caratterizza per innovazione, destabilizzazione e azione nei campi
e nei modi più disparati: dalla pittura alla scrittura, dai concerti
all'organizzazione di eventi artistici fino alla gestione di un sito internet
personale, viaggio nella sua eclettica quanto caotica creativitÃ
(www.ben.vautier.com), attraverso il quale dialoga quotidianamente con migliaia
di utenti. Vive e lavora a Nizza.
I cuochi
Anche i cuochi che prenderanno parte a ciboxmenti /geistesnahrung /food for
thought sono cinque: cinque radici e storie per cinque grandi ricerche in
progress.
Per dovere d'ospitalità , precedenza allo spagnolo Miguel Sánchez Romera, medico
specialista in Neurologia e in Neurofisiologia Clinica, dal 1996 è anche chef e
titolare del ristorante L'Esguard di Sant Andreu de Llavaneres (Barcellona). È
docente di Scienza e Tecnologia Culinaria - Dietologia e Alimentazione Umana -
all'Università di Vic, Barcellona. "Chef delle Rivelazioni" è la definizione che
amano dare di lui i più autorevoli giornalisti d'Europa, Giappone, Stati Uniti e
America Latina per il suo stile elegate e intelligente da lui chiamato
'costruttivismo'. La perfezione tecnica è il nucleo solido attorno a cui aromi e
sapori autentici immergono il gourmet in un mondo di magia e di sogno, coinvolto
dalla nuova, insospettata dimensione dei piatti. La sua capacità creativa
scaturisce da un pensiero profondo, evoluto e induttivo, nonostante ciò
perfettamente comprensibile, che lo ha reso celebre in tutto il mondo.
Di Davide Scabin, torinese, è stato invece scritto dai foodwriter «avventuriero
della creazione culinaria, provocatore, ipercreativo, geniale, fuori classe,
regista di continue scosse organolettiche». Pluridecorato dalle più prestigiose
guide e riviste di settore internazionali, Scabin apre un nuovo capitolo nel
modo di concepire il cibo: il suo "cybereggs" è un concetto gastronomico che ha
sconvolto i paradigmi tradizionali, divenendo simbolo d'innovazione nel gusto e
nella forma. Le "ostriche virtuali" e la "boite a fumoir" sono nuovi, decisivi
segni di una cucina che, su volumi e proporzioni sperimentali, crea vere
sculture gastronomiche. È un precursore del food design italiano, tanto d'essere
salito in cattedra al Politecnico di Torino in qualità di "progettista del
cibo". Da più di dieci anni firma la regia di Combal, da due la nuova esperienza
Combal.zero all'interno del Castello di Rivoli, sede del Museo d'Arte
Contemporanea.
Tre gli altoatesini presenti: Burkhard Bacher formatosi nelle cucine più
prestigiose del mondo, fra le quali Georges Blanc a Vonnas, Louis Outhier e
Stephane Raimbault a La Napoule, l'Enoteca Pinchiorri a Firenze, Gualtiero
Marchesi a Erbusco, Jean Georges, Vong, Mercer Kitchen a New York, Benito a
Gent. L'esperienza a cui va attribuito però il maggior influsso sul suo percorso
di ricerca è senz'altro quella presso L'Orientale di Bangkok con Norbert
Kostner, forse il più esclusivo albergo del mondo. Baker è infatti tra i pochi
chef europei ad esservi ammesso. Il suo stile, oggi, è una preziosa sintesi
Italo-Thai, nata dalla contaminazione delle cucine italiana, francese e
tailandese e distinta, più in generale, dalla disponibilità a intessere
relazioni con il sapere gastronomico orientale. Dal febbraio 1998 gestisce il
Ristorante Kleine Flamme a Vipiteno. Herbert Hintner dopo la scuola
professionale e una serie di esperienze in alberghi e ristoranti dell'Alto
Adige, è approdato a Seefeld, in Austria, dove all'Hotel Klosterbräu è entrato
in contatto con la cucina creativa. Hintner non ha bisogno di molte premesse:
impetuoso e contagioso comunicatore della passione per la cucina altoatesina,
ottimo chef che sa coniugare in modo originale e inatteso la cultura
continentale alla poetica leggerezza mediterranea, la cucina tradizionale ad una
creatività di rigore. L'amore per i sapori e la continua ricerca sono il segreto
e la ragione del successo del Zur Rose di Appiano, dal 1982 gestito con la
moglie Margot, riconosciuto costantemente dalla critica fra i più accreditati
ristoranti d'Italia.
Alla solida razionalità delle radici mitteleuropee di Thomas Mayr è affidata,
dal novembre 2003, la cucina del Ristorante Laurin nel Parkhotel Laurin di
Bolzano. Le capacità culinarie di Mayr sono frutto di esperienze nazionali e
internazionali di assoluto rilievo fra cui: il Pichler di Rio di Pusteria
(Bressanone), lo Schöneck di Falzes, lo Steinberger Hotel Alpenkönig di
Reith/Seefeld (Austria), l'Hilton Grill e il Tantris di Monaco di Baviera, il
Danube di New York e il Charlie Trotter's di Chicago. Al suo ritorno in patria
il suo stile, che si basa sui concetti di qualità delle materie prime e
autenticità dei loro sapori, viene preteso dalla struttura alberghiera che è
considerata una vera e propria istituzione a Bolzano e nel territorio: la
struttura che con la sua impeccabile accoglienza, ha accettato di partecipare al
progetto ciboxmenti /geistesnahrung /food for thought.
Le performance
Cuochi ed artisti danno appuntamento al pubblico nelle date:
venerdì 22 aprile per il vernissage della mostra e le prime performance della
manifestazione
sabato 14 maggio per il finissage della manifestazione e le ultime performance
Il catalogo a documentazione dell'evento, sarà elaborato in corso di mostra e
presentato nei mesi successivi ed illustrerà l'intero progetto, corredato da
immagini e testi relativi ad artisti e cuochi oltre che da autorevoli interventi
nel campo dell'antropologia, della sociologia e della storia dell'arte e della
cucina
Immagine: Ben Vautier
Informazioni, prenotazioni per visite guidate e attivita' didattiche: Provincia Autonoma Bolzano-Alto Adige, Ufficio Cultura. tel. 0471-411293- segreteria 0471-411230
Ufficio Stampa: Ku.ra, Rosi Fontana - tel 050-9711343
Centro Trevi, Via Cappuccini 28, Bolzano
L'evento è visitabile dal 23 aprile al 15 maggio con orario 10.00-18.00. Ingresso
gratuito.