Nell'ambito del progetto WorkUp. L'installazione e' costituita da immagini del paesaggio urbano esterno al locale e dal paesaggio sonoro del luogo stesso. Modificato secondo la percezione della realta' dell'artista, il luogo viene minimizzato diventando uno spazio 'altro', che non esiste, colto in un tempo sospeso.
Installazione fotografica e sonora. Nell'ambito del progetto WorkUp
Per il quarto appuntamento di WorkUp – rassegna di arti contemporanee -, martedì 5 aprile 2005 dalle ore 19.00, presso Parablò in via del Portonaccio 33c a Roma, Silvia Sbordoni (Roma, 1979) presenta il suo ultimo lavoro fotografico realizzato in occasione della rassegna.
Lavoro di indagine e interrogazione dello spazio reale, l’installazione è costituita da immagini del paesaggio urbano esterno al locale (le strade e gli edifici che lo circondano) e insieme dal paesaggio sonoro del luogo stesso (suoni urbani minimalizzati). Modificato secondo la percezione della realtà propria dell’artista, lo spazio (così come l’intervento sonoro) viene depurato dalle “imperfezioni†e minimizzato diventando uno spazio “altro†che non esiste, dilatato, colto in un tempo sospeso, avvolto da una luce fredda e uniformante. All’interno del locale osservando le foto panoramiche riconosciamo un luogo vagamente familiare dato che ne abbiamo appena fatto esperienza entrando, o lo esperiamo nel presente stesso della visione della foto attraverso le grandi vetrine che si affacciano sulla strada.
In ogni caso ciò che queste immagini suscitano è una sensazione di straniamento: le strade caotiche diventano prive di macchine e di persone, palazzi e costruzioni diventano anonimi blocchi di cemento, abitazioni assurde con poche finestre e poche porte dove è quasi impossibile penetrare all’interno.
Un modo per ripensare lo spazio cittadino, per cambiarne la percezione, per attivare uno sguardo proprio e dunque diverso sulla realtà che è sempre la stessa, quella che abbiamo ogni giorno di fronte ai nostri occhi.
Silvia Sbordoni (Roma, 1979), laureata all’Accademia di Belle Arti di Roma, lavora con la fotografia. Nel 2004 è stata selezionata per il master di Media Art Design organizzato dalla Provincia di Roma – Assessorato alle politiche culturali, della comunicazione e dei sistemi informativi. Durante il suo percorso formativo ha collaborato all’organizzazione e alla realizzazione di alcuni progetti artistici della Fondazione Adriano Olivetti di Roma, quali Prototipi; nell’ambito della 50esima Biennale di Venezia ha partecipato al progetto europeo RADAR, Creative Human Lab in European Cities, Culture 2000 Framework Program in Venezia, come assistente dell’artista Lorenzo Scotto. Nel 2004 ha avuto le sue prime esperienze espositive presso la galleria Ellequadro documenti di Genova, con le mostre “Peter Pan†e “25! en-plein – W/Mâ€; ha partecipato inoltre a “I solisti e la bandaâ€, workshop organizzato dalla Fondazione Baruchello, a cura di Carla Subrizi, tenuto da Emilio Fantin e Cesare Pietroiusti.
WorkUp
nove interventi da febbraio a giugno 2005
è un progetto basica_arte
a cura di Barbara D’Ambrosio, Silvano Manganaro, Carlotta Sylos Calò
Suscitare, eccitare, stimolare, scatenare… questo è Work Up! Non lavorare su ma lavorare con qualcosa (suono, foto, video, immagini, luci, musica ecc.) per re-inventare uno spazio, per avvolgere e coinvolgere lo spettatore (anche occasionale) in un’atmosfera, per calarlo in una storia, per stimolare il suo immaginario e confondersi nel suo quotidiano.
WorkUp, rassegna di arti contemporanee, a cura di Barbara D’Ambrosio, Silvano Manganaro e Carlotta Sylos Calò, si svolge dal 1 febbraio al 18 giugno 2005 presso lo spazio Parablò, multisensorial risto pub, in via del Portonaccio 33c. Nove interventi si susseguono con scadenza bimestrale, ogni primo e terzo martedì del mese, attraverso i quali giovani artisti, fotografi, musicisti e filmmaker interverranno all’interno degli spazi del locale.
La rassegna ha l’intento di stimolare gli artisti ad intervenire con un approccio dinamico all’interno degli spazi di Parablò senza però stravolgerne le consuete dinamiche. Vogliamo proporre una modalità di intervento che parta dalla specificità del luogo: un ambiente multisensoriale in cui gli artisti racconteranno e costruiranno storie utilizzando più media tessuti unitariamente. Lo sviluppo della virtualità implicita in ogni linguaggio farà “esplodere†un racconto spazializzandolo: l’intervento invaderà gli ambienti moltiplicando le possibilità di comunicazione.
Saremo coinvolti di volta in volta in un’atmosfera diversa, stimolati ad attivare una lettura multimediale, una percezione multisensoriale.
L’intrusione dell’arte in un luogo del quotidiano crea un incontro inatteso con l’opera: in un contenitore di storie, dove anche diverse storie si intrecciano, si incontrano, si modificano, l’intervento artistico si insinuerà per raccontare la sua, aprendosi allo spazio e alle persone che quotidianamente lo vivono, diventando una storia tra le altre.
Info WorkUp: basica_arte@yahoo.it
Opening: martedì 5 aprile 2005 dalle ore 19.00
Parablò
Via del Portonaccio 33c - Roma
Orari: tutti i giorni 8.30-15.30/18.30-20.00