Essere singolare plurale. L'area espositiva e' contigua ad un'area abitativa che si presta a essere coinvolta dagli interventi artistici. La mostra vuol porre l'attenzione sul rapporto tra la realta' interna alla casa e quella sociopolitica esterna, in particolare alla multiculturalita'. In mostra i video 'In-esterno' e 'Storia dell'uomo' e l'installazione 'Insieme'.
Essere singolare plurale
a cura di Sergio Risaliti
Giovedì 7 aprile 2005 alle ore 18,30 si inaugura presso la galleria Artopia,
la mostra personale di Patrizia Tibaldo. Anche in questa occasione il progetto è stato pensato appositamente per questo spazio dalla formula inedita. L'area espositiva, infatti, è contigua ad un'area
abitativa che, omogenea nell'aspetto strutturale, essenziale e minimale,
si presta anch'essa ad essere coinvolta dagli interventi artistici.
Questa mostra vuol porre l'attenzione sul rapporto tra la realtà interna
alla casa e quella sociopolitica esterna, in particolare quella della multiculturalità .
Così nello spazio della galleria, nel video In-esterno (2004-2005), l'indagine
è rivolta sì al quotidiano, alla casa, intesa come luogo privilegiato di
formazione del sé, ma sempre in relazione ad una realtà socioculturale esterna
ed anche in stretta connessione tra ciò che reale ed artificiale, con inserimenti
di alcune parti di tre illustri film come 'Scherzi del cuore' di W. Carrol,
'La stanza del figlio' di Nanni Moretti, 'Il favoloso mondo di Amelie' di
Jean Pierre Jeuset.
Il fruitore potrà guardare il video sdraiandosi su un' installazione, Insieme
(2005), posta a terra a pochi metri dalla proiezione e composta da una serie
di forme-cuscini di varia dimensione che illustrano le bandiere dei principali
paesi europei, asiatici, africani e americani e sud americani.
Questi cuscini sono stati costruiti e cuciti usando indumenti-vestiario prelevati
dal capannone della
Caritas in Italia.
Nello spazio abitativo, invece, il video Storia dell'uomo (2004-2005), proiettato
sullo schermo di un televisore, pone a confronto plurime entità umane e di
cultura differenti. Sono racconti di percorsi, di migrazioni dolorose, di
barriere, di costruzioni, di violenze e di morte, con riferimenti alla
storia contemporanea, che si intrecciano e sovrappongono. Tutto è veicolato
dal volto umano.
Chiude questa seconda parte della mostra una 'installazione totale', posta
in alcune parti
dell'abitazione, composta da disegni a matita nera e a colori, intesi come
segni della
memoria.
Tra la galleria e la casa l'artista traccerà direttamente su parete a grandezza
reale delle figure a disegno scontornato raffiguranti presenze umane in atteggiamenti
di riposo e di riflessione.
La mostra è documentata da un pieghevole-invito costituito da alcune immagini
dei lavori in mostra e da un testo di Sergio Risaliti.
inaugurazione giovedì 7 aprile 2005 ore 18.30
ARTOPIA
VIA LAZZARO PAPI 2
MILANO
orario: martedì > venerdì 15.30 > 19.30