Personale. ''Il senso d'incomprensione e di solitudine che e' presente nei soggetti scelti dall'artista: volti di donna, gruppi di donne, landscape notturni, ci invita a riflettere sulla vacuita' ed edonismo dei rapporti quotidiani...'' Franchino Falsetti
Le similitudini del ready made
L’act gratuit sembra presiedere l’indagine psicanalitica dell’inquietudine interiore e della ambiguità degli atteggiamenti espressivi e relazionali che caratterizza la produzione artistica di Edgardo Battiston. Questa sensazione nasce dall’attenzione che viene dedicata all’attuale stato delle società di massa post moderne, dove è evidente la caduta della tradizionale piramide ideologica dell’arte sorretta dal sentimento,dall’espressione e dal gusto estetico.
Edgardo Battiston analizza questo mondo in continuo disfacimento e ne coglie il prodotto più determinante:la noia.
E’ la noia che ha condizionato e condiziona il nostro modo di vivere: siamo sempre più deprivati dei nostri sentimenti, delle nostre sensazioni,della nostra autenticità .
E’ nato l’uomo massa, l’uomo appiattito e conformista, l’uomo “ad una dimensioneâ€.
Edgardo Battiston consapevole di questi capovolgimenti e rapide trasformazioni, diviene testimone e protagonista dell’immaginario culturale del XXI secolo.
Le opere prodotte non sono da valutare come istantanee della quotidianità ,ma vanno interpretate come sottolineature critiche del disagio sociale provocato,soprattutto, dalla diffusa cultura della incomunicabilità e dall’inarrestabile processo delle conflittualità dei rapporti interpersonali.
Siamo di fronte ai quadri della decadenza non solo dei costumi ma dei materiali simbolici e convenzionali.
Il senso d’incomprensione e di solitudine che è presente nei soggetti scelti dall’artista: volti di donna, gruppi di donne, landscape notturni,
ci invita a riflettere sulla vacuità ed edonismo dei rapporti quotidiani e sulla spettacolarizzazione dell’attualità dei messaggi percettivi e culturali.
L’immaginario storico di Battiston sollecita di conseguenza una scelta funzionale per rendere plastico e fortemente dinamico il “pensiero dell’esistenteâ€: la tecnica del “ready madeâ€.
Il “ready made†è una tecnica che coglie esigenze di diverse tendenze d’avanguardia pittorica e serve a rendere più comunicativa e piacevole la ricerca delle identità e delle somiglianze.
L’artista,ironizzando sull’ispirazione interiore, riesce a combinare materiali e immagini già pre-esistenti e mediante un accurato lavoro di “taglia e cuci†riporta quei materiali quale proiezione intima di nuove creatività . I soggetti rappresentati: ritratti,paesaggi,storie, diventano nell’esperienza artistica di Battiston la “struttura assenteâ€
per comunicare il mondo come schegge percettive.
E’ il gioco delle similitudini e del verosimile che il ready made mette in atto: una tecnica tridimensionale che provoca nella composizione foto-visiva-pittorica gli algoritmi delle probabilità e degli adattamenti,lasciando all’osservatore il compito di scoprire la dimensione della comunicazione nascosta, che lega le immagini in un dialogo fatto di rumori esistenziali e della quotidianità .
I quadri di Battiston appaiono come istantanee commentate dal brusio delle immagini e dall’ordito delle trame silenziose dei soggetti scelti.
Sono le memorie del presente che,attraverso la tecnica del ready made, si rendono testimoni della scorrevolezza del tempo e delle cose.
Si esplicitano nelle trasformazioni tecniche le nuove capacità sensoriali dell’uomo. La concezione dello spazio visivo non coincide con quello fisico: prevale la scelta gestaltista delle “immagini ambigueâ€,che vivono e ri-vivono nella giustezza del rapporto tra gli aspetti motivazionali e quelli meramente psicologici.
E’ in questa dimensione sfuggente della creatività che l’artista Edgardo Battiston, può essere considerato,a pieno titolo, un vero poeta dell’â€attimo fuggenteâ€.
Franchino Falsetti
Edgardo Battiston vive e lavora a Bologna. Formatosi alla N.Y. School of Visual Art,sezione illustrazione e pittura,ha esordito come illustratore collaborando a importanti quotidiani e riviste( L’Unita’,La Repubblica,N.Y-Times,Sea-Green etc) e partecipando ad una collettiva dedicata a “Il nome della rosaâ€,presso la GAM di Bologna nel 1985. Ha seguito dei corsi di incisione presso il Liceo Artistico di Bologna e successivamente ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna. L’artista dipinge ad olio immagini, o parte di esse, tratte da fotografie o fermi immagine video, centrando la sua attenzione sulla figura colta nei suoi gesti banali come sui paesaggi urbani tagliati dalle luci artificiali o immersi nella nebbia. Sfuocando le immagini, Battiston cerca di proporne le atmosfere e le suggestioni, più che fermarsi alla loro descrizione.
Mostre recenti :
2005 La Barchessa ( Ferrara ) – Galleria d’arte 18 a Bologna (Personale)
2004 Galleria Civica di Moraro (Gorizia) – Galleria d’arte 18 di Bologna ( Collettiva )
2003 Galleria De Marchi – Bologna ; Nu Lounge – Bologna; Biblioteca Borges – Bologna
2002 Galleria Kaas – Innsbruck; Miart – Milano
2001 Galleria De Marchi – Bologna; Galleria Battaglia – Milano, Galleria Kulturforum – Cefalù (Palermo)
Inaugurazione: sabato 9 Aprile alle 19.00
Catalogo in galleria
Galleria 18 via S. Felice 18
40122 Bologna