Nobody's perfect. L'artista conferisce all'imperfezione un nuovo senso estetico mettendo in moto energie e valori, sovvertendo modelli progettuali e produttivi, compiti e ruoli. Egli ha portato l'arte nella fabbrica e i prodotti industriali di Alessandria dal Museo di Arti Decorative di Parigi al Wolfsonian Museum di Miami, dando vita alla collezione di oggetti che la citta' espone per la prima volta.
Nobody’s perfect
Il Comune di Alessandria presenta a Palazzo Cuttica la collezione di design Nobody’s perfect, realizzata da Gaetano Pesce con l’azienda alessandrina Zerodisegno di Carlo Poggio.
Mentre è ancora aperta alla Triennale di Milano Il rumore del tempo, prima grande esposizione dedicata all’opera dell’architetto e progettista italiano che vive a New York, la mostra di Alessandria vuole approfondire un aspetto della sua ricerca, in cui confluiscono molte componenti della sua concezione del design.
L’esposizione è allestita in un palazzo del Settecento, volutamente insieme al nucleo del futuro museo della città , con l’obiettivo di rimarcare la contaminazione – contrapposizione tra il passato e il presente futuro dell’opera dell’architetto che si radica concettualmente e concretamente nella contemporaneità .
Gaetano Pesce nel lavoro con Zerodisegno ha messo in moto energie e valori, ha sovvertito modelli progettuali e produttivi, compiti e ruoli, ha portato l’arte nella fabbrica e i prodotti industriali di Alessandria nei musei, dal Museo di Arti Decorative di Parigi al Wolfsonian Museum di Miami, dando vita alla collezione di oggetti che Alessandria espone per la prima volta.
Nobody’s perfect, “nessuno è perfettoâ€. Con questo nome Gaetano Pesce conferisce all’imperfezione un nuovo valore estetico. Se fino ad oggi si esigeva dagli operai una realizzazione dei pezzi il più possibile conforme al progetto del designer, con ‘Nobody’s perfect’ Gaetano Pesce ha ribaltato questo concetto.
Fino dai primi anni ’70 Pesce lavora infatti su processi creativi che lascino spazio anche all’aleatorio e all’incerto permettendo così la realizzazione di pezzi unici anche all’interno di produzioni di serie.
Gli operai mischiano colori e resine, colano la pasta ottenuta nello stampo e con l’aiuto di una spatola uniformano lo spessore della resina.
Da questi gesti nascono forme che non sono mai uguali. Ne risultano delle silhouette antropomorfe, più o meno trasparenti a secondo della colorazione, che, piegate, prendono la forma di sedie, di poltrone, di scaffali.
Gaetano Pesce ha rimesso in questione lo stato e la definizione stessa di artista, affermando e valorizzando la parte creativa che è in ciascuno di noi, in ogni operaio, così che il lavoro non è più né alienante né frustrante, ma al contrario, costantemente nuovo
A cura di Maria Luisa Caffarelli
Allestimento di Giulio Masoni
Grafica di Elio Carmi
Foto di Efrem Raimondi
Catalogo edito dalla Città di Alessandria
Biglietto d’ingresso 2,50 € intero; 1,50 € ridotto
Ingresso gratuito per i possessori del biglietto d’ingresso alla mostra Il rumore del tempo della Triennale di Milano
Per informazioni
Ufficio cultura 0131 40035
Ufficio IAT 0131 234794
Fax 0131 40657
Palazzo Cuttica
Via Parma 1 - Alessandria
Orari di visita: dal 9 aprile all’ 8 maggio, da martedì a domenica dalle 16,00 alle 19,00. Lunedì chiuso. Dal 14 maggio al 19 giugno, sabato e domenica dalle 16,00 alle 19,00