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13/4/2005

domus-Circular

Stadio di San Siro, Milano

Per una notte Domus trasformera' il piu' grande e piu' imponente degli interni milanesi in una piazza pubblica. Alcuni dei piu' celebri artisti, filmmaker, performer, designer, architetti, DJ, e scuole di architettura e design si riuniranno per animare questa vasta 'nave spaziale' urbana. Per una notte, lo stadio di San Siro sara' il centro di gravita' della citta', diventando in se' una citta'.


comunicato stampa

Una notte con DOMUS a San Siro durante il Salone del Mobile

Per una notte, la sera del 14 Aprile, Domus trasformera' il piu' grande e piu' imponente degli interni milanesi in una piazza pubblica. Alcuni dei piu' celebri artisti, filmmaker, performer, designer, architetti, DJ, e scuole di architettura e design si riuniranno per animare questa vasta "nave spaziale" urbana, dando vita a uno degli eventi piu' grandi del Salone del Mobile 2005. Per una notte, lo stadio di San Siro sara' il centro di gravita' della citta', diventando in se' una citta' .

CON:
Cao Fei
Matthew Barney (De Lama Lamina)
Arto Lindsay & Carnaval band
Carlos Casas
Marcello Maloberti
Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa
Thomas Koner
Dj Capa Soul e Dub Master Spillus
Pedro Reyes
Yona Friedman
Enzo Mari
Elisabetta Benassi
Armin Linke /Piero Zanini, Super!
Luca Vitone
Ogi:noknauss
Kinkaleri
A12
John Duncan
Giuseppe Ielasi
Brandon LaBelle
Eric La Casa
Pietro Pirelli/AGON
Renato Rinaldi
Valerio Triboli
Nathalie Djurberg
Jimmie Durham
::invernomuto::.

Schools: Domus Academy, Naba, IUAV, Central Saint Martins, Interaction Design Institute Ivrea(e1) + MA Industrial Design TDK dance marathon (LCD SoundSystem, Prefuse 73, Tarwater, Jamie Lidell, Light Surgeons, Alter-Ego, Four Tet, Eboman, Chris Cunningham),

DOMUS PICNIC
h 19.30: Il critico come artista. Omaggio a Pierre Restany con Stefano Casciani, Maria Grazia Mazzocchi, Nicolas Bourriaud, Alessandro Mendini, Piero Gilardi, Lea Vergine, Hans Ulrich Obrist

h 21.30: Tavola rotonda con H.U. Obrist, Stefano Boeri e: Ettore Sottsass, John Foot, Tino Sehgal, Michele De Lucchi, Marco Belpoliti, Andrea Branzi, James Irvine, Yona Friedman, Paola Di Bello (Video-Stadio), Alberto Garutti, Lisa Ponti, Jurgen Bey, Marti Guixe, Patricia Urquiola, Gabriele
Basilico, Aldo Brandirali, Pierfrancesco Barletta, Milly Moratti, Alberto Garutti, Shoggoth (Homey), Enzo Mari (fuori picnic, Enzo Mari: a domanda risponde), Aron Losonczi (Litracon); tutti gli artisti di Circular; Comitato San Siro: Silvana Gabusi (gruppo Verdi San Siro) e Patrizia Binda (Legambiente Milano nord); La Gazzetta dello Sport.

La citta' nell'astronave Stefano Boeri

Nei giorni del Salone del Mobile, gli interni di Milano si riempiono di oggetti. Si entra, li si osserva, si esce, per poi subito cercarne altri, racchiusi un po' piu' in la'. Milano, del resto, e' una citta' di interni. Sono interni le corti rinascimentali del centro storico, i luoghi simbolici del design e della moda, la Fiera, la Triennale, Palazzo Reale, gli showroom, i loft, i negozi e quella rete di studi professionali che alimenta ogni giorno la citta'. Interni sono le aule delle universita' e dei licei, ma anche le stanze e i salotti dove si decidono le alleanze editoriali e bancarie e si misurano le relazioni con la politica. Perfino gli spazi aperti piu' importanti per la citta' sono vissuti in tutto e per tutto come interni; e' quello che accade ogni giorno nel 'triangolo della moda', o nella sequenza Teatro alla Scala - Galleria Vittorio Emanuele - piazza Duomo, cuore cinetico di Milano. Nei giorni del Salone del Mobile, molti degli interni di Milano si aprono. E cosi', finalmente, ci mostrano quello che sono e sanno fare; che e' connettersi con la loro rete specializzata di spazi simili (con stanze a Dubai, New York, Tokyo, Shanghai) producendo spesso performance di assoluta eccellenza. Ma proprio in quei giorni gli interni milanesi svelano anche il loro punto critico: la loro indifferenza verso lo spazio
urbano che li circonda. Che infatti a Milano e' spesso degradato, privo di luoghi per la sosta
e l'incontro, in balia di una circolazione selvaggia di veicoli. Mai come durante la grande Fiera
degli Oggetti, gli interni milanesi ci appaiono cosi' straordinari nel connettersi nel mondo e
cosi' avari nel prendersi cura dello spazio pubblico in cui mettono i piedi. Sono le isole di un
arcipelago senza mare. Un anno fa, con 'Transient' (evento multimediale di Ludovico Einaudi e
Armin Linke), Domus aveva messo in scena una colonna visiva e sonora del mondo contemporaneo come sfondo per la sfilata - spesso vacua - degli oggetti del design. Quest'anno Domus vuole ribaltare il senso di uno dei piu' grandi e potenti interni urbani di Milano: lo stadio di San Siro. Con 'Circular' per una notte lo stadio si trasformera' in una piazza pubblica. Aperta ai comportamenti e ai gusti imprevedibili di chi vorra' seguire una serie di eventi che - come accade sempre piu' spesso negli spazi esterni della citta' - si accenderanno e si spegneranno come 'fiamme' temporanee. Per poi magari riattivarsi poco piu' in la' , o in tutt'altro posto. Per una notte la grande astronave del calcio, l'arena di eventi focalizzanti, monotematici, sincronizzati, si aprira' al quartiere, alla citta', al mondo, accettandone la varieta' e la indeterminatezza. Trasformandosi, per una notte, in un vero spazio pubblico. Generoso ed imprevedibile. Proprio quello che a Milano, e in molte altre citta' del mondo, oggi manca.

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UNBUILT ROADS: A4 MILANO-VENEZIA
MILANO 14 APRILE 2005: SAN SIRO 6pm-6am

L'Universita' IUAV di Venezia in collaborazione con la rivista Domus ed il Salone del Mobile di Milano presentano 'Unbuilt roads: A4 Milano-Venezia'. L'idea, sviluppata all'interno del 'Laboratorio di Allestimento' di Hans Ulrich Obrist, rappresenta un'occasione per rendere noti ad un pubblico eterogeneo, dei progetti non-realizzati, ideati da giovani artisti e curatori.

Utopie concrete, latenze ed embrioni progettuali, ma anche definizioni mentali complesse che escono dal loro involucro di potenziale creativo per definirsi come possibilita'. La possibilita' come nucleo d'origine, principio regolatore della nascita creativa. Incarnare le utopie concrete attraverso la loro enucleazione, la loro diffusione con mezzi tangibili: forse anch'essa una produzione di realta' possibile.

Dissimulare l'impossibilita', dunque, e accedere ai sogni nel cassetto attraverso l'occasione di un'esposizione-evento e un fattore materiale: l'A4, linea di confine progettuale che mostra e racchiude in moduli le utopie concrete.

Ma A4 e' sia linea di confine tra progetto e realta' , sia ponte, scambio tra due realta' antitetiche: Milano e Venezia. Una collaborazione che intende configurarsi come un'officina di idee, diastole-sistole, in continuo divenire.

'Unbuilt roads' occupera' uno spazio articolato in display e happening attraverso microeventi efficaci e continuati: interviste, presentazioni, proiezioni, talks, mezzi che sottolineano la dinamicita' dello stesso processo creativo.

Gli A4 saranno a disposizione, sotto forma di fotocopia, per il pubblico che sara' invitato a comporre il proprio catalogo, ad arrotolarlo e ad inserirlo in un tubo postale di cartone.

UNBUILT ROADS-PROGETTI NON REALIZZATI
A4 VENEZIA-MILANO

A cura di Hans Ulrich Obrist con Michele Brunello, Sandi Hilal, Stefano Graziani, Alessandro Petti

Progetti di:
L. Maggio
R. Mainardi
E. Ogliotti
S. Scarabello
P. Costa
L. Moser
T. Iannotta
M. Vanzetto
F. De Pieri
M. Liosi
E. Charans
M. Zanzotto
E. Martucci
P. Rigolo
E. Genna
V. Bandieramonte
G. Mazzariol
S. Zangrando
C. Masiero Sgrinzatto
C. Beorchia
M. Vicari
V. Gottardi
T. Zakopoulus
A. De Pieri
C. Yen Yun

Con la partecipazione di:

G. Anceschi
Elisa Lucia Zanetta
Giulio Alessandri
Elisa Cattani

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Scarica info/invito a http://www.domusweb.it

dalle 18.00 alle 6.00

Stadio di San Siro, Milano

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dal 13/4/2005 al 14/4/2005

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