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13/4/2005

Igor Scalisi Palminteri

Zelle Arte Contemporanea, Palermo

Prendete e mangiatene tutti

Ultima cena senza apostoli. Forse. L’incertezza di esistere ci spinge sempre nel cuore dell’oggetto sacrificale. Qualcosa va consumato, bruciato per sempre, sacrificato al dio di turno per avere la conferma della nostra esistenza. Il vino è come il sangue, mentre il pane è la carne. Di chi? Di Dio.

L’ultima cena desublimata di Scalisi, aggiornata nell’automutilazione, restituita quasi come un ironico e acido effetto speciale, non è altro che un lavoro di disincarnazione che mette in gioco la magia della propria sparizione: La Pittura – come la fotografia – non nasconde la verità, ma sembra dirci piuttosto che e’ la verità che nasconde il fatto che l’ incarnazione del corpo di Dio potrebbe non esistere… mentre l’ immagine, nella sua nudità, c’è.

Questa è la vittoria implacabile del simulacro sulla presunta sostanzialità di Dio.

Ma in questo caso sarebbe bene consumare le Stigghiola – le trecce di budella – in compagnia… per digerire il fatto che Dio potrebbe essere un genio maligno che gioca a nascondersi nella simulazione o esala tra gli odori selvaggi della carne arrostita.
Marcello Faletra

ZELLE è un nuovo spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea, la sua sede è a Palermo.
La diffusione dei linguaggi visivi, verbali o fonico-acustici mira a rendere tangibile l’esigenza di riempire dei vuoti e/o crearne di nuovi. ZELLE è un sovrappiù, un reflusso del territorio, un organismo unicellulare che non crea filosofie di sorta ne tanto meno propone risultanti o situazioni tipo, si lascia osservare accostandosi al naturale interagire degli eventi, al loro sovrapporsi, talvolta al loro annullarsi.

Zelle propone un ciclo di mostre che puntualizzano lo stato della ricerca di alcuni giovani artisti palermitani che operano con diversi medium, dalla pittura alla ricerca sul suono al video, così da rendere veritiero un panorama ristretto, ma costellato di variabili, un calendario di appuntamenti dedicati ognuno ad un singolo artista che ritaglierà e modellerà lo spazio inscrivendo il lavoro all’interno di coordinate costantemente riscrivibili. Un quaderno di appunti, un assetto laboratoriale privo di momenti celebrativi o esaltazioni personali.
Gli spazi della galleria obbligano l’artista ad un rapporto costante tra dimensioni e valori contenutistici, mirando ad una fruizione agile e dinamica che non alteri la percezione, a meno che, questa alterazione, non sia il valore stesso dell’opera. Gli spazi ridotti “incastrano” l’artista in una griglia nella quale l’adattamento e lo sventramento hanno pari diritti.
Federico Lupo

Opening: 14 aprile 2005 h. 19.00

ZELLE ARTE CONTEMPORANEA
Via M. Bonello n.19 - Palermo
Orari: giovedì, venerdì, sabato: 16.00 - 20.00. Gli altri giorni su appuntamento.

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