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15/4/2005

Snodi

Angelo Mai - Laboratorio aperto di arti e culture, Roma

Giornata artistica tra incastri ed innesti

L’intrigante ed inaspettato spazio dell’ex Istituto Angelo Mai, situato nel cuore del Rione Monti a Roma, ha ispirato una ventina di artisti romani o acquisiti dalla città a lavorare con e per il luogo stesso con performance, happenings, work in progress, reading, installazioni ed interazioni con il pubblico che dopo aver percorso la suggestiva scalinata d’entrata si troverà di fronte ad un vero e proprio parco artistico per un giorno.

Gli artisti, provenienti da diversi settori quali la grafica, la manipolazione della parola e della materia, la pittura, la fotografia, la video-espressione, la scenografia, il teatro, l’esplorazione a tutto campo nel mondo del linguaggio, hanno studiato l’eclettica personalità dello spazio per ricavarne attraverso la loro peculiare modalità artistica un procedimento per essere allo stesso tempo unici ed originali, ma facenti parte di un organismo che per funzionare necessita della diversità linguistica ed espressiva di ognuno.

Tema o contenitore centrale della giornata sarà appunto Snodi, parola che raccoglie sia il senso dell’elemento singolo, ma anche quello della relazione osmotica che si crea – con incontri e scontri – tra un elemento e l’altro. Lo snodo è un punto di unione con una spiccata caratteristica cinetica: ognuno segue la sua opera viva, lavorando accanto a chi costruisce un altro linguaggio e di fronte a spettatori che potranno entrare in gioco con l’opera e l’artista.

Oltre ad gli altri infatti spicca un forte senso di trasformazione: partendo da un punto si arriva attraverso il contributo dei protagonisti, siano essi artisti o spettatori, ad un altro certamente più arricchito e mutato. Ciò sottolinea la differenza attiva dell'individuo che coopera con altri individui per fruire e godere del frutto comune che sarà l'epilogo dell'evento artistico che ogni artista dirigerà a suo modo. Non mancheranno interazioni fra artisti. Materiale protagonista comune a molti è il filo: simbolo del legame sostituirà spesso la parola per evidenziare l'intenzione del comunicare, a prescindere da modi e differenze di partenza che non costituiranno un intralcio nella formazione e nella evoluzione del legame, bensì lo valorizzeranno potenziandolo.

Tra la straordinaria chiesa sconsacrata, il teatro, il giardino, il cortile e le stanze adiacenti al cortile dell’ex Istituto Angelo Mai lavoreranno gli artisti:
Elisabetta Accoto
Enrico Bagnerini
Laura Bernard
Silvia Brizi
Daniele Carlozzi
Chiba
Valerio Cicco e Angelo Rasile
Monia De Cesare
Sara Martini
Francesca Messina
Stefania Missio
Nikky
Manuela Radice
Antonella Pozzi e Paolo Izzo
Renato Riccioni
Yuri Rossi
Annio Stasi e Mery Tortolini
Stereonubs
Daniela Tollis
Vetromaghie

Al pubblico è rivolto inoltre l’invito di portare con sé uno o più libri da rendere disponibili al resto delle persone attraverso la pratica del Book Crossing, sistema di snodo , condivisione e continuità letteraria.

Abbraccia lo scenario di Snodi una scenografia viva e variopinta che della differenza ha fatto un grande motivo di ricchezza e scambio: nonostante le risapute difficoltà dovute a situazioni di vita precarie, arricchisce il senso del filo conduttore la presenza di famiglie di varia provenienza geografica e culturale che popolano il piano superiore dell’Ex Istituto Angelo Mai: visi, lingue, mani, occhi, bambini, uomini e donne diversi aggiungono ogni volta che si incontrano nuovi tasselli preziosi per orizzonti preziosamente comuni.

Non-stop dalle ore 10 alle ore 22

Immagine: l'Istituto Angelo Mai

Ex Istituto Angelo Mai
Via degli Zingari, 13 - Rione Monti
Roma

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