Padiglione Esprit Nouveau
Bologna
piazza Costituzione, 11

Abitare da studenti
dal 16/11/2000 al 16/12/2000

Segnalato da

Francesca Puglisi




 
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16/11/2000

Abitare da studenti

Padiglione Esprit Nouveau, Bologna

Abitare da studenti è dunque un aspetto dell'abitare temporaneo che però assume un ruolo destinato a lasciare traccia duratura nella vita degli individui. E' un abitare che si contrappone sia al modello di vita dei nativi di un luogo sia al modello di vita del turista: esprime un rapporto intenso con la vita universitaria e quindi con l'identità culturale della città che ospita lo studente .


comunicato stampa

Bologna città europea della cultura rilancia il ruolo centrale di Bologna città universitaria, luogo di studio ambito da italiani e stranieri , centro di elaborazione trasmissione di cultura universale e di formazione professionale superiore.

Le città universitarie europee sono state storicamente forti centri di attrazione per i giovani universitari che, in una fase della vita fortemente formativa della personalità, ricca di aspettative e di desiderio di relazioni, si distaccano dalla famiglia e dal luogo di origine alla conquista di una nuova autonomia.

Abitare da studenti è dunque un aspetto dell'abitare temporaneo che però assume un ruolo destinato a lasciare traccia duratura nella vita degli individui.

E' un abitare che si contrappone sia al modello di vita dei nativi di un luogo sia al modello di vita del turista: esprime un rapporto intenso con la vita universitaria e quindi con l'identità culturale della città che ospita lo studente .
Il dualismo fra società stanziale radicata e società in movimento origina la dialettica della "casa-non casa" e del "luogo-non luogo" che contraddistingue il modo di abitare dello studente e che rafforza le relazioni fra città e università: il modello di vita dello studente si traduce in una serie di comportamenti atti ad ottimizzare il rapporto tra costi e benefici e identifica un sottosistema urbano che si relaziona con il resto della città.

L'accertato sovraffollamento delle università italiane testimonia l'inadeguatezza dell'attuale sistema e si concretizza in un fenomeno di "esteriorizzazione" della domanda di servizi (la biblioteca di quartiere sostituisce quella universitaria, l'alloggio diventa lo spazio per studiare, ecc.) con una conseguente inadeguatezza degli stessi.

La risposta a questa situazione deve passare attraverso la definizione di un nuovo modello sia per la residenza dello studente sia per le funzioni integrative alle strutture istituzionali e residenziali inteso come un microcosmo polivalente e attrezzato in grado di rispondere alle aspettative che comporta il vivere in un'altra città per un certo periodo della propria vita e alle esigenze di una vita necessariamente ridotta all'essenziale.

Il fine del proponimento è di determinare un miglioramento della qualità della vita dello studente e rendere la possibilità di godere la città, intesa sia come spazio per interscambi sociali e culturali sia come esperienza di crescita personale.

Promossa da Luisella Gelsomino e Giorgio Praderio, del Dipartimento di Architettura e Pianificazione Territoriale, si è articolata in un Concorso internazionale al quale hanno partecipato 30 Università italiane ed europee con oltre 80 progetti.

L'area individuata per questa esperienza progettuale condivisa da studenti di vari paesi europei e da studenti dell'Ateneo bolognese è quella del Carcere Minorile di Via del Pratello.

L'iniziativa si concluderà con un Convegno promosso dalla Regione Emilia-Romagna nel quale si completerà il confronto delle esperienze sul tema, sia in termini di modelli progettuali che di proposte gestionali e soluzioni economico-finanziarie.

Padiglione Esprit Nouveau - Bologna

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