Nell'ambito del progetto Visioni Instabili. La mostra propone un confronto tra le due artiste. Diversi modi d'intendere il contemporaneo e imbastire nuovi codici, visioni altre, attraverso fotografia, intervento pittorico, digital art, installazione, video.
Nell'ambito del progetto Visioni Instabili
Visioni Instabili, a cura di Lucia Anelli, è un progetto integrato che accoglie l’Arte oltre confini preconcetti, in un osmotico e fecondo scambio di sollecitazioni multiple, sia sensitive che cognitive. L’intento è quello di stimolare l’intersezioni tra i linguaggi artistici odierni tramite dibattiti culturali, incontri visuali, discussioni letterarie.
Quattro appuntamenti, da aprile a giugno, con gli otto artisti invitati: Franco Altobelli-Mirella Mazzarone, Maria Martinelli-Patrizia Piccinni, Lara Urso-Raffaele Maione, Oronzo Liuzzi-Girolamo Gravina. Quattro simpatici face to face, diversi modi d’intendere il contemporaneo e imbastire nuovi codici, visioni altre, attraverso fotografia, intervento pittorico, digital art, installazione, video.
Maria Martinelli vive e lavora a Bari. Laureata in Lingue e Letterature straniere, ottiene anche il titolo di dottore di ricerca in Teoria del Linguaggio e Scienze dei Segni. Completa i suoi studi con il diploma in pittura. Propone il suo ultimo lavoro, fotografico e multimediale, con un video inedito. L’artista rappresenta luoghi - in genere paesaggi urbani - nei quali si inseriscono alcuni elementi ricorrenti: movimento, ribaltamento, moltiplicazione e rarefazione dei soggetti, colore che compare sullo sfondo in bianco/nero. Il movimento è inteso anche come processo di moltiplicazione, materializzazione e smaterializzazione di un’immagine o meglio, di elementi dell’immagine, che lasciano la traccia di un percorso in momenti successivi, unici e irripetibili. Le diverse “copie†dello stesso soggetto suggeriscono altri suoi modi di essere, altre dimensioni e possibilità della sua vita. Col passare del tempo, la presenza di singole immagini moltiplicate si è trasformata in veri e propri ''paesaggi paralleli'', che a un primo sguardo appaiono come un tutto omogeneo e integrato, ma che si rivelano poi indipendenti l'uno dall'altro, ognuno il fantasma dell'altro.
Patrizia Piccinni vive e lavora a Barletta, Bari. Sta ultimando gli studi all’Accademia di Belle Arti.
Presenta un lavoro seriale che gioca, più che sulla presenza, sull'assenza di elementi fisici. Per la realizzazione ha creato ambigui set fotografici e forme non ben definibili in cui ha assemblato banali frammenti del quotidiano e oggetti che la rappresentano (semi vegetali, bolle di materiali trasparenti simili a sacchi amniotici, ecc..), fotografati e resi più o meno riconoscibili da uno sguardo fortemente ravvicinato dell'obiettivo.
L'opera finale è dunque l'immagine di ciò che ha costruito precedentemente, stimolando una curiosità tattile. I riferimenti sono chiaramente al mistero della creazione nonché della fecondazione con note fortemente autobiografiche.
In contemporanea: Incontro con l’autore : presentazione del libro di Maria Vinella “Educazione ai beni culturali e ambientali†(ed. Pensa, Lecce 2004).
A cura di Lucia Anelli
Galleria “Ra Comunicazione Totaleâ€,
via Pasquale Fiore, 35 (vicino ospedale) - Terlizzi (BA)
Orario: 20,00-22,00.
Chiuso i festivi