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Mimmo Vastano
dal 27/4/2005 al 12/5/2005
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27/4/2005

Mimmo Vastano

Spazio56, Caserta

1980. Sentieri. 2005... Nel lavoro dell'artista e' determinante il concetto di margine. I suoi quadri si costituiscono spesso nel rapporto con la loro cornice, creata con alti impasti di stucco, colore ad olio e smalto.


comunicato stampa

1980. Sentieri..2005…

Nel lavoro di Mimmo Vastano determinante è il concetto di margine. La sua potrebbe essere definita un’arte del/al margine su una molteplicità di piani. Innanzitutto a livello esistenziale: nel sottoporsi all’esperienza del limite, corporeo e relazionale, al fine dichiarato di predisporsi meglio alla visione. In secondo luogo nell’esito oggettuale: i suoi quadri si costituiscono spesso nel rapporto con la loro cornice, creata con alti impasti di stucco, colore ad olio e smalto. Questa delimita il quadro e insieme ne invade l’interno come fondo o figura: margine e centro sono il risultato di una continua e differenziata increspatura di una medesima materia. Infine nell’elaborazione di una vera e propria iconografia specifica del margine.

Ricorrenti sono soprattutto quattro elementi, che configurano il margine come zona ambigua, allo stesso tempo di dispersione di una regolarità e di mediazione con altro: l’angelo, il cuore, la croce, la pistola. L’angelo, figura che abita i bordi del visibile, messaggero, tramite. Il cuore, che, nella simbolica periferica - rispetto al pensiero con la “p” maiuscola - e nelle rime delle canzonette che si sentono dalle finestre dei quartieri popolari, è “amore”, riduzione insieme naif e pop della complessa economia dello sporgersi verso. La croce, svuotata di un vero richiamo religioso, come incrocio di margini, punto liminare del flusso storico, di massima caoticizzazione e reset.

La pistola, la 9x21 Berretta, quella che usano i killer della camorra e che è la stessa in dotazione alla polizia di stato. Una sconvolgente coincidentia oppositorum, il segno più manifesto della dissoluzione della logica e della legge, là dove, al margine, e per l’incontrollabile agitazione interna, il sistema produce una sorta di schiuma.

Per il vernissage del 28 aprile verrà presentato il libro 1980.Sentieri..2005…, raccolta di pensieri dell’artista scritti negli ultimi anni. In mostra alcuni dei lavori più significativi della sua produzione recente – come il grande monocromo circolare Soleeluna (2004) - e un’installazione realizzata per l’occasione, Pensieri per sentieri: frammenti e appunti visivi, tra il diario personale e una cosmografia del nostro immaginario culturale, tutti “cuciti”, ovviamente, dal motivo continuamente variato delle cornici.

Curatore: Alessio Fransoni

Inaugurazione: giovedì 28 aprile 2005 ore 19.30

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