In 'Figura rotta con gambe', di Sonia Brunelli, l'orizzonte ottico si abbassa al suolo. Il soggetto passeggia all'interno di una realta' isolata scivolando con lo sguardo sulla superficie piana nella quale appoggia e avanza. Girato nel 2003, 'C- Song', di Jan Lauwers, e' un film senza parole, sulla violenza.
Xing, Pierrot Lunaire, H-amb
presentano
LIVING ROOM
appuntamenti performativi realizzati per uno spazio ridotto
a cura di Silvia Fanti
giovedì 5 maggio h 22.00
Sonia Brunelli
Figura rotta con gambe (performance)
+
WAITING ROOM
Jan Lauwers/Needcompany (B)
C-Song (video)
Giovedì 5 maggio alle 22.00 Raum, in via Ca' Selvatica 4/d, presenta la
performance Figura rotta con gambe di Sonia Brunelli per Living Room,
accompagnata dal video C-Song di Jan Lauwers regista della compagnia
teatrale Needcompany di Bruxelles, una prima nazionale per Waiting Room.
In Figura rotta con gambe di Sonia Brunelli l'orizzonte ottico si abbassa al
suolo. Il soggetto passeggia all'interno di una realtà isolata scivolando
con lo sguardo sulla superficie piana nella quale appoggia e avanza.
L'esplorazione ininterrotta della figura è guidata da una visione lineare,
distesa e ravvicinata della realtà . Lo spostamento della linea d'orizzonte
verso il terreno, converte lo spazio ottico al suolo. La relazione
ravvicinata e frontale abolisce lo spazio prospettico tradizionale,
organizzato per piani in successione, eliminando, alla visione, la
sensazione di profondità e di lontananza. La figura in posa sul terreno si
rappresenta di scorcio, in misure proporzionali accorciate, ridotte,
diminuite nella lunghezza. La compressione prospettica costruisce posizioni
volumetriche improbabili.
Le forme di questa azione teatrale si sviluppano all'interno di uno spazio
manuale chiuso fra l'altezza 0 del pavimento e l'altezza variabile dello
sguardo. La percezione visiva della figura oscilla sul terreno prescrivendo
all'occhio una funzione manuale, simile al tatto: l'osservazione
ravvicinata rivela diverse possibilità di relazione, connessione, legame,
contatto, con il punto 0. Questo scambio nei due sensi, il tatto e la vista
come il suolo e l'orizzonte, elimina la distinzione tra i piani liberando i
confini verso l'infinito. La superficie, il fondo, il basamento di questo
luogo, sono per questa figura il campo visivo lo spazio in cui tastare,
esplorare, spaziare e verificare diverse possibilità di avanzamento. Le
tensioni dinamiche che nascono sono mosse e spinte da una logica intuitiva e
funzionale all'ambiente. Il deserto in cui vive la figura fa spazio ad una
forza melodica, ad un essenza, ad un movimento, che la in-segue come un
ossessivo motivo musicale. Figura in misure ridotte, emerge dal suolo e dal
silenzio.
Sonia Brunelli, 29 anni. Studia arte e il radicale problema della
rappresentazione e della comunicazione artistica. Il movimento, l'azione,
l'orizzonte ottico e gli stimoli che conducono ad un cambiamento dello stato
fisico attuale sono i punti di partenza della sua ricerca. Dal 2000 è
Coroginnasta della Stoa, Scuola di Danza e filosofia, fondata dalla Societas
Raffaello Sanzio di Cesena. Dal 2002 segue il pensiero, la ricerca e le
produzioni della compagnia teatrale Egum Teatro di Siena. Nel settembre 2005
partecipa alla Biennale - Teatro di Venezia con il gruppo Orthographe.
Girato nel 2003, C- Song, è un film senza parole, sulla violenza. "Nato
come avvio di un nuovo film, ha assunto una sua forte identità come
installazione: un oggetto autonomo, fatto per uno schermo grande in un
ambiente piccolo. C-Song è una narrazione che confonde. E' composto come
un'entità sensoriale che suscita precisi sentimenti in chi guarda in modo
quasi astratto. Il sonoro crea una densità estrema, evadendo dalla necessitÃ
di una storia. E' una storia senza parole, o un'inmmagine che forza la
memoria dello spettatore" (Jan Lawuers).
Il film è stato presentato nei Needlapbs allo STUK di Leuven Kaaitheater
Studios a Bruwelles, e in vari festival tra cui Courtisane in Gent e
Hamburg International Short-Film Festival.
Jan Lauwers (1957), drammaturgo, regista e artista visivo belga, dagli anni
'80 ha introdotto cambiamenti radicali nella scena del teatro e danza
fiammingo. Partito col Epigonenensemble ha avuto risonanza internazionale,
presentando un teatro diretto, concreto, fortemente visivo, che utilizza la
musica e il linguaggio come elementi strutturali.
Nel 1985 ha dato vita alla Needcompany, con cui ha sperimentato un
linguaggio teatrale spurio, basato su una composizione frammentata anche
attraverso la narrazione. Lauwers indaga il medium teatrale spingendo i suoi
performers ad un approccio artistico individuale e critico, che interroga le
convenzioni e il senso del teatro.
Uno degli aspetti più rilevanti del suo lavoro registico è portare ad una
'recitazione 'trasparente' e pensante, che esplicita il paradosso tra
finzione e realtà . Questo specifico approccio è stato applicato sia a
lavori classici (Shakespeare) che nuove opere tra cui il recente 'La chambre
d' Isabelle' presentato al festival di Avignone.
Living Room, a cura di Silvia Fanti, è uno sguardo sulla produzione di
performer, coreografi, artisti visivi e plastici. In Living Room convergono
una serie di eventi performativi realizzati per uno spazio ridotto, a
stretto contatto con il pubblico, aperti nel formato e nell'ideazione. Un
format anomalo che nasce per sperimentare forme di presentazione scenica non
classiche, alla ricerca di prototipi e tipologie performative attuali e
colloquiali.
Living Room è una camera di decompressione per artisti affermati; e un luogo
di verifica per chi ha ricerche in corso: ricerche sui formati, sulle forme
della rappresentazione, di cui condividere i processi e non solo gli esiti.
A Living Room si affianca lo spazio Waiting Room, spazio intercapedine in
cui vengono presentate brevi opere video.
Immagine: Sonia Brunelli
Raum
Via Ca' Selvatica 4/d, Bologna
col supporto di Città del Capo - Radio Metropolitana, Radio Città Fujiko, Edizioni Zero