L'approccio architettonico-volumetrico dell'artista intende ricavare all'interno dello spazio 'volumi' in negativo per accogliere le sue installazioni; 'masse d'aria' rubate alla galleria come fossero parentesi nelle quali ritrovare il proprio spazio mentale. 4 settimane che inglobano 4 eventi con una varieta' di partecipazioni come nel caso dei musicisti che suoneranno all'interno del Volume Sonoro
Che fa sua la nostra casa
A cura di Alessandro Mancassola
La Unorossodue, spazio per l’arte contemporanea, ospita Marco Maria Giuseppe Scifo “che fa sua la nostra casa†e a sua volta accoglie altri artisti.
Così si potrebbe dire: perché parlare di “mostra personale†nell’accezione più comune è forviante. 4 settimane che inglobano 4 eventi con una varietà di partecipazioni anche quotidiane come nel caso dei musicisti che suoneranno all’interno del “Volume Sonoroâ€.
Innanzi tutto lo spazio; l’approccio architettonico-volumetrico di Scifo non intende trasformare la Unorossodue altresì ricavarvi al suo interno dei “volumi†in negativo ad accogliere le sue installazioni; “masse d’aria†rubate alla galleria, e nel caso della stanza su ruote anche all’esterno (durante gli eventi del 18 e 25 maggio), come fossero parentesi nelle quali l’artista ritrova il proprio spazio mentale e la giusta collocazione di “sogni in b/nâ€.
3 volumi con una cover modulare in legno e neri al suo interno che stanno tra la plasticità di un’opera d’arte e l’involucro dei box da imballaggi.
L’anticamera/galleria: la “stanza su ruoteâ€, involucro del video “Peace†(capretto con respiro pneumatico), è il primo volume incontrato dallo spettatore, che preannuncia il “volume sonoro†e il contenitore ospitante “Berliner meer†che trovano posto “solo†nel retro della galleria; il primo e più importante spazio della Unorossodue avrà le pareti spoglie, solo “bagnate†dalla luce videoproiettata di “8 sec. b/nâ€; questo per ospitare gli eventi organizzati dallo studiommg.
Un atteggiamento che contraddistingue il metodo con cui opera Scifo: uno dei più importanti “work in progress†dell’artista è l’archiviazione degli ateliers di giovani artisti; ricerca iniziata durante l’esperienza erasmus a Berlino e continuata a Milano vede partecipazioni da diverse parti del globo. Con lo stesso spirito ha aperto la sua “mostra†per creare una possibilità espositiva e collaborativa articolata in anni di progettazioni.
“Berliner meer†è la più viva testimonianza del concetto di opera in continua evoluzione dell’artista: generata a Berlino nell’esigenza di “trovare il mare†(volume meditativo insonorizzato delle sue immersioni subacquee) è al suo terzo momento espositivo: in questa versione l’esplosione di pesci in terracotta diviene acquario, il monitor incassato al pavimento col suo schermo parallelo al piano di terra che mostra una porzione di mare è circondato da centinaia di morbidi pesci in tessuto nero chiusi nel perimetro di una stanza in plexiglass.
Il “Volume Sonoroâ€, stanza insonorizzata per impedire l’ascolto al di fuori di essa delle musiche che verranno suonate ogni giorno in orari non stabiliti, ospita un pianoforte verticale nero e tre sedili per gli spettatori.
“8 sec. b/nâ€: come un déjà -vu un bambino di cinque anni si muove lentamente oltre una porta seduto su un cavallino di legno provvisto di ruote, accompagnato dal suono ovattato di una ventata; il breve video viene mandato in loop, diventando ulteriore ossessione di questa “wunderkammer†contenitore di sogni in bianco e nero.
Eventi correlati:
11-05 ore 19.00: la sera del vernissage un pianista suonerà in loop “Clair de Lune†di Claude Debussy all’interno del “Volume sonoroâ€.
18-05 ore 20.30: il “Volume Sonoro†lascerà per una sera le armonie di Debussy per ospitare “il Classico Corrottoâ€, incontro di esperienza artistiche diametralmente opposte: il pianoforte classico del Maestro Maurizio Salerno e la voce della cantautrice rock-progressive di Sarah Demagistri. L’intervento trasformerà il volume in radio: mancherà infatti un iterazione vera sia con i musicisti chiusi nella stanza insonorizzata che con il suono acustico ripetuto al di fuori da un impianto di amplificazione. In una videoproiezione esterna il pubblico potrà vedere il quartetto (pianoforte, chitarra, violoncello e voce), in un estraneamento spaziale nonchè temporale.
25-05 ore 20.30: “10 video-artisti interagiscono con noi che siamo di casa†è una rassegna video della durata di circa un’ora; questo è il frutto più chiaro della ricerca degli ateliers condotta da Scifo; momento di possibilità espositiva per altri 10 artisti conosciuti in anni di spostamenti e collaborazioni che vedranno Scifo ancora una volta spettatore anziché espositore.
08-06 ore 19.00: un intervento di questa portata può trovare solo in un catalogo la sua completa testimonianza: contenitore di tutti gli accadimenti e di tutte le partecipazioni. Verrà presentato assieme alla proiezione di un video inedito dell’artista.
Inaugurazione: mercoledì 11 maggio 2005, ore 19.00
Unorossodue
via Boltraffio, 12 - Milano