Together forever. Attraverso una reinterpretazione del mito di Salome' e San Giovanni Battista i due artisti compiono un'indagine sulle attuali vicende politico-culturali e sulla conflittualita' dei rapporti amorosi. Nel video e nelle fotografie esposte la dualita' tra gioia e tragedia e' un motivo costante
La Galleria Lia Rumma presenta, mercoledì 11 maggio 2005 alle ore 19.00, Together
forever il nuovo lavoro di Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini.
Nel video e nella fotografie esposte, i due artisti - attraverso una
reinterpretazione del mito di Salomè e San Giovanni Battista - compiono un'indagine
sulle attuali vicende politico-culturali e sulla conflittualità dei rapporti
amorosi.
Il gesto della decapitazione, lontano dall'essere sminuito come atto barbarico,
viene assimilato a tutte le guerre fatte in nome di Dio. La storia d'amore, che
Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini immaginano ci sia stata tra i due personaggi,
ci permette di considerare l'episodio da una prospettiva diversa. Il loro
contrastato rapporto può essere letto, seppure in scala ridotta, come l'emblema del
dissidio tra i popoli. Lui è visto come un moralizzatore che è in grado di prevedere
grandi tragedie, ma è incapace di comprendere a fondo le ragioni della sua compagna
e di capire la differenza tra universale e individuale. Lei è una donna dei sensi
che danza per un intrinseco impulso di sana leggerezza, ma sembra incapace di
guardare la realtà nella sua complessità globale. La scelta di questo soggetto è per
i due artisti anche un modo per confrontarsi con l'arte del passato, dal momento che
Salomè, vista nel Vangelo esclusivamente in funzione della morte del Battista,
acquista autonomia e spessore attraverso le numerose rappresentazioni e le
molteplici interpretazioni che si susseguono nei diversi periodi della storia
dell'arte.
In together forever la dualità tra gioia e tragedia è un motivo costante. La
ballerina che regge la testa su un piatto mentre gira su un carillon alle note di
What a wonderful world di Louis Amstrong (una delle canzoni di cui era stata vietata
la trasmissione negli Stati Uniti dopo l'11 settembre), stravolge lo stereotipo del
classico carillon, trasformandolo da giocoso a tragico, mentre nella piacevole
immagine della Salomè/Ottonella che danza di spalle, la presenza del coltello
preannuncia un atto di violenza. In un'altra foto, Giovanni/Nicola è sospeso in aria
nel buio di un paesaggio urbano e guarda il mondo alla rovescia, costretto dal suo
nuovo stato a cogliere altri punti di vista. La ricerca di una giusta visione è
ribadita del resto proprio da una frase pronunciata nel video: "da questa
prospettiva tutto è rovesciato, cioè finalmente nel verso giusto". L'idea del
rovesciamento ricorre anche nella foto del piano tipografico visto dall'alto che
visualizza un brano di conversazione estratto dal video, comprensibile solo se letto
al contrario. La triplice proiezione dell'installazione video è scandita dal
colloquio sussurrato tra i due personaggi. Entrambi si trovano in contesti
contemporanei: lei è in un luna park e lui in un mercato; ma questi luoghi, colti
nella loro desolazione notturna, contengono una dimensione onirica che lascia spazio
alle immagini evocate dalle sonorità avvolgenti di dialogo.
Si ringraziano Andrea Beck Peccoz, Ludovica Codecasa, Goffredo Colombani, Gianni
Gangai, Roberto Gennari, Steve Piccolo, Giuliano Piseddu, Rohka, Mattia Romano, Tek
Set.
Inaugurazione mercoledì 11 maggio 2005, ore 19.00
Galleria Lia Rumma Milano, Via Solferino, 4
Orario galleria: dal martedì al sabato, dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00