Fondazione Bandera
Busto Arsizio (VA)
via Andrea Costa, 29
0331 322311 FAX 0331 634298
WEB
Ottocento italiano
dal 17/11/2000 al 11/3/2001
0331 322311 FAX 0331 398464
WEB
Segnalato da

Fondazione Bandera




 
calendario eventi  :: 




17/11/2000

Ottocento italiano

Fondazione Bandera, Busto Arsizio (VA)

Ottocento Italiano. Da Lega a Wildt consente una ricognizione storica delle maggiori scuole italiane dando uno scenario variegato e in parte inedito della pittura italiana dell'800. Dalla Scapigliatura lombarda ai Macchiaioli del Caffè Michelangelo, fino alla Scuola napoletana, sono rappresentate le esperienze più significative del secolo.


comunicato stampa

Da Lega a Wildt.

A cura di Raffaele De Grada e Guido Ceriotti.

Sui tre piani dello spazio vengono presentate oltre 90 opere tra dipinti e sculture di alcuni dei maggiori artisti italiani dell'800 in un percorso che si snoda attraverso le testimonianze di Giuseppe Pellizza da Volpedo, Antonio Fontanesi, Mosè Bianchi, Antonio Mancini, Giovanni Fattori, Giuseppe de Nittis e Silvestro Lega.

Ottocento Italiano. Da Lega a Wildt consente una ricognizione storica delle maggiori scuole italiane dando uno scenario variegato e in parte inedito della pittura italiana dell'800.
Dalla Scapigliatura lombarda ai Macchiaioli del Caffè Michelangelo, fino alla Scuola napoletana, sono rappresentate le esperienze più significative del secolo.
Le opere provengono dalle collezioni del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano e oggi, per la prima volta, dopo i lavori di ripulitura e i restauri voluti dalla Sovrintendenza per le Belle Arti di Milano, si possono ammirare nell'ambito di un percorso espositivo organico.

"La mostra organizzata dalla Fondazione Bandera per l'Arte", spiega Domenico Lini, direttore del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, "rappresenta una grande occasione per riscoprire un patrimonio di ampia portata storica e critica, generalmente sconosciuto agli stessi milanesi".
Non a caso la rassegna coincide con la pubblicazione del catalogo generale delle collezioni curato da Raffaele De Grada in collaborazione con Cristina Fiordimela.

"Questa iniziativa vuole essere un'ulteriore tappa nello sviluppo della nostra attività espositiva in un dialogo sempre più intenso con il territorio, come dimostra proprio la collaborazione con il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano", afferma Alberto Fiz, direttore della Fondazione Bandera per l'Arte. "Dopo le importanti rassegne dedicate a Bruno Munari e Fausto Melotti, ancora una volta si è realizzato un evento di carattere nazionale che questa volta consentirà una rilettura delle vicende che hanno caratterizzato l'arte dell'800 italiano".

A dispetto di quanto si possa supporre pensando all'attività principale del Museo della Scienza e della Tecnologia, teso ad indagare la relazione tra arte e scienza, nell'ex convento degli Olivetani è custodito un nucleo dell'800 di grande prestigio, frutto di una serie di donazioni, tra cui quella più importante voluto nel 1958 dall'industriale tessile gallaratese Guido Rossi. Nel 1960, si aggiunge la donazione dell'ingegnere Francesco Mauro e nel 1971 il lascito Capitini.

Questi atti di generosità hanno consentito di realizzare un nucleo particolarmente significativo di opere già esplorato nel 1986 da Luciano Caramel e ora ulteriormente indagato da Raffaele De Grada che ha organizzato le opere per scuole regionali ripercorrendo i criteri che avevano guidato le scelte di Guido Rossi.

Nella selezione di opere presentata dalla Fondazione Bandera per l'Arte si possono ammirare testimonianze fondamentali dell'800 italiano come L'invito alla danza di Mosè Bianchi, uno dei capolavori dell'artista monzese si rifà ad un'immagine del Settecento veneziano interpretata in chiave moderna con riferimenti alla pittura francese di Mariano Fortuny.
Il divisionismo italiano, poi, trova ne La processione di Pellizza da Volpedo il suo momento più alto.

L'opera, già esposta alla prima Biennale veneziana del 1895, rappresenta insieme al Quarto Stato e a Fiumana, la testimonianza più celebre dell'artista. In questo caso, si attua una straordinaria fusione tra la natura e la vita degli uomini in un dipinto dove il bianco delle vesti assume un aspetto astratto quasi metafisico.
Per quanto riguarda la scuola toscana, è sufficiente segnalare I fidanzati di Silvestro Lega realizzato a Piagentina nel 1869. Si tratta di un dipinto solenne, venato da una sottile malinconia e avvolto da un misterioso colore arancione. Esposta per la prima volta nel 1869, la composizione, è stata fra le più ammirate nella mostra parigina dedicata ai macchiaioli risalente al 1978.

Accanto a Giovanni Fattori, Antonio Fontanesi, Ettore Tito, Giacomo Favretto, Francesco Paolo Michetti, Luigi Conconi e Filippo Palizzi, un'attenzione particolare merita Bacco fanciullo del napoletano Antonio Mancini, un dipinto del 1874 che sembra rimandare al realismo caravaggesco, almeno per l'immediatezza espressiva con cui viene raffigurato il volto di questo adolescente che emerge da una composizione scura fatta di verdi e bruni.
Non manca, infine, una sezione dedicata alla scultura con opere plastiche del napoletano Vincenzo Gemito, così come di Arrigo Minerbi, uno degli ultimi simbolisti italiani ammirato, tra l'altro, da Gabriele D'Annunzio e del torinese Pietro Canonica, maestro tra i più noti dell'inizio del '900.

Ma le testimonianze senza dubbio più importanti sono quelle di Adolfo Wildt, il maestro di Lucio Fontana e Fausto Melotti che apre ufficialmente il '900. L'artista milanese dà vita a forme assolute sulle "quali la luce scivola senza soffermarsi sui vuoti che appaiono piuttosto come escavazioni nella materia purissima" (De Grada). Lo dimostrano due capolavori del simbolismo, entrambi esposti alla Fondazione Bandera per l'Arte, come La Concezione e I pargoli cristiani.

In occasione dell'inaugurazione della mostra verrà presentato il catalogo generale delle collezioni di proprietà del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano Ottocento Novecento a cura di Raffaele De Grada (Anthelios Edizioni, 2000).

Durante il periodo della mostra è previsto un programma didattico di laboratori e visite guidate studiato espressamente per gli alunni delle scuole.

Inaugurazione:
sabato 18 novembre, ore 18.

Orario:
da martedi' a venerdi', dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.
Sabato e domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Ingresso:
intero £ 10.000; ridotto £ 7.000.

Fondazione Bandera per l'Arte - via Andrea Costa 29 - Busto Arsizio (VA) - Tel: 0331 322311 - Fax: 0331 398464

IN ARCHIVIO [40]
AD- Libitum (A piacere)
dal 17/2/2012 al 10/3/2012

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede