Studio Soligo
Roma
via Dardanelli, 25
06 32609174 FAX 06 97254798
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Esteban Villalta Marzi
dal 18/5/2005 al 19/6/2005
06 32609174
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Segnalato da

Studio Soligo s.r.l.




 
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18/5/2005

Esteban Villalta Marzi

Studio Soligo, Roma

Iceguys. L'artista e' interessato a un mondo tra fantasia e quotidianita'. Anche lo stile si mantiene coerente: stesure morbide ma decise, colori che esplodono tra tinte acide, personaggi che mescolano le culture del fumetto ai frammenti di esperienze reali.


comunicato stampa

Iceguys

A cura di Gianluca Marziani

Giovedì 19 maggio 2005: appuntamento allo Studio Soligo con la nuova personale di Esteban Villalta Marzi. Dopo "Blood Runner" e "Mondo tor(er)o Mondo Danzato(rero)", arriva il progetto dal titolo ICEGUYS, sempre sul filo narrativo di un'umanità in bilico, emotivamente sdoppiata, dubbiosa tra tolleranza zen e volontà del gesto definitivo. La mostra, curata (come le altre due) da Gianluca Marziani, detiene la lucidità pittorica che caratterizza l'artista, interessato ad un mondo tra fantasia e riferimenti reali, tra le gestualità del quotidiano e un eccesso di tensione esplosiva. Anche lo stile si mantiene coerente ad una ricerca ultraventennale: stesure morbide ma decise, colori che esplodono tra tinte acide, personaggi che mescolano le culture del fumetto ai frammenti di esperienze reali. Il nuovo progetto si confronta con la cultura giapponese dei manga: ragazzi e ragazze, inquadrati su fondali generalmente monocromi, che vivono il senso della propria gestualità agonistica, la dimensione della forza e del mistero dietro certi sguardi, certi gesti, certi silenzi dilatati. Hanno un incarnato glaciale e sono circondati da tatuaggi che galleggiano sulla superficie del quadro, quasi a rimandare la memoria verso le simbologie che ogni disegno contiene. Come sempre accade coi protagonisti di Villalta Marzi, anche qui non capiamo se si tratti di buoni o cattivi, di gesti solitari o decisivi, di pura finzione o sintesi dilatata del reale. Al contempo, si insiste su corpi di cultura contaminata, al confine tra riferimenti "altri" (in tal caso la cultura nipponica del pop estremo) e una coerenza mediterranea che entra nelle vene dei soggetti in campo, plasmando la stessa iconografia con cui eravamo abituati a vederli. Una pittura di figurazione risolta e consapevolezza della finzione, lungo un bel percorso che, attraversando le radici del pop, riflette lo spirito in ebollizione del presente.

Inaugurazione: Giovedì 19 maggio 2005 ore 19.30

Studio Soligo, Via E. Gianturco 5 - 00196 Roma

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