L'artista ripercorre il suo lungo 'diario per immagini' dal Mozambico. Dieci anni, tra il 1982 ed il 1992, come insegnante ed animatore del Centro di Formazione Fotografica, sorto a Maputo ad opera della cooperazione italiana.
Frammenti dall’archivio del Mozambico (1982 – 1992)
"Gin Angri, chiuso nel suo studio di Como, ha ripercorso finalmente il suo lungo “diario per immagini†dal Mozambico. Dieci anni, tra il 1982 ed il ’92, come insegnante ed animatore del Centro di Formazione Fotografica, sorto a Maputo ad opera della cooperazione italiana per aiutare i giovani professionisti di un paese martoriato ad affiancare alle tecnologie dell’immagine un’autonoma espressione di linguaggio.
Nelle valigie, al suo ritorno – dopo quel decennio, ed altri brevi soggiorni nel ’93 e nel 2000 – almeno quarantamila scatti in bianconero e migliaia di color slides. Gli anni ormai trascorsi da quella decisiva esperienza (…) gli permettono ora di riflettere a proposito delle variazioni di “messaggio†che il tempo opera sulle immagini di origine ottica. Dove la propria testimonianza vitale, la propria interpretazione si era mescolata al tratto specifico della fotografia, al suo fondamento che ormai siamo abituati a chiamare “documentarioâ€.
Così descrive Cesare Colombo, nel suo testo che accompagna, nel secondo numero dei carnet Archivi di Azibul, alcune immagini scelte tra il vastissimo materiale prodotto dall’autore e che rappresenta la sintesi di più di dieci anni di vita in Mozambico e dei suoi successivi ritorni.
In collaborazione con:
COSV Comitato di coordinamento delle organizzazioni per il servizio volontario
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Inaugurazione martedì 24 maggio, ore 18.00
Serata con l’autore martedì 15 giugno dalle ore 18.00 alle ore 20.00
Azibul
corso Garibaldi 34 - Milano
Orari: da lunedì a venerdì, dalle 16.00 alle 18.30