Sobre mi cadaver. L'ingresso della galleria e' segnato come la scena di un delitto: la prima cosa visibile dallo spettatore e' la sagoma di un cadavere sproporzionato a terra. A chi appartiene il corpo? Nuovi indizi si possono forse trovare guardando il video: la figura malinconica e sfuggente di quella che intuiamo essere la Gigantessa, dispersa, che invia messaggi di aiuto.
Sobre mi cadaver
A cura di Antonio Arévalo e Roberta Gucci Cantarini
Fin dalla sua formazione, Manuela Viera-Gallo (nata a Roma nel 1977 da
genitori cileni in esilio e poi tornati in Cile, vive attualmente fra
Santiago e New York) si è sentita soggiogata dalle nuove tecnologie
digitali. Questo l'ha portata a manipolare immagini derivanti da
tecniche
più manuali, come la xilografia o la scultura, attraverso Photoshop,
per
esempio, ed a inserirle nel contesto della quotidianità più pop, dove
l'immaginario infantile ci mostra realtà esagerate e a volte mostruose.
In
Cile oggi un gruppo di artisti poco più che trentenni salta di netto
tutto
ciò che si è visto negli ultimi vent'anni nel panorama dell'arte, per
rifarsi in maniera più diretta al rapporto con i media e con le
immagini
esterne che incrociamo nel quotidiano. Alcuni artisti nati alla fine
degli
anni Settanta escono dai confini preposti al fare arte, grazie alla
sempre
più diffusa contaminazione e all'allargamento delle diverse tematiche
della
ricerca estetica. Si caratterizzano per la manipolazione e
l'articolazione
di una serie di materiali, come il riciclaggio d'immagini, gesti e
forme
della tradizione moderna, e per il loro transitare attraverso i diversi
mezzi d'espressione: pittura, fotografia, video e istallazione; sono
strettamente legati ai movimenti neo-concettuale e neo-oggettuale che
contraddistinguono la produzione d'arte dell'ultima decade.
Questo é il
caso
anche di Manuela Viera-Gallo, che privilegia questa apertura per
proporci un
suo peculiare dialogo estetico.
La mostra si profila come un ulteriore passo nella ricerca dell'alter
ego
dell'artista, la Gigantessa, attraverso la raccolta di veri e propri
indizi
che ci permettano di ricostruire la sua storia e sapere cosa le è
accaduto.
L'ingresso della galleria è segnato come la scena di un delitto: la
prima
cosa visibile dallo spettatore è la sagoma di un cadavere
sproporzionato a
terra. A chi appartiene il corpo? Nuovi indizi si possono forse trovare
vedendo il video: la figura malinconica e sfuggente di quella che
intuiamo
essere la Gigantessa, dispersa, vera identità perduta, invia messaggi
di
aiuto. Le sue enormi labbra e i lunghi capelli chiari ci danno la
sensazione
di qualcosa di anomalo, con una corporeità troppo lontana dalla
''norma''.
Nella piazza antistante la galleria, sventolano delle enormi mutande di
pizzo bianche e rosa: è evidente che qualcuno le ha abbandonate, le ha
inavvertitamente dimenticate. Gli abiti di una persona spesso ne
testimoniano e svelano il carattere, le attitudini: un altro
inquietante
elemento sulla vita della Gigantessa. Questa in verità rimane
sconosciuta,
non sappiamo chi sia, pensiamo che qualcosa di terribile debba esserle
successo, ma non sappiamo cosa precisamente. Tutto rende conto del
fatto che
la Gigantessa era presente e improvvisamente è scomparsa, forse per
sempre.
Le dimensioni abnormi di ciò che appartiene alla Gigantessa (come, in
esposizioni passate, peluches monumentali), anche se sembrano indizi
che ci
aiutano a ricostruire la sua storia, ci fanno comprendere quanto sia
distante da noi e irraggiungibile, come tutti in realtà rimaniamo
sempre per
il prossimo. E la sensazione che la Gigantessa sfugga a noi come a se
stessa
è inevitabile.
Manuela Viera-Gallo (Roma, 1977)
Esposizioni (selezione):
2004 Lapsus. GalerÃa Cecilia Palma. Santiago del Cile.
2002 Trapito al sol. 24 / 7 Gallery, East End, Londra, Inghilterra.
2002 Cuantiosa. GalerÃa Animal. Santiago del Cile.
Esposizioni collettive (selezione):
2004 No lo llames preformance, Museo del Barrio, NewYork
2004 Condoro, Galeria Metropolitana, Santiago Chile
2004 Video cuchi cuchi, Museo del Barrio, New York
2004 Telepradise , Centro de Arte Cecilia Palma, Santiago del Cile
2004 Alcanzar una estrella (To reach a star) The bakery Annet Gelink
Galerry, Amsterdam
2004 Emerging artist from Italy & Chile Istituto Italo Latino americano
Roma, Italia
2003 SECS LATINIDADES Intervención Publica. Sao Paulo, Brazil
2003 Gravat digital Galeria Pigment Madrid, España
2002 Fantásticas cacerÃas de leones GalerÃa Balmaceda 1215 Santiago del
Cile
2001 Bienal de video y nuevas tendencias. MAC, Santiago del Cile
3er Festival de video P.P.V. GalerÃa Múltiple, Santiago del Cile,
Jam GalerÃa Animal, Santiago del Cile,
Sweet dreams. GalerÃa Zouk. Sao
Paulo, Brasil
2000 Mandarin, Absolut vodka. GalerÃa Animal. Santiago del Cile
Expecta 2000. GalerÃa Animal. Santiago del Cile.
Confort. GalerÃa Posada del Corregidor. Santiago del Cile
1999 International Festival of Arts. San salvador, Salvador
Bienal de Valparaiso. Universidad Valparaiso, Cile
1999/98 Concurso Nacional de Arte Joven, Universidad de ValparaÃso,
Cile
Untitled. Universidad Concepción. Concepción, Chile
1998 Metástasis. GalerÃa Gabriela Mistral. Santiago del Cile
1997 50 dpi. Centro de Extensión PUC. Santiago del Cile
Premi:
2001 Fondo Dirac, Santiago del Cile
2000 Segundo lugar en la Tercera Bienal de Temuco Mención Pintura.
2000 Primer premio en el concurso postales digitales de revista Paula
Il vino per il rinfresco, rigorosamente cileno, è gentilmente offerto
dalla
Vino Novo Srl di Conegliano (TV)
In collaborazione con ProChile e Ambasciata del Chile in Italia.
Si ringrazia la Dott. Laura de Juan per le traduzioni dallo spagnolo.
Inaugurazione: sabato 4 giugno dalle ore 18.30
Rebecca Container Gallery
Piazza Grillo Cattaneo, 2 - Genova