Les Ininvoquables. Il lavoro di Chantal Michel si articola in fotografia, video e performance. Attenta ai luoghi in cui interviene, l'artista esplora gli ambienti e lo spazio architettonico che la circondano e il loro valore simbolico. Questo confronto con lo spazio e' anche il risultato di una ricerca d'identita': usando il proprio corpo, l'artista lo trasforma e plasma a seconda dei suoi interventi.
Il lavoro di Chantal Michel si articola in fotografia, video e performance.
Attenta ai luoghi in cui interviene, l'artista esplora gli ambienti e lo
spazio architettonico che la circondano e il loro valore simbolico. Questo
confronto continuo con lo spazio circostante è anche il risultato di una
ricerca d'identità: l'artista, usando il proprio corpo, lo
trasforma e plasma a seconda dei suoi interventi.
In questa occasione Chantal Michel ha realizzato una serie completamente nuova di
fotografie che s'ispirano al lavoro di Hermann Gerber (1902-1979), un noto
copista di Berna che ha riprodotto migliaia di opere d'artisti famosi di
epoche e stili differenti. Chantal Michel riesce a rianimare i personaggi
protagonisti di questa serie. Entra nei loro corpi il tempo di una fotografia:
riprende le vesti, gli atteggiamenti e le pose dei modelli - Van Gogh con il suo
orecchio tagliato, la Valentina morente di Ferdinando Hodler o ancora i ritratti
astratti di Paul Klee.
L'artista fa questa volta uso della pittura per realizzare lo sfondo delle
scenografie e per plasmare il proprio corpo. Il realismo del linguaggio fotografico
e gli elementi pittorici entrano in relazione, equilibrandosi. La composizione dei
tessuti e degli oggetti creano un contrasto oppure si fondono stranamente con gli
elementi dipinti.
Anche se i personaggi occupano la quasi totalità dell'immagine
risultando estremamente "presenti", essi appartengono comunque ad un
altro mondo, ad un differente momento temporale: sono degli
"ininvoquables" (inevocabili), come rileva l'artista.
La serie è una strana galleria di ritratti che attraversano e rivisitano la
storia dell'arte.
Un video completa il progetto sotto forma di un "memento mori" al limite
dell'assurdo che affronta con umorismo i temi esistenziali della vita e della
morte.
Chantal Michel è nata nel 1968 a Berna.
Ha già esposto e lavorato in alcuni dei più importanti spazi
espositivi europei ed ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2001.
Recentemente alcune sue opere sono state acquisite dal Museo d'Arte Contemporanea di
Villa Croce - Genova.
Inaugurazione sabato 13 giugno, dalle 19 alle 22
Rebecca Container Gallery
piazza Grillo-Cattaneo - Genova
Ingresso libero