Sergio Mari Arte Contemporanea
Vito Acconci
Sadie Benning
Dara Birnbaum
Ilene Segalove
Bill Viola
Guido Acampa
Vincenzo Balzano
Pasquale Di Stasio
Danilo Tancredi
Lucia Dovere
Vincenzo Frattini
Antonello Matarazzo
Girolamo Santulli
Moio&Sivelli
Pier Paolo Patti
Massimo Pianese
Cristina Rauso
Mauro Ceolin
Donatella Di Cicco
Simone Filippi
Francesco Jodice
Lucia Leuci
Zak Manzi
Chiara Pirito
Luigi Presicce
Laura Carcano
Tre i percorsi che contraddistinguono la manifestazione: un concorso da cui prende il nome la rassegna, Play/Document con artisti italiani e ricerca sul reality-video, infine Videoforum, lavori di artisti internazionali anni '70 –'80, a cura di Laura Carcano. Sono esposti i 13 lavori in concorso, 8 opere di artisti contemporanei e 5 video 'storici'.
L'organizzazione Millenium con il patrocinio della Provincia di Salerno, Comune di
Salerno, inaugura domenica 12 Giugno alle 18.30 all'interno del complesso di Santa
Sofia a Salerno, la prima edizione di Fair Play.
Prima vetrina di respiro internazionale sulla videoarte realizzata al sud Italia.
Rassegna + Concorso VIDEOARTE
Tre i percorsi che contraddistinguono la manifestazione quindi: Fair Play
(concorso, da cui prende il nome la rassegna), Play/Document (artisti italiani e
ricerca sul reality-video) e Videoforum (video internazionali anni '70 –'80).
FairPlay premio Organizzato dall'Associazione Millenium
Premio dedicato alla ricerca video sul territorio che vede tredici giovani artisti
campani in concorso per questa prima edizione. Le opere presentate in questa
sessione sono una rappresentanza delle molteplici contaminazioni e suggestioni che
la videoarte oggi assume a sè.
Un intero piano del Complesso di Santa Sofia a Salerno ospiterà le opere in concorso.
Artisti: Guido Acampa, Vincenzo Balzano, Pasquale Di Stasio & Danilo Tancredi,
Lucia Dovere, Vincenzo Frattini, mald'è, Antonello Matarazzo, Girolamo Santulli,
Moio&Sivelli, Pier Paolo Patti, Massimo Pianese, Roxy in the Box, Cristina Rauso
Play/Document a cura di Laura Carcano
Non c'è più limite all'esibizionismo... Cosa non sarebbero disposti a fare... Si
vendono l'anima pur di apparire in video... E' indecente esporre tanto del proprio
privato...
Quante delle accuse fatte alla tv-verità e ai reality show dovrebbero essere invece
mosse all'arte contemporanea? Se esistono colpe, se ci sono dei meriti, come e a chi
attribuire le une o gli altri?
In quale percentuale possono dirsi reali gli omicidi ricostruiti in seconda serata,
le interviste ai giovani fermati per strada, le riprese del matrimonio, le isole dei
famosi, lo sbarco degli americani sulla luna, i bagliori della Guerra del Golfo, i
filmini delle vacanze, i titoli del tg?
Il documentario è sostanzialmente informazione spettacolarizzata, eccesso di realtà .
Documentare qualcosa implica dichiarare che questo esista realmente, conseguente è
l'attuale propensione a riconoscere come autentico quanto passa per il tubo
catodico, mentre è sostanzialmente virtuale (impalpabile, informe, incerto) ciò che
non viene così mediato.
Chi filma un evento, una dichiarazione, un monumento, sta autenticando o falsando il
mondo?
Artisti: Mauro Ceolin, Donatella Di Cicco, Simone Filippi, Francesco Jodice, Lucia
Leuci, Zak Manzi, Chiara Pirito, Luigi Presicce.
Videoforum a cura di Laura Carcano
Il concept alla base di Play/Document indaga il territorio della ricerca
storico-internazionale.
Cinque lavori realizzati tra gli anni '70 e '80 che dimostrano come da sempre la
videoarte abbia gestito il suo rapporto con la reality.
Artisti: Vito Acconci, Sadie Benning, Dara Birnbaum, Ilene Segalove, Bill Viola
Tutti i video:
Mauro Ceolin
Expensive Look Without the Expensive Price è il disegno di uno skyline
globale, ricalcato su un indagine statistica dei luoghi più visitati e fotografati
durante le vacanze dei blogger (coloro che hanno un blog, ovvero un diario online).
Il risultato è una lenta animazione accompagnata da un canto nuziale Inuit, in loop
come in un mantra.
Donatella Di Cicco
In Dolls quattro ragazze della provincia di Caserta raccontano
i propri spazi, le aspirazioni di evasione e i piccoli sogni fatti di poco. Scelgono
il loro abito da sera migliore e lo sfoggiano per le strade del paese in pieno
giorno. Raggiungono un posto isolato, di qui la videocamera indugia in silenzio
sulla loro timidezza o spavalderia, sulle note della struggente All by myself che
continua a raccontare per loro.
Simone Filippi
Da parecchi anni Simone Filippi documenta fedelmente le sue notti
di San Silvestro. Da un rave a un conto alla rovescia seguito in tv, passando per la
festa parrocchiale e un party in hotel. L'artista in primo piano è impassibile e
muto, alle sue spalle scorrono fiumi di spumante e trenini di samba, vassoi di
leccornie e una notevole quantità di socialità di fine anno.
Francesco Jodice
Tra il 2 ottobre 1998 e il 29 novembre 2002 cinque anziani si
sono incamminati nei boschi del Montemaggiore nell'alto casertano. Non sono mai
stati ritrovati. Il caso Montemaggiore attraverso ricostruzioni e interviste
sottolinea il mistero.
Lucia Leuci
Lou Lou è tradita dal suo compagno che dalle chat all'out-net vive una
seconda vita segreta. Lou Lou mette allora in atto il solo riscatto possibile
diventando lei stessa oggetto virtuale del desiderio, ricorrendo attraverso
l'autoscatto a un sovraeccitamento fatto di costumi, attrezzi e giocattoli
sgargianti. Good Vibrations risulta così una sorta di indagine sulla paradossale
violazione della (propria) privacy.
Zak Manzi
Death of a sovversive è la messa in scena di un filmato di Al-Qaeda. La
telecamera fissa riprende i sequestratori che sistemano l'ostaggio davanti
all'obiettivo. Uno di questi ha il volto scoperto. E' la fase preparatoria di quei
video-messaggi che ci siamo abituati a vedere nei notiziari. E' un retroscena e, in
quanto tale, indiscutibilmente autentico.
Chiara Pirito
Ci è consentito spiare le aspiranti Miss affacciate dalle quinte pronte ad entrare
sul palcoscenico. Una a una sfilano in questo angolo di passaggio solo per noi.
Sostano giusto il tempo necessario per lasciar trasparire e poi sparire la loro
emozione.
Luigi Presicce
La realtà è un punto di vista e a quest'ultimo è però concesso di
contraffare la realtà . Alla festa di compleanno i soli amichetti invitati sono i
pupazzi del bambino, sistemati composti a tavola, intorno alla scena si muove una
madre premurosa che canticchia gli auguri e sistema la torta a tavola.
Nella visione soggettiva del bambino scopriamo il clown, il gorilla e il bambolotto
dei Kiss muoversi in carne e ossa.
Vito Acconci
Centers, 1971. Acconci tenta di tenere il dito puntato sempre al
centro dell'inquadratura. Questo lavoro apre Play/Document in quanto icona della
volontà ostinata di stare nel video.
Sadie Benning
Realizza video dall'età di 15 anni con una telecamera giocattolo.
Living Inside documenta la sua autoreclusione in cameretta durata tre giorni tra tv,
letto, riviste e diario.
Dara Birnbaum
Il suo lavoro utilizza come materiale le soap-opera, gli show del
sabato sera, le serie tv e i quiz per discutere l'opportunità di ricostruire
l'immaginario televisivo alterandone i tempi di montaggio e messa in onda, svelando
quanto gli artefatti che non potremmo altrimenti percepire.
Ilene Segalove
The Mom Tapes, 1974-78, è un ritratto della madre dell'artista,
seguita per casa e molestata dalle continue riprese video della figlia che gli pone
domande e le offre risposte solo attraverso l'obiettivo.
Bill Viola
Reasons for Knocking at an Empty House, 1983, documenta il tentativo
di rimanere svegli in una stanza vuota per tre giorni consecutivi.
Immagine: Luigi Presicce, Autorappresentazione
Complesso di Santa Sofia
largo Abate Conforti Salerno