Museo di arte Contemporanea e del Novecento
Natura e oggetto. Sorta nei primi anni '60 in una piccola citta' di provincia ad opera di Roberto Barni, Umberto Buscioni, Adolfo Natalini e Gianni Ruffi, e grazie all'entusiasmo del gallerista Serafino Flori e del critico Cesare Vivaldi, e' caratterizzata da una genuina liberta' dai modelli statunitensi, da un rapporto dialettico con la natura e dalla consapevolezza del valore della tradizione.
Natura e oggetto
Si inaugura sabato 4 giugno 2005 alle ore 17.00 la mostra â€La scuola di Pistoia: natura e oggetto:†promossa dal Comune di Monsummano Terme con il Patrocinio di: Amministrazione Provinciale di Pistoia - e curata da Lucilla Saccà .
La mostra allestita nella rinnovata sede del Museo d'Arte Contemporanea di Villa Renatico Martini prosegue un cammino già iniziato dal Museo d'Arte Contemporanea tendente a valorizzare l'arte italiana in generale, e quella toscana in particolare.
Infatti, “La scuola di Pistoia: natura e oggetto†è un appuntamento che riprende e completa i due eventi espositivi precedenti,â€La poesia come immagine e come segno†e “Omaggio a Ketty La Rocca†e che è dedicato agli artisti contemporanei del territorio pistoiese.
Nei primi anni sessanta la ripresa post-bellica è ormai in pieno sviluppo. Sono gli anni del boom economico, dello sviluppo dei mass-media, della pubblicità , del mercato: è nata una nuova società sempre più industrializzata e massificata e una nuova cultura di massa. La realtà ha cambiato il suo volto e gli artisti devono rapportarsi con questo nuovo codice visivo; le tragiche emozioni dell’Informale appaiono superate e l’attenzione si rivolge al vasto campionario oggettuale e tecnologico che li circonda.
Nel clima Pop italiano che vede l’affermarsi dei centri emergenti di Roma, Milano e Torino, Pistoia assume una connotazione originale e propositiva, che sottolinea ancora una volta come il nostro paese sia caratterizzato da una situazione fortemente decentrata, dove la provincia è capace di produrre valori e linguaggi autonomi. E’ questo il caso della Scuola di Pistoia che, sorta in una piccola città di provincia e sostenuta soltanto dalle qualità dei suoi giovani adepti, Roberto Barni, Umberto Buscioni, Adolfo Natalini e Gianni Ruffi, dall’entusiasmo di un gallerista, Serafino Flori e dalle appassionate testimonianze di un critico, Cesare Vivaldi, è stata in grado di trovare il suo posto nel percorso della storia dell’arte contemporanea. Si tratta di artisti caratterizzati da spiccate personalità , che tuttavia nel periodo considerato, presentano alcuni aspetti in comune: una genuina libertà dagli emergenti modelli statunitensi, un rapporto dialettico con la natura e la consapevolezza del valore della tradizione che li conduce ad un saldo impianto disegnativo di stampo tutto toscano.
Barni e Ruffi condividono fin dalla giovinezza la passione per l’arte e ben presto anche Natalini inizia a dividere con loro lo studio di Piazzetta Romana a Pistoia. Vivaldi scopre il loro lavoro nel ’64, ne parla ufficialmente per la prima volta nel ‘65 nel testo pubblicato per la mostra Revort 1 a Palermo e testimonia la storia dei quattro giovani artisti nella storica rivista Collage. L’anno successivo è un momento di grandi cambiamenti; Natalini scrive e disegna il manifesto del Superstudio, esce dal gruppo, dedicandosi essenzialmente all’architettura e al suo posto entra Buscioni. Vivaldi continua a sostenere con i suoi scritti il lavoro di Barni, Buscioni e Ruffi negli anni successivi, quando espongono sotto l’etichetta di Scuola di Pistoia; sono per l’ultima volta insieme nel ’68 in una collettiva alla galleria Flori a Firenze, Dall’anno seguente il gruppo cessa di esistere e gli artisti continuano il proprio cammino a livello individuale.
Lucilla SaccÃ
La mostra sarà aperta al pubblico con il seguente orario: lunedì 9.30 – 12.30; dal mercoledì al venerdì 16.00 – 19.00; sabato e domenica 9.30 – 12.30 e 16.00 – 19.00; chiusa il martedì, giovedì 9 giugno, lunedì 15 agosto, nel mese di agosto aperto solo nei giorni di sabato e domenica''. Ingresso a pagamento.
Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia S.P.A. Sponsor dell'iniziativa
Museo d'arte contemporanea e del Novecento
Villa Renatico Martini
Via Gragnano, 349 - 51015 Monsummano Terme (PT)