Massimo De Giovanni
Annamaria Sambuci
Barbara Ghergo
Massimiliano di Giampietro
Mauro Bellucci
Fernando Di Nucci
Daniele Contavalli
Donata Ingraffia
Stefano Santangelo
Carlo Mascioli
Alfonso Prota
Isabelle Messina
Miriam Achilli
Andrea Venanzi
Andreas Marek
Mattia Aprile
Francesca Proietti Sorbini
Francesco Cerra
Fausto Segoni
Renzi & Lucia
Angelo Rossi
Giovanna Moretti
Alessio Corti
Claudio Vermi
Simone Politini
Rossella Papacchini
Paolo Fortugno
Stefano Di Maulo
Primo & Silvia
Angelo Rossi
Paolo Fortugno
Collettiva nell'ambito della rassegna 'Percorsi'. L'intento della mostra e' quello di collocare i singoli percorsi estetici ed esistenziali degli artisti coinvolti sul terreno dell'ibridazione, della contaminazione e del confronto aperto.
Collettiva nell'ambito della rassegna 'Percorsi'
a cura di Angelo Rossi e Paolo Fortugno
Percorsi vuole essere la metafora di un cammino. E’ uno spostarsi fisico e mentale,
un andare altrove, un mettersi in viaggio “oltre il noto e verso l’ignoto, oltre la
propria cultura e al di là di quei confini […] che separano noi dagli altri†(S.
Puccini). Abbandonare i luoghi del consueto, dell’abitudine al già conosciuto, per
assumere il rischio di esistere, significa mettersi su una strada scomoda e impervia
e riconoscerla con forza come l’unica via per essere. “Può accadere di tutto oltre
l’abitudine, oltre le solite cose†era solito ripetere Miles Davis ai suoi
collaboratori.
L’intento programmatico della difficile proposta di Off Art è quello di collocare i
singoli percorsi artistici, estetici ed esistenziali delle personalità coinvolte
nell’operazione, sul terreno fecondo di un cammino comune, quello dell’ibridazione,
della contaminazione, del confronto aperto, del dialogo costruttivo e dello scambio
di idee. Trentaquattro artisti di varia estrazione e provenienza si sono così dati
appuntamento nello spazio espositivo di Off Art, luogo tangibile e insieme agorÃ
ideale d’incontro/confronto, per cercare di mettere alla prova un bagaglio
esperenziale diversificato scegliendo la forma del dialogo come strumento precipuo
di crescita artistica ed umana ad un tempo.
Sul piano dell’analisi speculativa e della ricerca concettuale, la scelta è stata
quella di non determinare a priori un oggetto specifico d’indagine che condizionasse
o limitasse in modo preordinato la sperimentazione dei singoli e il risultato
finale, per privilegiare come momento fondante e decisivo, il prodotto generato
dalla sinergia e dall’interazione.
Riconoscere il ruolo centrale dello scambio e della contaminazione reciproca come
fonte feconda di valori concettuali ha significato però, assumersi consapevolmente
anche il grosso rischio di poter produrre risultati difformi, non univoci o in
contrasto con l’idea germinale della rassegna. Il pericolo era quello di generare un
prodotto finale formato da materiali meramente giustapposti, una statica
sovrapposizione di tecniche e abitudini individuali. Ma così non è stato. Uomini di
differente formazione, cultura e provenienza, per il semplice fatto di vivere
quest’epoca, immersi nella realtà in divenire, nella vita che si fa storia, non
potevano che rappresentare la loro esperienza di uomini del XXI secolo. Le paure, i
drammi, i sogni, le speranze, i valori e i punti di riferimento, la società e i
rapporti di potere, diventano oggetto privilegiato di riflessione critica, progetto
che si fa segno, indagine in forma rappresentata.
Da queste urgenze, dall’esigenza profonda di trovare risposte all’umano vivere,
dalla volontà di fornire un metacommento ai complessi fatti della vita, è nata la
convergenza dei temi e dei significati prodotti, al di là dei singolari percorsi
formali espressi nelle opere presentate. Sul piano delle idee, dunque, il confronto
ha segnato un proficuo cammino comune. Lavorando su tematiche condivise, indagando e
riflettendo sulla condizione dell’uomo contemporaneo, sull’impari rapporto tra
individuo e comunicazione di massa, sui frammentati modelli e paradigmi che
determinano i contraddittori valori che informano le scelte all’interno del contesto
sociale, gli artisti riuniti nella rassegna rivendicano un ruolo attivo nella
critica ai processi comunicativi dominanti, nella produzione di valori umanistici,
riportando al centro della realtà l’Homo Cogitans, l’uomo in quanto essere pensante,
costruttore di vie alternative, motore di storia e creatore di percorsi.
Paolo Fortugno
Opere di:
Massimo De Giovanni, Annamaria Sambuci, Barbara Ghergo
Massimiliano di Giampietro, Maurizio Rumori, Salvatore Manzi,
Mauro Bellucci, Fernando Di Nucci, Daniele Contavalli
Donata Ingraffia, Stefano Santangelo, Carlo Mascioli, Alfonso Prota
Isabelle Messina, Miriam Achilli, Andrea Venanzi, Andreas Marek, Mattia Aprile
Francesca Proietti Sorbini, Francesco Cerra, Fausto Segoni, Renzi & Lucia
Angelo Rossi, Giovanna Moretti, Alessio Corti, Claudio Vermi, Simone Politini
Rossella Papacchini, Paolo Fortugno, Stefano Di Maulo, Primo & Silvia.
Testi di:
Pasquale Testa, Barbara Galati, Caterina Pasquali
Graziella Modica e Gonzalo Zolle, Carmine Simeone, Alessio Pasquini.
Musiche di:
Gianni Iannitto, Andreas Marek, Mister x, Antonio La Viola, Rossomarte.
Inaugurazione sabato 18 giugno 2005 ore 19:00
Officina delle Arti
Via Bussi 24 - Viterbo
Orario: dal giovedì alla domenica dalle 17:00 alle 20:00