Cecilia Guida
Ilaria Lazzarotti
Cesare Pietroiusti
Elastic Group of Artistic Research
Roberto Piloni
Massimo Arduini
Iginio De Luca
Adrian Tranquilli
Interventi d'artista. L'ambizione e' quella di creare un modello interpretativo multistrato costituito da diversi punti di vista e possibilita' di interpretazione. Prima parte: Eden di Ciriaco Campus; Avventura/scoperta di Cecilia Guida, Ilaria Lazzarotti e Cesare Pietroiusti; Enciclopedia del presente di Elastic Group of Artistic Research; Ricerca del tempo perduto di Roberto Piloni. Seconda parte: Spazio Ludico di Massimo Arduini; Ancoraggio di Iginio De Luca; La memoria come religione laica di Adrian Tranquilli
La mostra individua e seleziona quegli "oggetti della memoria" attorno al consumo dei quali si crea aggregazione.
Un evento unico e innovativo nel panorama culturale italiano che sfida le consuete classificazioni accademiche dei saperi: l'ambizione è quella di creare un modello interpretativo multistrato costituito da diversi punti di vista e possibilità di interpretazione.
Eden
La memoria come eden comprende tutte quelle vocazioni che guardano al passato come ad un "buon tempo antico" che è necessario recuperare - o salvaguardare - per ritrovare una dimensione più naturale dell'esistenza.
E' un'area densamente popolata da attività molto varie e diverse tra loro: si va dall'enogastronomia e dai "sapori" di una volta (Slow Food), settore scelto per la mostra, al recupero dei "borghi più belli", cioè quelli non toccati dall'urbanizzazione moderna. È l'area quindi che comprende tutto ciò che sembra aver superato indenne i "guasti" della modernizzazione e che per questo sembra dotato di una "certificazione" di ordine superiore, come per esempio i prodotti, cosiddetti, evergreen: in Francia una fortunata catena di negozi (Résonances) vende esclusivamente prodotti "senza tempo" (dallo scolapasta al sapone di Marsiglia) fidando in questa forma di garanzia.
Infine, analogo ma più insolito, è il settore del seed saving, ovvero dei "salvatori" di piante e semi in via di estinzione.
Dal 21 giugno al 24 luglio Ciriaco Campus
Avventura/scoperta
La memoria come avventura/scoperta è l'area degli Indiana Jones e, in generale, dei tutti quelli che viaggiano (travellers) nel passato.
È quindi l'area degli archeologi di ogni ordine e grado, dei cercatori di tesori ma anche (ad un grado certamente meno intenso) dei fanatici ricercatori di pezzi d'antiquariato e di mercatini delle pulci (motivati dal gusto della scoperta e non da motivi collezionistici o speculativi). E' anche l'area delle macchine del tempo e quella del rebirthing e di viaggi nelle nostre precedenti incarnazioni.
Nella mostra, all'interno di quest'area, è stato selezionato il settore dell'archeologia sperimentale, una disciplina relativamente recente che combina la ricerca paleontologica con l'antropologia allo scopo di ricostruire, con la maggiore precisione consentita dai dati disponibili, sia condizioni e modi di vita che oggetti e tecniche di epoche e contesti remoti.
Dal 21 giugno al 24 luglio Cecilia Guida, Ilaria Lazzarotti e Cesare Pietroiusti
Enciclopedia del presente
La memoria come enciclopedia del presente è l'area alla quale appartengono tutti gli oggetti d'uso "contemporanei" che si ispirano esplicitamente ad un "modello" archetipo del passato, più o meno remoto. La memoria è intesa cioè come un'enciclopedia di "forme" ma anche di "significati" pronti all'uso e relativamente facili da evocare.
Attingono sistematicamente a quest'area settori come quello del design e della moda, sia producendo modelli "ispirati a" che rifunzionalizzando vecchi capi di abbigliamento; ed è a questi due settori che si ispira l'istallazione in mostra.
Dal 21 giugno al 24 luglio Elastic Group of Artistic Research
Ricerca del tempo perduto
La memoria come ricerca del tempo perduto non attiene alla "ricerca" di radici storiche - individuali o collettive - e nemmeno alla "salvaguardia" di un "bel tempo antico" da preservare. Attiene piuttosto alla perpetuazione di una parte della propria esistenza - l'infanzia, l'adolescenza - che essendo maturata nell'epoca delle comunicazioni di massa finisce inevitabilmente per ricomporsi in una memoria collettiva delle cose molto trasversale.
E' l'area della nostalgia e dei ricordi , che parte da Proust e dal sapore delle madelaine, che sarà presente all'interno della mostra. Appartengono a questo settore molti dei collezionismi oggi più in voga (come quello delle figurine dei calciatori o dei robot di latta), diversi network di appassionati (dei gelati industriali degli anni '70 piuttosto che dell'Ovomaltina) e vere e proprie associazioni di living history (come il Giaguaro di Roma, completamente calato negli anni '60).
Dal 21 giugno al 24 luglio Roberto Piloni
Spazio Ludico
La memoria come spazio ludico è l'area dove la ricerca retrospettiva diventa invece il pretesto per un'esperienza ludica di tipo randomico - di carattere pop -. L'archivio a cui si attinge in questo caso è quindi, prevalentemente, quello dell'immaginario collettivo generato dal cinema e dalla letteratura.
A quest'area appartengono quindi la maggior parte delle forme di "esperientizzazione" di luoghi di valore storico più o meno acclarato (come, ad esempio, le visite a castelli con fantasma) e di re-enactment (rievocazione di episodi di carattere storico, prevalentemente battaglie). Ed è quest'ultima forma che sarà esposta in mostra.
Vi appartengono anche i convivi rievocativi ed i banchetti a tema storico e la vasta sotto-area degli sport storici, da quelli popolari "tradizionali" (folk sports) a quelli "moderni" disputati con regole e/o strumenti d'epoca.
Dal 26 luglio al 4 settembre Massimo Arduini
Ancoraggio
La memoria come ancoraggio è quella dove la "fine dell'esperienza" lascia in molti il bisogno di "ri-costruire" le propria origine - più o meno remota - recuperando oggetti e situazioni ad essa riferibili o, più semplicemente, indagando su di essa.
E' un area in cui la ricerca folklorica svolge una funzione essenzialmente "identitaria", anche se può acquisire dimensioni diverse: da "ludica" (come quella del ballo folk o delle rievocazioni in costume), a "politica" (come nel caso delle saghe celtiche che si svolgono in molte parti dell'Italia del nord e dell'Europa continentale) passando per una dimensione più vagamente "esoterica" (alcuni rave parties propongono situazioni analoghe).
Oltre che ad un livello collettivo, la ricerca delle proprie radici può svilupparsi anche ad un livello meramente individuale: il rinnovato successo degli alberi genealogici e di siti come Roots si iscrive in questa tendenza. Ed è a quest'ultimo settore, della ricerca genealogica volta a ricostruire le origini della propria famiglia, che si ispira l'installazione in mostra.
Dal 26 luglio al 4 settembre Iginio De Luca
Programma
Dal 21_giugno al 24_luglio
- la memoria come eden_Ciriaco Campus
- la memoria come enciclopedia del presente_Elastic Group of Artistic Research
- la memoria come avventura e scoperta_Cecilia Guida, Ilaria Lazzarotti e Cesare Pietroiusti
inaugurazione ore 18
Dal 26_luglio al 4_settembre
- la memoria come spazio ludico_Massimo Arduini
- la memoria come ancoraggio_Iginio De Luca
- la memoria come ricerca del tempo perduto_Roberto Piloni
Dal 6_settembre al 18_settembre
- la memoria come lascito_Matteo Basilé
- la memoria come religione laica_Adrian Tranquilli
Maggiori informazioni sul sito http://www.tmeventi.org info@tmeventi.org
Una mostra organizzata da:
- Stefano Calderano
- Antonella Catanese
- Eleonore Grassi
- Cecilia Guida
- Daniela Gusmano
- Ilaria Lazzarotti
- Roberta Malentacchi
- Ottavia Nicolini
Corsisti del Master in ideazione, management e marketing degli eventi culturali - II edizione -
Dipartimento di Sociologia e Comunicazione, Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università La Sapienza di Roma
Coordinamento organizzativo:
- Roberta Germano
Da un'idea di:
- Andrea Pollarini, direttore della Scuola Superiore del Loisir e degli Eventi di Comunicazione di Rimini
Inaugurazione 21 giugno ore 18
Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Sala Dossier Viale delle Belle Arti 131, Roma
da martedì a domenica ore 8.30 - 19.30