Massimo Bartolini
Alessandra Cassinelli
Roberto Conz
Marco Porta
Dubravka Vidovic
Roberta Fossati
Spettacoli teatrali, musica, arti visive, un susseguirsi ritmato di incontri e di contaminazioni in un festival lungo un giorno. 'Un filo d'acqua' e' il titolo della sezione arte visitabile per tutto agosto. Massimo Bartolini, Alessandra Cassinelli, Roberto Conz, Marco Porta, Dubravka Vidovic, riflettono sul tema dell'acqua e sulle problematiche eco-ambientali connesse. A cura di Roberta Fossati
UN FESTIVAL LUNGO UN GIORNO
Progetto e realizzazione Roberta Fossati
Casale Marittimo, 23 luglio 2005 a partire dalle ore 18.30
Con il patrocinio del Comune di Casale M.mo, del Ministero dell'Ambiente e
della Tutela del Territorio e in collaborazione con Associazione Culturale Else
Le strade esistono solo nel momento in cui le percorriamo.
Spettacoli teatrali, musica, arti visive, un susseguirsi ritmato di eventi,
di incontri, di contaminazioni. Nell'arco di una giornata l'arte, declinata
in ogni sua forma, darà vita a Un festival lungo un giorno. L'antico borgo
di Casale Marittimo, nell'immediato entroterra della costa toscana, ospiterÃ
questa prima edizione. Le strade bianche sono l'elemento che caratterizza
questo paesaggio e, nel nostro caso, vogliono essere anche metafora di vie
ancora da esplorare ma anche da conservare e rispettare; strade che
diventano luogo di incontro, di sperimentazione e di conoscenza. Ad ogni
artista un tema e un luogo particolare coi quali misurarsi. Strade bianche è
la prima tappa di un percorso nato dall'esigenza di una continua mescolanza
e dialogo fra le varie discipline: superare lo specifico di ogni forma
d'arte per restituire alla creatività un senso globale. Questo confronto
porterà il pubblico a percorrere gli itinerari del festival attraverso gli
eventi programmati: alla fine della giornata ognuno avrà attraversato la sua
'strada bianca'. Le stazioni dell'arte saranno profondamente diverse l'una
dall'altra, come un fiume di energia che scorrerà per la campagna per il
borgo, le vie, gli angoli più suggestivi di questo meraviglioso territorio
ARTE: 'Un filo d'acqua' è il titolo di questa sezione.
Cinque artisti visivi sono stati invitati da Roberta Fossati a riflettere
sul tema dell'acqua e sulle problematiche eco-ambientali a questa connesse e
sono: Massimo Bartolini, Alessandra Cassinelli, Roberto Conz, Marco Porta,
Dubravka Vidovic.
L'intervento di Massimo Bartolini sarà di tipo performativo. L'idea di tale
progetto è nata in collaborazione con Cosimo Vinci e prende ispirazione da
scritti e relazioni di Marcello Demi.Massimo e Cosimo sono nati a pochi
chilometri da qui... Più a Nord, in un fazzoletto di Belgio, la
fabbrica-stato, la quale ha sempre rappresentato per loro l'unione tra
bellezza e terribile, ma del resto, come dice Rilke, la bellezza non e' che
il terribile al suo inizio.
Alessandra Cassinelli nel proprio lavoro usa l'acqua non solo come simbolo
preservativo del mondo intero, ma soprattutto come richiesta di attenzione
che necessita tale elemento.Il faticoso interagire con l'acqua, il continuo
movimento in essa come danza, sottolineano una sottomissione all'elemento
stesso, un rito arcano, per dare valore a ciò che l'uomo sta sottovalutando
e dimenticando fagocitato dalle spesso ininfluenti problematiche individuali
che caratterizzano la nostra società . Guelta è il titolo del video che la
Cassinelli proporrà per il festival. L'artista si rappresenta mentre è
intenta a imbustare l'acqua di una piscina, senza alcuna logica presa da un
desiderio ossessivo di possedere. Più si accanisce nel suo intento, più
rimane vittima incastrata di qualcosa che non ha più la stessa origine.
L'istallazione sonora di Roberto Conz propone il tema dell'intelletto privo
di grazia dentro una cultura che ha perduto la capacità di intendere le cose
in reciproca relazione. E' l'Ulisse di Dante, il racconto del suo ultimo
andare 'fino a dove la ragione umana poteva', sin 'Di retro al sol'. Folle
volo male/detto perché privo della bene/dizione di quell'acqua che sola dÃ
grazia al nostro sapere. E sarà allora una sorta di protolinguaggio, tra
gemito e parola e canto, in dialogo con la balena, creatura d'acqua e di
tempo, la voce  quella di Giovanni Battaglia nella partitura di Marco
Olivotto- che male/dirà la nostra follia contemporanea. L'installazione di
Conz sarà per lo spettatore la metafora di un passaggio dantesco attraverso
ombre e bagliori del bosco notturno per approdare a quelle 'bocche della
memoria' dalle quali sgorgherà la partitura 'per voce e ombra'.
I lavori di Marco Porta sono frutto di una ricerca dove l'uomo e l'acqua
giocano da sempre il ruolo di protagonisti assoluti: 'Di questo elemento mi
affascinano principalmente due cose. La sua forma immobile e il suo rumore.
Anche quando l'acqua corre impetuosa la sua forma complessiva, i suoi salti,
i suoi vortici sono immutevoli, una forma immobile. E' così da secoli. E si
modifica con una lentezza geologica trasmettendo un messaggio di un tempo
universale. E poi c'è il rumore dell'acqua ferma. Il rumore del silenzio, il
rumore assordante del silenzio.'
Dubravka Vidovic ci proporrà un'inedita installazione costituita da
bacinelle colorate riempite d'acqua e da un percorso sonoro di denuncia. Le
bacinelle sono i ricordi di bambina della giovane artista croata associati
alla conservazione dell'acqua durante il periodo di guerra che ha stravolto
il suo paese. L'ironia e la leggerezza saranno gli ingredienti primari di
questo lavoro che ci accompagneranno a riflettere con serenità su una
vicenda così drammatica e purtroppo sempre attuale.
MUSICA E TEATRO:
In queste sezioni del festival troviamo Paolo Ciarchi e Duccio Canestrini.
Ciarchi si definisce 'un agente del caos' produce musica con tutto ciò che
gli capita sottomano sostenendo che per suonare non è necessaria la
specifica conoscenza ma la fantasia. Per il festival l'artista milanese ci
proporrà un grande concerto per oggetti e strumenti agricoli' che
coinvolgerà in azioni di vario tipo tutto il paese e sconfinerà nell'arte
installando presso una fonte le sue 'Percussioni automatiche ad acqua'
Duccio Canestrini ci presenterà la conferenza spettacolo 'Stanti e
viandanti', un ragionamento 'leggero' sullo spirito del luogo, sul mettere
radici e sull'andare per via. Pensieri ad alta voce sulle comunità locali e
su quelle visitanti, ma anche sul turismo di consumo e su quello attento. In
ultima analisi, è un invito a riflettere su che cosa significhi appartenere
a un territorio, attraversarlo, essere al mondo. Nella conferenza spettacolo
il tema e i contenuti verranno esposti attraverso immagini, suoni e parole,
con un pizzico di ironia. Così come si possono tessere le lodi della
fermezza e della stabilità , infatti, è possibile fare l'elogio della
mobilità , cioè del fenomeno antropologico più rilevante del mondo
contemporaneo.
Quindi un festival pieno di storie e di momenti, come le strade della vita.
Chi coordina il traffico di queste strade? I Santini Del Prete, due artisti
che predicano la non arte al grido 'non siamo artisti siamo ferrovieri', si
perchè Raimondo Santini e Franco Del Prete oltre ad essere uno dei gruppi di
ricerca più interessanti nel panorama artistico contemporaneo, nella vita
fanno i ferrovieri. I due attraverso l'azione 'Scambi e coincidenze
ferroviarie' ci guideranno per tutto il festival.
La conclusione a mezzanotte, quando finisce il giorno e ci saranno nuove
sorprese
Nei giorni successivi al festival la mostra 'Un filo d'acqua' sarÃ
visitabile presso 'il fondo' via di Mezzo ', Casale M.mo, dal martedì al
sabato con orario 16.00/19.00, fino al 30 agosto. Per informazioni tel. 0586
652243 oppure 335 6810109
Immagine: Alessandra Cassinelli
Ufficio stampa Silvia Pichini tel 347 4536136
Info Festival schede artisti e programma dell'evento su
http://www.stradebianche.org